Directa Sim

Risultati 2023 - Anche il 2023, come i tre esercizi precedenti, si è chiuso positivamente per Directa SIM. Il margine d’interesse è del resto balzato del 63,5% a 15,7 milioni grazie allo scenario crescente dei tassi di interesse; infatti gli interessi attivi netti (di cui 11,2 milioni maturati sui fondi di proprietà) hanno per la prima volta superato il valore complessivo delle commissioni. Bene anche gli interessi relativi alle attività di finanziamento “long/short overnight” e “swap interest”, con ricavi pari a 4,5 milioni, a fronte di 2,6 milioni nel 2022. Le commissioni nette si sono invece attestate a 13,7 milioni (-2,3%), per effetto essenzialmente di un calo delle transazioni sui mercati “cash” domestici ma soprattutto di quelle sui futures (le relative commissioni sono scese del 18% a 3,2 milioni) e quelle sui CFD di L-Max (-7% a circa 1 milione). Complessivamente le commissioni attive si sono attestate a 19,1 milioni (-2,1%), mentre la diminuzione di quelle passive è stata inferiore (-1,5% a 5,4 milioni). Ne è così derivato un margine di intermediazione primario in aumento del 24,5% a 29,44 milioni; il saldo della gestione finanziaria, poco rilevante, è però passato da un valore negativo per 172.000 euro a uno positivo per 35.000 euro e di conseguenza il margine della gestione finanziaria e assicurativa è ammontato a 29,48 milioni (+25,5%). Molto contenute anche le rettifiche, sebbene in aumento da 23.000 a 439.000 euro. Così, il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa ha raggiunto 29 milioni (+23,8%). I costi operativi sono aumentati solo del 6,9% a 17,1 milioni, anche se il costo del personale è salito dell’11,6% a 7,2 milioni. Le altre spese amministrative sono aumentate di 400.000 euro in gran parte per le maggiori consulenze legate all’avvio del Private, spese legali derivanti dalle indagini sull’attività con clientela istituzionale, maggiori spese per i servizi di Borsa e Monte Titoli e costi per forniture dati; il tutto però è stato in parte compensato da minori costi di segnalazione inerenti alla clientela istituzionale, passati da 1,7 a 0,7 milioni. Il risultato operativo netto è quindi balzato del 60,1% a 11,89 milioni; e quello ante imposte, dopo proventi da partecipazioni passati da 32.000 a 16.000 euro, ha raggiunto 11,9 milioni (+59,6%). Dopo imposte per 3,7 milioni (tax rate in aumento dal 24,9% al 31,2%), l’utile netto è infine salito del 46,4% a 8,2 milioni. Il dividendo ammonta a 0,17 euro per azione, in pagamento dal 15 maggio 2024.