Comer Industries

Risultati 2022 - Comer Industries, passata dall’Euronext Growth Milan all’Euronext Milan il 12 luglio 2023, ha chiuso il primo esercizio all’EXM con risultati complessivamente positivi. I ricavi caratteristici si sono però attestati a 1.223,9 milioni (-1,1%, +0,4% a cambi costanti), ed in particolare quelli relativi al comparto Agricolo sono scesi del 6,7% a 724,1 milioni in relazione a un rallentamento della domanda a partire dal secondo semestre per il riassorbimento del picco registrato nei periodi precedenti; per contro nel comparto Industriale vi è stata una crescita dell’8,3% a 499,8 milioni, in questo caso con una ripresa nella seconda parte dell’anno. Per quanto riguarda l’andamento nelle diverse aree geografiche, nell’area EMEA la crescita dei ricavi è stata pari al 4,4% a 724,8 milioni e in Nord America del 2,1% a 270,9 milioni; invece in America Latina vi è stata una contrazione del 27,4% a 50 milioni e nell’area Asia-Pacific del 14,8% a 178,2 milioni, sempre dovuta esclusivamente alla Cina. Gli altri proventi sono diminuiti del 14,5% a 5,9 milioni. La variazione delle rimanenze è passata da un valore positivo per 19,3 milioni a uno negativo per 18,3 milioni. I costi per consumi di materie prime sono diminuiti ben del 10,5% a 648,1 milioni, ed il costo del personale si è attestato a 240,6 milioni (-1,2%, in presenza di un numero di dipendenti passato da 3.808 a 3.628 unità). I costi per servizi sono ammontati a 115,2 milioni (+0,7%). Ne è complessivamente derivato un ebitda in aumento del 14,2% a 207,6 milioni; dopo ammortamenti in aumento da 52,5% a 60,6 milioni (e accantonamenti da 1,8 a 2,6 milioni), l’ebit ha raggiunto 144,4 milioni (+13,3%). Su base rettificata dell’ammortamento della PPA derivante dall’acquisizione di Walterscheid e di e-comer, l’ebit avrebbe raggiunto 164,6 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è però decisamente peggiorato, balzando da 2,6 a 15,2 milioni; al 31/12/2023 il gruppo evidenziava un indebitamento finanziario netto di 94,8 milioni, in netta diminuzione rispetto ai 148,9 milioni di fine 2022 grazie a un free cash flow di 162,9 milioni (60 milioni nel 2022) dopo investimenti per 41 milioni, l’esborso per l’acquisizione di e-comer per 54 milioni e il pagamento di un monte dividendi di 21,5 milioni. In ogni caso l’utile ante imposte è stato pari a 129,2 milioni (+3,4%); dopo imposte per 35,1 milioni (tax rate poco variato al 27,2%) si è giunti a un utile netto di 94 milioni, il 3,7% in più rispetto ai 90,7 milioni al 31/12/2022. Su base rettificata della PPA e del relativo impatto fiscale teorico, l’utile netto sarebbe salito del 6,7% a 108,6 milioni. Il dividendo ammonta a 1,25 euro per azione, in pagamento dal 15 maggio 2024.