International Care Company

Risultati 2023 - International Care Company ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi in crescita ma margini ancora negativi sin dall’ebitda. I ricavi caratteristici sono saliti del 21,6% a 6,8 milioni. Neutralizzando i dati della linea SV3 (rifatturazione costi esterni sostenuti per gestire i costi dei casi di assistenza con nessuna marginalità a favore della società) l’incremento dei ricavi sarebbe stato del 13%. Va ricordato che nell’esercizio non vi sono stati ricavi legati al progetto “Aida Care” (ancora in fase di definizione) e che con riferimento al contratto Intesa Sanpaolo Assicura i ricavi sono stati inferiori di 235.000 euro rispetto al previsto. In diminuzione invece del 51,1%, a 296.000 euro, gli altri proventi. La variazione delle rimanenze è passata da un valore positivo per 70.000 euro a uno negativo per 1.000 euro e gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 251.000 a 352.000 euro. Il valore della produzione è così passato da 6,49 a 7,41 milioni (+14,2%). I costi per consumi di materie prime sono diminuiti del 13,6% a 387.000 euro, mentre tutti gli altri costi sono saliti. Quelli del personale sono aumentati del 6,3% a 2,8 milioni (in presenza di un numero di dipendenti invariato a 56 unità, ma vi sono stati gli effetti del rinnovo del contratto nazionale ANIA e dell’introduzione di un nuovo piano welfare), i costi per servizi del 20,6% a 4,2 milioni (l’aumento delle collaborazioni in centrale operativa, vale a dire maggiori turni per medici generici e presenza del personale Family Coach, ha dato luogo a maggiori costi per 267.000 euro) e gli altri costi operativi del 27,2% a 384.000 euro. Nel complesso l’ebitda negativo è diminuito del 7,7% a 314.000 euro; va ricordato che nel 2023 le code di competenza dei contratti Riparabrezza e Deloitte Società Benefit, con frequenze di sinistrosità totalmente al di fuori delle statistiche storiche, hanno generato costi non previsti per 223.000 euro. Dopo ammortamenti in lieve aumento da 658.000 a 702.000 euro (e accantonamenti per 40.000 euro), la perdita operativa è salita del 5,8% a 1,06 milioni. Il saldo positivo della gestione finanziaria, pressochè irrilevante, è salito da 6.000 a 37.000 euro. Al 31/12/2023 la società disponeva di liquidità netta per 631.000 euro, in diminuzione rispetto ai 721.000 euro di fine 2022. La perdita ante imposte è quindi scesa del 5,6% a 1,01 milioni e, dopo un effetto fiscale positivo passato da 214.000 a 124.000 euro, la perdita netta è infine ammontata a 895.000 euro, il 3,5% in più rispetto agli 865.000 euro al 31/12/2022.