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RISULTATI 2022 – Effetto siccità sui conti di Frendy Energy nell’esercizio 2022, in rosso a partire dall’ebit. Il giro d’affari è del resto sceso ben del 42,8% a 1,2 milioni, in quanto la riduzione dei quantitativi di acqua disponibili in Nord Italia ha dato luogo a un calo della produzione degli impianti della società pari al 44%. E anche gli altri proventi, pressochè irrilevanti, si sono ridotti dell’87,6% a 20.000 euro. I costi per consumi di materie prime (anch’essi irrilevanti) sono invece aumentati del 30% a 39.000 euro, mentre i costi per servizi si sono ridotti del 7,2% a 696.000 euro e gli altri costi operativi del 7% a 360.000 euro. L’ebitda è quindi sceso ben dell’88,2% a 130.000 euro; e dopo ammortamenti e svalutazioni balzati da 784.000 euro a 4,6 milioni (includono svalutazioni per 3,8 milioni derivanti dalla riconsiderazione delle produzioni attese dagli impianti poi recepita dall’Impairment Test), si è passati da un utile operativo di 315.000 euro a una perdita operativa di 4,5 milioni. In miglioramento da 52.000 a 305.000 euro il saldo negativo della gestione finanziaria (comunque pressochè irrilevante); al 31/12/2022 la società disponeva però di una liquidità netta di 1,5 milioni, in aumento rispetto agli 1,06 milioni di fine 2021 per effetto della contrazione del circolante. Da un utile ante imposte di 263.000 euro si è passati a una perdita ante imposte di 4,5 milioni. Dopo un effetto fiscale positivo per 1,16 milioni (derivante dalla fiscalità differita conseguente all’Impairment Test, mentre nel 2021 vi erano state imposte per 38.000 euro con un tax rate del 14,4%) e lo scomputo di una quota di perdita di competenza di terzi per 72.000 euro (quota di utile di competenza per 86.000 euro nel 2021), si è infine passati da un utile netto di 139.000 euro a una perdita netta di 3,3 milioni.