Convergenze

Risultati 2022 - Chiusura in rosso per Convergenze nell’esercizio 2022. I ricavi caratteristici sono però balzati del 53,2% a 28,1 milioni, e in tale ambito quelli della Business Unit Tlc sono aumentati del 4,6% a 9,3 milioni e quelli della Business Unit Energia sono balzati del 99,4% a 18,8 milioni trainati dagli anomali andamenti dei prezzi di mercato nel corso dell’anno. Gli altri proventi, poco rilevanti, sono invece diminuiti del 55% a 253.000 euro (il dato 2021 includeva il credito d’imposta IPO pari a 329.400 euro e maggiori contributi in conto impianti). Ma i costi per consumi di materie prime sono balzati ben del 75,2% a 22 milioni, per effetto del citato shock prezzi energetici riferiti alla Business Unit Energia. I costi del personale sono saliti del 12,6% a 2,9 milioni (in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 79 a 87 unità), i costi per servizi del 6% a 1,6 milioni e gli altri costi operativi del 3,2% a 486.000 euro. Nel complesso l’ebitda è sceso del 23,4% a circa 1,4 milioni; su base rettificata degli oneri non ricorrenti l’ebitda sarebbe passato da 1,8 a 1,4 milioni (-22,2%). Quello della Business Unit Tlc sarebbe sceso solo del 3,7% a 2,6 milioni, ma quello della Business Unit Energia, per effetto del citato balzo dei costi delle materie prime, avrebbe peggiorato il valore negativo da 0,8 a 1,1 milioni. E dopo ammortamenti in aumento da 1,27 a 1,6 milioni a seguito degli investimenti effettuati (oltre ad accantonamenti per 166.000 euro nel 2022), si è passati da un utile operativo di 524.000 euro a una perdita operativa di 442.000 euro. In peggioramento poi da 244.000 a 357.000 euro il saldo negativo della gestione finanziaria; al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 6,1 milioni, in forte aumento rispetto ai 2,3 milioni di fine 2021. Nel periodo sono stati effettuati investimenti in capex per infrastruttura in fibra ottica nei Cominu di Aquara, Castelcivita e Bellosguardo, tutti in provincia di Salerno, ed inoltre vi è stato un incremento del circolante in quanto i fornitori vengono pagati in anticipo rispetto all’incasso dei clienti e sono state versate al GME le garanzie richieste per la Business Unit Energia. Così si è passati da un utile ante imposte di 280.000 euro a una perdita ante imposte di 799.000 euro (coincidente con quella netta dato che non vi è stata incidenza fiscale); nel 2021, dopo imposte per 42.000 euro (tax rate del 15%), l’utile netto era invece ammontato a 238.000 euro.