Cairo Communication

RISULTATI 2022 - Risultati in flessione per Cairo Communication nell’esercizio 2022. I ricavi operativi netti sono rimati stabili a 1.064 milioni (-0,6%), così come quelli lordi a 1.176 milioni. In particolare, i ricavi operativi dell’area editoriale sono scesi del 5,6% a 79,5 milioni, quelli delle concessionarie di pubblicità del 5,5% a 402 milioni, quelli dell’editoria televisiva e operatore di rete si sono attestati a 114,8 milioni (+2,2%) e quelli di RCS a 882,9 milioni (-0,4%). Nel complesso, il decremento dei ricavi pubblicitari e da vendita di pubblicazioni (per minori diffusioni cartacee e dei prodotti collaterali) è stato parzialmente compensato dalla crescita dei ricavi diversi per il buon andamento degli eventi sportivi. Gli altri ricavi e proventi sono invece saliti del 28,9% a 50,4 milioni, riferibili a macero e vendita carta, addebiti di costi tecnici pubblicitari, affitti attivi, sopravvenienze attive e contributi (questi ultimi pari a 16 milioni). La variazione positiva delle rimanenze è passata da 0,4 a 2,4 milioni. I costi per consumi di materie prime sono però balzati del 33,1% a 119,8 milioni soprattutto per il maggior costo della carta. Per contro, il costo del personale è sceso del 2,4% a 117,4 milioni, pur in presenza di un numero di dipendenti passato da 3.817 a 3.860 unità. Questa voce include oneri non ricorrenti legati al processo di riorganizzazione aziendale per 3,6 milioni (1,5 milioni nel 2021). I costi per servizi sono invece saliti del 2,7% a 479,5 milioni (aumento dei costi di energia e di quelli di produzione televisiva delle corse ciclistiche realizzate direttamente da RCS Sport) e gli altri costi operativi del 9,5% a 53,1 milioni. Così l’ebitda è sceso del 18,1% a 147 milioni (include complessivamente oneri non ricorrenti per 12,1 milioni di cui 10 riferiti alla transazione sul complesso immobiliare di Via Solferino/San Marco/Balzan, mentre nel 2021 gli oneri non ricorrenti ammontavano a 3,8 milioni. Non considerando gli oneri non ricorrenti l’ebitda adjusted sarebbe passato da 183,2 a 159,2 milioni (-13,1%). L’ebitda reported di Cairo Editore è sceso del 52,2% a 4,4 milioni; quello di La7 è rimasto pressochè invariato a 15,6 milioni; quello delle Concessionarie è balzato del 65,5% a 4,8 milioni e quello di RCS è sceso del 19,4% a 122,1 milioni (su base adjusted sarebbe sceso del 13,6% a 134,2 milioni). Gli ammortamenti sono saliti da 67,7 a 71 milioni, ma gli accantonamenti sono scesi da 8,5 a 6,7 milioni. Nel complesso l’ebit del gruppo si è ridotto del 32,9% a 69,3 milioni. In particolare quello di Cairo Editore è sceso del 74,3% a 1,9 milioni, la perdita operativa di La7 è scesa del 42,9% a 0,4 milioni, le Concessionarie hanno visto balzare l’utile operativo da 0,8 a 2,6 milioni e l’ebit di RCS è diminuito del 31,9% a 65 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è lievemente migliorato, scendendo da 13,3 a 12,4 milioni; però al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 177,6 milioni a fronte di 147,9 milioni a fine 2021 (in relazione al pagamento di un monte dividendi di 36,7 milioni, sostenuto uscite per 10 milioni per il contenzioso sull’immobile di Via Solferino e per 59,9 milioni per l’acquisto dello stesso immobile). Pertanto l’utile ante imposte si è ridotto del 41,7% a 56,4 milioni e, dopo imposte per 4,7 milioni (tax rate sceso dal 17,3% all’8,3%) e al netto di una quota di utile di competenza di terzi passata da 28,9 a 19,6 milioni, si è giunti a un utile netto di 32,1 milioni, il 37,1% in meno rispetto ai 51 milioni al 31/12/2021. Quello di Cairo Editore è sceso del 56,3% a 2,8 milioni, La7 è passata da un utile netto di 1,9 milioni a una perdita netta di 0,8 milioni, le Concessionarie invece sono passate da una perdita netta del 94,7% a 0,1 milioni a un utile netto di 1,2 milioni. E RCS ha visto scendere l’utile netto del 32,3% a 28,9 milioni. Il dividendo ammonta a 0,14 euro per azione, in pagamento dal 31 maggio 2023.