Giglio.Com

Risultati 2022 - Giglio.com ha chiuso l’esercizio 2022 con un balzo dei ricavi ma margini ancora negativi, sebbene in miglioramento, per effetto dei costi a supporto dello sviluppo. I ricavi caratteristici sono infatti balzati del 34,8% a 51,1 milioni, grazie a una maggiore offerta di prodotto, un processo di internazionalizzazione che ha portato i mercati esteri a generare circa il 70% del Gross Merchandising Value (con un incremento in Corea del Sud del 66% e in Taiwan del 79%, ma anche in Nord America con un +41%, nell’area MENA con un +73% e in Francia con un +83%). L’esposizione verso Russia, Ucraina e Bielorussia è molto bassa e a base clienti ha oltrepassato le 125.000 unità. Gli altri proventi sono poi più che raddoppiati da 579.000 euro a 1,16 milioni. I costi per consumi di materie prime, analogamente all’andamento dei ricavi, sono balzati del 33,5% a 37,6 milioni; minore l’incremento del costo del personale (+23% a 3,8 milioni, in presenza di un numero di dipendenti passato da 92 a 123 unità). I costi per servizi sono saliti del 32,4% a 11,9 milioni, ed è stata intrapresa una razionalizzazione dei costi di trasporto, handling e packaging. Inoltre gli altri costi operativi, sebbene meno rilevanti, sono diminuiti del 21% a 522.000 euro, e gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 533.000 a 414.000 euro. L’ebitda ha quindi ridotto il valore negativo del 42,4% a 1,04 milioni; anche dopo ammortamenti in aumento da 914.000 euro a 1,2 milioni (ammortamento dei costi di quotazione e dei costi capitalizzati per progetti di ricerca e sviluppo), la perdita operativa è scesa del 17,4% a 2,2 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, scendendo da 146.000 a 48.000 euro; al 31/12/2022 la società evidenziava una liquidità netta di 7,7 milioni, in diminuzione però rispetto ai 12,1 milioni di fine 2021 a seguito soprattutto di un incremento del circolante. La perdita ante imposte, coincidente con la perdita netta in quanto non vi è stata incidenza fiscale in entrambi gli esercizi, è così scesa del 19,9% a 2,3 milioni.