B.F

RISULTATI 2023 - Nel 2023 la parte bassa del conto economico di B.F. è stata penalizzata dal forte incremento degli oneri finanziari. I ricavi però sono balzati del 24,9% a 1.326,4 milioni e gli altri proventi del 28,3% a 63 milioni, mentre la variazione delle rimanenze è passata da un valore positivo per 2,4 milioni a uno negativo per 6,5 milioni. Il valore della produzione del settore agroindustriale è balzato del 41% a 168,6 milioni (grazie al consolidamento per 12 mesi di BIA e Pastificio Fabianelli Srl), quello del settore sementiero è più che raddoppiato da 51 a 103 milioni per effetto dell’integrazione del ramo d’azienda CAI a partire da febbraio 2023 e quello del settore CAI è salito del 22% a 1.192 milioni per la presenza per l’intero anno del ramo d’azienda conferito da Consorzio Agrario Nordest Società Cooperativa a partire da settembre 2022. I costi per consumi di materie prime sono aumentati in misura inferiore ai ricavi (+21,3% a 1.081,4 milioni), così come il costo del personale (+15% a 58 milioni, in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 910 a 1.107 unità), mentre i costi per servizi sono balzati del 33,2% a 140,3 milioni e gli altri costi operativi dell’80,6% a 32,1 milioni. Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da circa 7 a 3,5 milioni. L’ebitda è nel complesso balzato del 35,6% a 74,8 milioni, e pur dopo ammortamenti e accantonamenti in complessivo aumento da 34,9 a 44,9 milioni (soprattutto a seguito dei nuovi investimenti), l’ebit ha raggiunto 29,9 milioni (+47,7%). Però, come si è detto, il saldo negativo della gestione finanziaria è decisamente peggiorato, balzando da 6,6 a 25,1 milioni; ciò per effetto dell’aumento dei tassi di interesse e della presenza per 12 mesi del ramo d’azienda conferito da Consorzio Agrario Nordest Società Cooperativa in CAI. Tuttavia al 31/12/2023 l’indebitamento finanziario netto ammontava a soli 7,9 milioni a fronte dei 179,9 milioni di fine 2022 grazie all’aumento di capitale da 299 milioni (ante costi correlati) effettuato dalla società nel corso del 2023. E così l’utile ante imposte è sceso del 64,7% a 4,8 milioni; dopo imposte per 609.000 euro (tax rate in forte diminuzione dal 31,4% al 12,7%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 4,3 a 3 milioni, l’utile netto è infine ammontato a 1,18 milioni, il 76,5% in meno rispetto ai circa 5 milioni al 31/12/2022. Il dividendo ammonta a 0,044 euro per azione, in pagamento dal 5 giugno 2024.