STATO PATRIMONIALE |
ATTIVITA' IMMATERIALI | 2.421.000 | 2.432.000 | 2.379.000 | 2.311.000 |
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE | 343.000 | 86.000 | 97.000 | 53.000 |
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 453.000 | 432.000 | 449.000 | 293.000 |
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 9.830.000 | 8.816.000 | 9.259.000 | 8.245.000 |
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI | 29.000 | 48.000 | 4.119.000 | 761.000 |
LIQUIDITA' E DISPONIBILITA' FINANZIARIE | 1.583.000 | 334.000 | 973.000 | 1.023.000 |
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 13.421.000 | 4.329.000 | 8.587.000 | 3.953.000 |
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 2.000 | 162.000 | 28.000 |
TOTALE ATTIVO | 23.251.000 | 13.147.000 | 18.008.000 | 12.226.000 |
CAPITALE SOCIALE | 1.629.000 | 1.629.000 | 1.629.000 | 1.629.000 |
AZIONI PROPRIE (-) | 0 | 44.800 | 0 | 12.000 |
RISERVE | 1.990.000 | 1.660.800 | 1.627.000 | 1.556.000 |
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO | 328.000 | 340.000 | 504.000 | 364.000 |
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 3.947.000 | 3.585.000 | 3.760.000 | 3.537.000 |
PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 548.000 | 594.000 | 543.000 | 579.000 |
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO | 4.495.000 | 4.179.000 | 4.303.000 | 4.116.000 |
ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI | 140.000 | 97.000 | 118.000 | 127.000 |
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 6.814.000 | 4.515.000 | 5.542.000 | 5.085.000 |
ALTRE PASSIVITA' CORRENTI | 8.139.000 | 2.322.000 | 4.477.000 | 871.000 |
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 11.942.000 | 4.453.000 | 8.148.000 | 3.011.000 |
PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 15.000 | 14.000 |
TOTALE PASSIVO | 23.251.000 | 13.147.000 | 18.008.000 | 12.226.000 |
CONTO ECONOMICO |
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 9.691.000 | 3.948.000 | 11.352.000 | 6.655.000 |
ALTRI RICAVI | 97.000 | 105.000 | 197.000 | 193.000 |
TOTALE RICAVI | 9.788.000 | 4.053.000 | 11.549.000 | 6.848.000 |
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE | 0 | 0 | 0 | 0 |
CONSUMI DI MATERIE PRIME | 7.679.000 | 2.132.000 | 7.563.000 | 3.406.000 |
COSTO DEL PERSONALE | 381.000 | 378.000 | 721.000 | 703.000 |
COSTI PER SERVIZI | 864.000 | 711.000 | 1.525.000 | 1.281.000 |
ALTRI COSTI OPERATIVI | 156.000 | 144.000 | 312.000 | 258.000 |
ALTRI PROVENTI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
ALTRI ONERI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
EBITDA | 708.000 | 688.000 | 1.428.000 | 1.200.000 |
AMMORTAMENTI | 351.000 | 320.000 | 666.000 | 547.000 |
ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI & SVALUTAZIONI | 22.000 | 12.000 | 89.000 | 94.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | -13.000 | -5.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 157.000 | -1.000 | 0 | 0 |
EBIT | 335.000 | 356.000 | 660.000 | 554.000 |
b) Oneri Finanziari | 48.000 | 39.000 | 89.000 | 93.000 |
c) Altri Proventi (Oneri) Finanziari | 2.000 | 3.000 | 2.000 | 0 |
SALDO GESTIONE FINANZIARIA | -30.000 | -26.000 | -70.000 | -81.000 |
a) Proventi Finanziari | 16.000 | 10.000 | 17.000 | 12.000 |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 462.000 | 329.000 | 590.000 | 473.000 |
IMPOSTE SUL REDDITO | 143.000 | -41.000 | 36.000 | 99.000 |
RISULTATO NETTO ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 319.000 | 370.000 | 554.000 | 374.000 |
RISULTATO ATTIVITA' DESTINATA A CESSARE | 36.000 | 0 | -4.000 | -6.000 |
RISULTATO NETTO | 355.000 | 370.000 | 550.000 | 368.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI | 27.000 | 30.000 | 46.000 | 4.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 328.000 | 340.000 | 504.000 | 364.000 |
Commento
