Antares Vision

RISULTATI AL 30 GIUGNO 2023 - Salgono i ricavi ma peggiora notevolmente il rosso di Antares Vision nel primo semestre 2023. Il giro d’affari complessivo è salito del 21,7% a circa 105 milioni, ed in particolare i ricavi caratteristici sono aumentati del 18,8% a 101,5 milioni. Le società acquisite nel 2022 (Acsis, Packital e Vescovini, Smart Point) hanno contributo per il 4,9%. Per quanto riguarda l’andamento nelle diverse aree geografiche, in Italia vi è stato un incremento del 23,5% a 14,7 milioni, nelle Americhe del 39,2% a 46 milioni, in Asia e Oceania del 12,3% a 7,6 milioni e in Africa e Medio Oriente i ricavi sono più che raddoppiati da 4,2 a 9,3 milioni; per contro in Europa vi è stata una contrazione del 14,7% a 25,2 milioni (in quanto l’Est Europa ha risentito di un posticipo delle consegne alla seconda metà dell’anno). Per modello di business, le vendite in ambito Life Science sono salite del 10,5% a 58,1 milioni (+13,2% a 32,3 milioni per il business ricorrente), e quelle in ambito FMCG (Fast-Moving Consumer Goods) sono balzate del 36% a 44,6 milioni (+71,9% a 15,5 milioni per il business ricorrente). La variazione delle rimanenze è passata da un valore negativo per 1,5 milioni a uno positivo per ben 13,4 milioni. Inoltre i costi per consumi di materie prime sono più che raddoppiati, balzando da 18,7 a 40,2 milioni; quelli del personale sono saliti del 25,3% a 50,9 milioni (in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 1.118 a 1.375 unità). I costi per servizi si sono attestati a 23,1 milioni (+1%), mentre gli altri costi operativi, sebbene poco rilevanti, sono aumentati del 15,5% a 5,5 milioni. Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da circa 4 a 4,2 milioni. Nel complesso l’ebitda è balzato da 1,8 a 3 milioni (+70,7%); su base rettificata si sarebbe passati da 3,6 a 4,7 milioni (+29,4%). Dopo ammortamenti in aumento da 8,6 a 10,4 milioni anche per la capitalizzazione dei costi di sviluppo e dei diritti d’uso nonché maggiori accantonamenti prudenziali per rischi su crediti, la perdita operativa è salita del 6,8% a 7,3 milioni (su base rettificata sarebbe aumentata da 1,3 a 1,6 milioni). Il saldo della gestione finanziaria è invece passato da un valore positivo per 3,2 milioni a uno negativo per 2,5 milioni; al 30/6/2023 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 105,2 milioni, in forte aumento rispetto ai 65,4 milioni di fine 2022 soprattutto per effetto di un incremento del circolante nonché l’acquisizione di Smart Point e di partecipazioni di minoranza in Pygsa, Isinnova e Light Scarl, oltre a un terreno nel comune di Sorbolo Mezzani e a investimenti per costi di sviluppo. Va poi ricordato che il primo semestre 2022 aveva beneficiato di un effetto cambi positivo per 2 milioni e di un provento di 2,8 milioni derivante dalla valorizzazione a fair value dei warrant. Così, la perdita ante imposte è più che raddoppiata da 3,7 a 9,9 milioni; dopo imposte per 1,5 milioni (effetto fiscale positivo per 1,8 milioni nel primo semestre 2022), la perdita netta è infine ammontata a 11,3 milioni, a fronte di 1,8 milioni al 30/6/2022. Su base rettificata delle poste non ricorrenti, la perdita netta sarebbe passata da 2,5 a 7,3 milioni.