H-Farm

RISULTATI AL 31/8/2023 - Chiusura in rosso per H-Farm nell’esercizio al 31/8/2023. Si tratta del primo periodo in cui il peso preponderante dell’attività è quello della Startup Education. Il confronto con i dati dell’esercizio precedente è peraltro poco significativo poiché si era trattato di un periodo di 8 mesi (dall’1/1 al 31/8/2022), dato che nel corso del 2022 la data di chiusura degli esercizi sociali è stata modificata dal 31/12 al 31/8 di ogni anno per riflettere il calendario della formazione scolastica, oltre al fatto che in precedenza era presente l’attività di Startup sulla trasformazione digitale ceduta a Jakala a luglio 2022. Ciò premesso, i ricavi caratteristici sono scesi del 22,3% a 32,1 milioni, di cui 13,7 per quote di iscrizione e di ammissione e rette scolastiche e prestazione di altri servizi per 17,3 milioni (vi sono inclusi fra l’altro per 2,6 milioni i master professionalizzanti di Big Rock Srl e per 4,2 milioni i servizi di corporate education erogati da H-Farm Education Srl). Gli altri proventi sono invece balzati del 68,2% a 2,9 milioni, di cui circa 2 per contributi in conto esercizio (in particolare 1,4 milioni riferiti all’Università Ca’ Foscari di Venezia per il corso di laurea in Digital Management). Le variazioni delle rimanenze sono passate da un valore positivo per 1,4 milioni a uno negativo per 38.000 euro, mentre gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 1,05 a quasi 1,5 milioni. Il valore della produzione è pertanto ammontato a 36,1 milioni. I costi per consumi di materie prime sono passati da 11,9 a soli 0,6 milioni (il dato dell’esercizio precedente risentiva della presenza della Startup sulla trasformazione digitale), ed il costo del personale è sceso del 9,3% a circa 17 milioni, pur in presenza di un numero di dipendenti passato da 352 a 423 unità. I costi per servizi sono invece aumentati del 19,3% a 16,9 milioni (di cui 4,7 per consulenze tecniche e 1,5 per servizio mensa), e gli altri costi operativi del 21% a 7,7 milioni. Nel complesso l’ebitda negativo si è attestato a 5,7 milioni (+1,1%); dopo ammortamenti in aumento da 3,1 a 3,7 milioni (e accantonamenti passati da 65.000 a 385.000 euro), la perdita operativa è salita del 10,3% a 9,8 milioni. Il saldo positivo della gestione finanziaria è peggiorato, passando da 29,7 a 2,1 milioni; il dato dell’esercizio precedente includeva proventi da cessione partecipazioni per 31,4 milioni. Al 31/8/2023 la società disponeva di liquidità netta per 4,2 milioni, in diminuzione rispetto ai 14,9 milioni alla stessa data del 2022. La cessione dell’attività Startup nella trasformazione digitale ha consentito al gruppo di rimborsare anticipatamente il prestito obbligazionario convertibile che sarebbe scaduto nel 2025 per 11,7 milioni nonché lo Strumento Finanziario Partecipativo di complessivi 8,2 milioni. Si è quindi passati da un utile ante imposte di 18,7 milioni a una perdita ante imposte di 8,8 milioni. Dopo imposte passate da 920.000 a 53.000 euro, si è giunti a una perdita netta di 8,9 milioni, a fronte di un utile netto di 17,7 milioni al 31/8/2022.