Risultati al 30 GIUGNO 2022 - In un contesto fortemente segnato dalla volatilità dei prezzi delle commodities energetiche, il gruppo A2A continua a rafforzare gli investimenti indirizzati alla transizione ecologica e all’economia circolare. Nel primo semestre 2022 i ricavi delle vendite e prestazioni del gruppo sono balzati da 3.948 a 9.691 milioni e i ricavi totali da 4.053 a 9.788 milioni, spinti prevalentemente dall’aumento dei prezzi dell’elettricità nei mercati energetici all’ingrosso e da quelli di elettricità, gas e calore nei mercati retail. Ma i costi per consumi di materie prime sono aumentati in misura più che proporzionale (sono infatti più che triplicati da 2.132 a 7.679 milioni), mentre molto inferiore è stata l’evoluzione degli altri costi: quelli del personale si sono attestati a 381 milioni (+0,8%), in presenza di un numero di dipendenti passati da 13.213 a 13.511 unità, mentre i costi per servizi sono saliti del 21,5% a 864 milioni e gli altri costi operativi dell’8,3% a 156 milioni. Nel complesso l’ebitda è passato da 688 a 708 milioni (+2,9%); al netto delle partite non ricorrenti (positive per 5 milioni nel primo semestre 2022 e per 4 milioni nello stesso periodo del 2021), l’ebitda “ordinario” è salito del 2,8% a 703 milioni. Sul risultato ha inciso il calo della marginalità dell’area Mercato, con un ebitda sceso del 93,3% a soli 8 milioni per effetto del comparto energy retail, sia per l’elettricità che per il gas. Invece l’ebitda della Generazione e Trading è balzato del 47,3% a 221 milioni (trainato in questo caso dai maggiori prezzi di elettricità e gas mentre l’effetto volumi è stato residuale), quello dell’Ambiente è salito del 26,2% a 207 milioni (maggiori ricavi da vendita di energia elettrica e calore, da smaltimento rifiuti e recupero materie, oltre all’apporto delle società acquisite nel corso del 2021) e quello delle Smart Infrastructures dell’8% a 285 milioni (maggiori ricavi da teleriscaldamento per l’aumento dei prezzi), mentre il dato negativo Corporate è peggiorato del 30% a 13 milioni. Ma dopo ammortamenti in aumento da 320 a 351 milioni (per effetto dei maggiori ammortamenti legati agli investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento) e accantonamenti passati da 12 a 22 milioni, l’ebit è sceso del 5,9% a 335 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è lievemente peggiorato, salendo da 26 a 30 milioni: al 30/6/2022 la società evidenziava un indebitamento finanziario netto di 4.587 milioni a fronte di 4.113 milioni a fine 2021, e nel periodo sono stati effettuati investimenti per 463 milioni, è stato pagato un monte dividendi di 283 milioni e sono stati incassati 221 milioni dalla cessione di alcuni asset immobiliari. Inoltre l’effetto perimetro ha dato luogo a un incremento per 409 milioni. Il primo semestre 2022 ha però beneficiato di proventi non ricorrenti per ben 157 milioni legati alla plusvalenza da cessione di immobili e di alcuni ATEM ritenuti non strategici nella distribuzione gas. E così l’utile ante imposte è balzato del 40,4% a 462 milioni; tuttavia, dopo imposte per 143 milioni (tax rate del 31%, mentre nel primo semestre 2021 era presente un effetto fiscale positivo per 41 milioni), proventi da attività in cessione per 36 milioni e lo scomputo di una quota di utile di competenza di terzi passata da 30 a 27 milioni, l’utile netto si è attestato a 328 milioni, in diminuzione del 3,5% rispetto ai 340 milioni al 30/6/2021. Escludendo le componenti straordinarie (nel primo semestre 2022 la plusvalenza netta sulla cessione di alcuni asset pari a 142 milioni, e nello stesso periodo del 2021 gli effetti del riallineamento civilistico – fiscale dei beni materiali e immateriali del gruppo per 138 milioni, che hanno dato luogo al citato effetto fiscale positivo), l’utile netto ordinario di pertinenza del gruppo si attesta a 186 milioni, in calo del 7,9% rispetto ai 202 milioni dell’anno prima.