Allcore

Risultati 2022 - Molto brillanti nel 2022 i risultati di Allcore. I ricavi caratteristici sono del resto saliti del 27,6% a 33,6 milioni, grazie soprattutto alle business unit “Pianificazione fiscale e gestione contabile” e “Strategia e Formazione 4.0”. Gli altri proventi sono anch’essi balzati da 805.000 euro a 2,2 milioni. Irrilevanti i costi per consumi di materie prime (comunque scesi del 37,9% a 18.000 euro). Il costo del personale è invece balzato dell’89,3% a 4 milioni, in presenza del resto di un numero medio di dipendenti passato da 71 a 98 unità; anche gli altri costi operativi sono balzati del 58,4% a circa 1,7 milioni. I costi per servizi sono saliti del 17% a 25,9 milioni, mentre gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 356.000 a 260.000 euro. Così l’ebitda è più che raddoppiato, passando da 2,1 a 4,5 milioni; su base rettificata avrebbe raggiunto 5,7 milioni, dato che esclude i costi non ricorrenti rilevati dalla controllata Xriba Srl inerenti allo sviluppo della linea aziendale “Yuxme” Progetto Forfettari, ed in particolare l’intelligenza artificiale per la registrazione automatica delle fatture attive e passive, la piattaforma per l’automazione dei processi inerenti la formalizzazione e l’espletamento degli adempimenti fiscali in regime forfettario e lo stanziamento al Fondo MBO, incluso per circa 656.000 euro tra i costi per servizi e per 233.000 euro nei costi del personale. Dopo ammortamenti in aumento da 289.000 a 640.000 euro (e accantonamenti passati da 95.000 a ben 454.000 euro in quanto includono il fondo di indennità suppletiva di clientela stanziato prudenzialmente dal gruppo), l’ebit è comunque balzato del 91,6% a 3,4 milioni. Il saldo positivo della gestione finanziaria, pressochè irrilevante, è comunque salito da 6.000 a 76.000 euro; al 31/12/2022 la società disponeva di una liquidità netta di 10,9 milioni, anche se in diminuzione rispetto ai 12,3 milioni di fine 2021. Così l’utile ante imposte è balzato del 95,2% a 3,46 milioni; dopo imposte passate da 503.000 a 867.000 euro (tax rate in diminuzione dal 28,6% al 25,6%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 20.000 a 435.000 euro, si è giunti a un utile netto di 2,16 milioni, il 73,1% in più rispetto agli 1,2 milioni al 31/12/2021. Il dividendo ammonta a 0,1 euro, in pagamento dal 10 maggio 2023.