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RISULTATI 2023 – Torna in nero Frendy Energy nell’esercizio 2023, grazie a una migliore idraulicità rispetto all’anno precedente e all’assenza di svalutazioni. Il giro d’affari è infatti balzato del 51,7% a 1,8 milioni, visto che la maggiore disponibilità idrica ha dato luogo a un incremento di produzione di circa 3 GWh. E anche gli altri proventi, sebbene poco rilevanti, sono passati da 20.000 a 111.000 euro. I costi per consumi di materie prime (anch’essi irrilevanti) sono poi diminuiti del 20,5% a 31.000 euro, mentre i costi per servizi si sono attestati a 704.000 euro (+1,2%) e gli altri costi operativi sono aumentati del 23,9% a 446.000 euro. L’ebitda è quindi balzato da 130.000 a 758.000 euro; e dopo ammortamenti e svalutazioni in diminuzione da 4,6 milioni a 539.000 euro (il dato 2022 includeva svalutazioni per 3,8 milioni derivanti dalla riconsiderazione delle produzioni attese dagli impianti poi recepita dall’Impairment Test), si è passati da una perdita operativa di 4,5 milioni a un utile operativo di 219.000 euro. Il saldo della gestione finanziaria (di scarso ammontare) è passato da un valore negativo per 30.000 euro a uno positivo per 39.000 euro; al 31/12/2023 la società disponeva di liquidità netta per 2,7 milioni, in aumento rispetto agli 1,7 milioni di fine 2022 per effetto della contrazione del circolante. Da una perdita ante imposte di 4,5 milioni si è quindi passati a un utile ante imposte di 258.000 euro. Dopo imposte per 19.000 euro (tax rate del 7,4%; nel 2022 vi era stato un effetto fiscale positivo per 1,16 milioni derivante dalla fiscalità differita conseguente all’Impairment Test) e lo scomputo di una quota di utile di competenza di terzi per 33.000 euro (quota di perdita di 72.000 euro nel 2022), si è infine passati da una perdita netta di 3,3 milioni a un utile netto di 206.000 euro.