Brunello Cucinelli

RISULTATI 2023 – Risultati brillanti per il gruppo Brunello Cucinelli nel 2023, anno segnato da prestigiosi riconoscimenti in campo internazionale. Nell’esercizio, infatti, i ricavi sono complessivamente balzati del 23,9% a 1.139,4 milioni (+26% a cambi costanti). Sotto il profilo geografico, il primo mercato del gruppo è l’Europa con 428 milioni di ricavi, in crescita del 16,8%, di cui in Italia 128 milioni (+25,4%); il secondo sono le Americhe con 404 milioni di ricavi (+20,8%); infine l’Asia con 306 milioni e una crescita ben del 40,4%. Per quanto riguarda l’andamento dei diversi canali distribuitivi, il canale Retail ha visto balzare le vendite del 30,3% a 746,8 milioni e il Wholesale è salito del 13,3% a 392,6 milioni. Gli altri proventi, poco rilevanti, sono comunque aumentati del 21,7% a 2,4 milioni. I costi per consumi di materie prime sono saliti in misura inferiore al giro d’affari (+19,7% a 114,3 milioni), così come il costo del personale (+18,4% a circa 195 milioni, in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 2.308 a 2.623 unità). L’incidenza del primo margine è passata dal 71,5% al 72,5%, grazie all’apprezzamento del cliente finale verso prodotti definiti ‘speciali’ e al contributo del mix delle vendite, considerando anche l’inizio della produzione dei capispalla e abiti da uomo. Più accentuato è stato l’incremento dei costi per servizi (+27,8% a 475,8 milioni) e degli altri costi operativi (+31,7% a 32,9 milioni); ciò per effetto dello sviluppo di nuove iniziative, la crescita nel canale Retail ed importanti investimenti nella comunicazione (78,9 milioni rispetto ai 52,2 milioni del 2022). Complessivamente l’ebitda è salito del 22,5% a 326,3 milioni e, dopo ammortamenti passati da 131,9 a 138,8 milioni, l’ebit è balzato del 39,4% a 187,4 milioni, con una marginalità passata dal 14,6% al 16,4%. Il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato da 10,4 a 14,1 milioni, in presenza al 31/12/2023 di un indebitamento finanziario netto pari a 561,1 milioni a fronte di 569,5 milioni a fine 2022. L’utile ante imposte è comunque balzato del 39,8% a 173,3 milioni; dopo imposte per 49,5 milioni (tax rate in diminuzione dal 29,7% al 28,6%) e lo scomputo di una quota di utile di competenza di terzi passata da 6,6 a 9,2 milioni, l’utile netto ha raggiunto 114,6 milioni, il 42,2% in più rispetto agli 80,6 milioni al 31/12/2022. Il dividendo ammonta a 0,91 euro per azione, in pagamento dal 22 maggio 2024.