Gpi

RISULTATI 2023 - Risultati positivi fino all’ebit per GPI nell’esercizio 2023, ma la parte bassa del conto economico ha risentito del forte aumento degli oneri finanziari e della maggiore incidenza fiscale. I ricavi complessivi sono balzati del 24,9% a 433,4 milioni (+11,4% la crescita organica e +13,5% le acquisizioni). L’area Software è divenuta la più importante del gruppo, con ricavi balzati del 61,8% a 227,4 milioni (+28,4% la crescita organica e +33,4% le acquisizioni), mentre l’area Care ha evidenziato ricavi in diminuzione del 3% a 163,8 milioni (ma rimane strategica per il mercato italiano). Le altre aree tecnologiche hanno visto un aumento dei ricavi pari al 12,1% a 42,2 milioni, con ottimi risultati per l’Automation (+20,5%) e una crescita del 5,2% per l’ICT. I ricavi del gruppo in Italia sono saliti del 14,8% a 353,9 milioni, e quelli all’estero sono più che raddoppiati da 38,8 a 79,5 milioni (di cui 44,1 nell’area UE e 35,5 negli USA), per effetto delle acquisizioni, in particolare Tesi ed Evolucare. I ricavi adjusted del gruppo (cioè quelli al netto degli importi delle società mandanti nei Raggruppamenti Temporanei di Impresa) sono passati da 316,6 a 408,6 milioni (+29,1%). I costi per consumi di materie prime sono però balzati del 45,5% a 20,3 milioni, così come gli altri costi operativi (+39,7% a 7,5 milioni). Meno accentuato l’aumento degli altri costi. Quelli del personale sono saliti del 17,2% a 220,6 milioni (in presenza di un numero di dipendenti passato da 7.129 a 7.638 unità), ed i costi per servizi del 15,8% a 105,2 milioni. L’ebitda è nel complesso balzato del 64,3% a 79,8 milioni (+82,6% a 67,2 milioni per l’area Software, +2,6% a 6 milioni per l’area Care e +11,9% a 6,6 milioni per le altre aree tecnologiche). Dopo ammortamenti in aumento da 27,2 a 41,9 milioni (e soprattutto accantonamenti balzati da 984.000 euro a 10,1 milioni, di cui 9,1 riferiti a svalutazioni su crediti in presenza di dilazioni dei pagamenti), l’ebit ha comunque raggiunto 27,8 milioni (+36,1%). Ma come si è detto il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato da 9,3 a 19,3 milioni per effetto dell’incremento del costo del denaro ed anche perché al 31/12/2023 l’indebitamento finanziario netto, pari a 362,1 milioni, è notevolmente aumentato rispetto ai 142,6 milioni di fine 2022 a seguito delle acquisizioni effettuate (per 172,4 milioni) e dell’aumento del circolante per 47 milioni dovuto alla maggiore incidenza delle gare Consip che presentano tempi di fatturazione più lunghi; il capex è ammontato a 50,8 milioni (di cui 16 in ricerca e sviluppo) ed è stato distribuito un monte dividendi di 14,4 milioni. L’utile ante imposte è così sceso del 23,4% a 8,5 milioni; dopo imposte per 6,3 milioni (tax rate in forte aumento dal 40,9% al 74,3%), un contributo da attività in cessione passato da 3,8 a 4,6 milioni e lo scomputo di una quota di perdita di competenza di terzi passata da 194.000 a 413.000 euro, si è giunti a un utile netto di 7,2 milioni, il 26,1% in meno rispetto ai 9,7 milioni al 31/12/2022. Includendo il gruppo Evolucare per l’intero esercizio, i ricavi avrebbero raggiunto 463,1 milioni (di cui 257 riferiti all’area Software), l’ebitda sarebbe stato di 90,2 milioni e l’utile netto sarebbe stato di 9,1 milioni. Il dividendo ammonta a 0,5 euro per azione, in pagamento dal 29 maggio 2024.