Estrima

Risultati 2023 - La società di revisione Forvis Mazars, con riferimento al bilancio 2023 di Estrima, ha richiamato l’attenzione sull’incertezza significativa riguardo la continuità aziendale, in particolare con riferimento alla manovra finanziaria prevista dal Piano 2024 – 2028. Estrima ha chiuso l’esercizio 2023 con un incremento dei ricavi, ma margini negativi in forte peggioramento anche per effetto di svalutazioni e rettifiche di valore. I ricavi caratteristici sono infatti saliti del 19,9% a 43,3 milioni, mentre gli altri proventi, pur poco rilevanti, si sono ridotti del 69,5% a 456.000 euro. La variazione positiva delle rimanenze è passata da 1,1 milioni a soli 72.000 euro e gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 989.000 a 664.000 euro. Nel complesso il valore della produzione è salito del 12% a 44,5 milioni. Ma i costi per consumi di materie prime sono anch’essi aumentati del 14% a 29 milioni, ed il costo del personale del 12,8% a circa 7 milioni, in presenza del resto di un numero medio di dipendenti passato da 99 a 132 unità. I costi per servizi sono aumentati del 4,7% a 1,8 milioni. Nel complesso l’ebitda negativo è migliorato, scendendo del 15,7% a 1,78 milioni; gli ammortamenti sono passati da 1,7 a 1,8 milioni, ma nel 2023, come già detto, sono presenti svalutazioni per ben 7,9 milioni riferite al marchio Birò, al valore delle società partecipate, i relativi crediti e costi capitalizzati negli anni precedenti. Così la perdita operativa è quasi triplicata, passando da 3,8 a 11,5 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato da 278.000 a 424.000 euro; d’altra parte al 31/12/2023 la società evidenziava del resto un indebitamento finanziario netto di 6,8 milioni, oltre il doppio rispetto ai 3 milioni di fine 2022. La perdita ante imposte è quindi balzata da 4,1 a 12,2 milioni e, dopo un effetto fiscale positivo passato da 887.000 a 105.000 euro, oltre allo scorporo di una quota di perdita di competenza di terzi passata da 135.000 a 168.000 euro, la perdita netta ha infine raggiunto 11,9 milioni, a fronte di 3,1 milioni al 31/12/2022.