Bellini Nautica

RISULTATI 2023 - Risultati in calo per Bellini Nautica nell’esercizio 2023. I ricavi caratteristici sono saliti dell’8,1% a 11,1 milioni, ed in particolare sono scese del 18,4% a 5,2 milioni le vendite di motor-yacht nuovi e usati (+83,1% a 3,3 milioni l’usato e -58,2% a 1,9 milioni il nuovo) e del 5,8% a 3,7 milioni le attività Vintage Riva (-17,5% a 2,8 milioni il trading e +72,6% a 879.000 euro il restauro), mentre le attività di refitting, rimessaggio e altri servizi sono aumentate del 24,9% a 2,1 milioni (+41,8% a 1,15 milioni il refitting, -16,5% a 591.000 euro il rimessaggio, mentre gli eventi sono passati da 144.000 a 335.000 euro). Infine gli altri ricavi si sono attestati a 120.000 euro (+3,2%). Nel corso dell’anno sono state vendute 17 imbarcazioni Riva Vintage, 4 imbarcazioni Cranchi nuove e 5 imbarcazioni usate; nel 2022 erano state vendute 15 imbarcazioni Riva Vintage, 6 imbarcazioni nuove e 9 imbarcazioni usate. Anche gli altri proventi sono diminuiti del 16,5% a poco più di 1 milione. La variazione positiva delle rimanenze è passata da 2,1 a 2,5 milioni. I costi per consumi di materie prime sono scesi in misura inferiore ai ricavi (-3,7% a 10,2 milioni), ed in particolare quelli riferiti alla linea Nuovo e Usato sono diminuiti del 15,8% a 5,2 milioni (+78,7% a 3,3 milioni per l’usato e -55,7% a 1,9 milioni per il nuovo), quelli della linea Vintage Riva sono saliti del 9,8% a 4,5 milioni (+10,1% a 4,3 milioni per il trading e +4,4% a 203.000 euro per il restauro), quelli del refitting, rimessaggio e altri servizi sono balzati del 51,9% a 525.000 euro e gli altri costi per materie prime sono aumentati del 17,8% a 38.000 euro. Il costo del personale è salito del 17,8% a 782.000 euro (in presenza di un numero di dipendenti invariato a 21 unità) a seguito della riqualificazione della forza lavoro e di conseguenza dell’aumento del costo medio per dipendente. I costi per servizi si sono attestati a 1,8 milioni (+4,7%), ma gli altri costi operativi sono più che raddoppiati da 522.000 euro a 1,07 milioni, e vi sono inclusi oneri non ricorrenti derivanti dalla riduzione della partecipazione in Italian Dealer Srl per effetto della fusione per incorporazione di Rimini Service and Yacht e relativo aumento di capitale per 47.500 euro. Ne è derivato un ebitda in diminuzione del 60,8% a 775.000 euro; dopo ammortamenti in diminuzione da 266.000 a 255.000 euro (e accantonamenti da 469.000 a 150.000 euro; il dato 2022 risentiva di svalutazioni crediti), l’ebit è sceso del 70,2% a 370.000 euro. Il saldo negativo della gestione finanziaria è salito da 121.000 a 143.000 euro. Al 31/12/2023 la società evidenziava un indebitamento finanziario netto di 3,4 milioni, in aumento rispetto ai 2,2 milioni di fine 2022 a seguito della stipula di due nuovi contratti di finanziamento con BPER Banca e Credem per complessivi 1,5 milioni, nonché di importi di vendite non ancora incassati a causa di ritardi nelle consegne e lavorazioni. L’utile ante imposte è così diminuito del 79,7% a 227.000 euro e, dopo un effetto fiscale positivo per 14.000 euro (imposte per 446.000 euro nel 2022, con un tax rate del 39,8%), l’utile netto è infine stato pari a 241.000 euro, il 64,2% in meno rispetto ai 674.000 euro al 31/12/2022.