Imprendiroma

RISULTATI 2021 - Imprendiroma, operante nell’ambito della rigenerazione urbana e nel recupero di strutture immobiliari, ha debuttato all’Euronext Growth Milan il 20 luglio 2022. Anche grazie agli effetti del Superbonus 110%, ha chiuso il 2021 con una crescita esponenziale rispetto al 2020. Infatti i ricavi caratteristici sono passati da 4 a quasi 21 milioni, di cui 9,6 derivanti da attività “Ecobonus” e 10,9 da quelle tradizionali (ristrutturazioni edilizie, peraltro anch’esse oggetto dei Bonus “Ristrutturazione” e “Facciate”). Gli altri proventi sono balzati da 93.000 a 312.000 euro, di cui 236.000 riferiti a penali attive per una rescissione contrattuale operata da un cliente nel corso del 2021, oltre a 17.000 euro di contributi in conto esercizio. I costi per consumi di materie prime sono saliti in misura inferiore ai ricavi, balzando comunque da 508.000 euro a quasi 2,3 milioni, e analogamente i costi per servizi sono passati da 1,9 a 9,5 milioni (soprattutto maggiori lavorazioni di terzi e consulenze). Ancor più accentuata la crescita del costo del personale, passato da soli 497.000 euro a circa 3,5 milioni; del resto i dipendenti sono più che raddoppiati da 65 a 147 unità, in quanto sono stati assunti 12 nuovi impiegati per rafforzare la struttura centrale ed i servizi di progettazione, e soprattutto 70 fra operai e squadre di cantiere per lavorare sulle commesse gestite dal gruppo. Decisamente minore l’incremento degli altri costi operativi (+43,4% a 928.000 euro). In ogni caso, l’ebitda è balzato da 546.000 euro a quasi 5,1 milioni, e, dopo ammortamenti (poco rilevanti) in aumento da 38.000 a 127.000 euro e accantonamenti per 27.000 euro, l’ebit è passato da 508.000 euro a 4,9 milioni. Inoltre il saldo della gestione finanziaria è passato da un valore negativo per 77.000 euro a uno positivo per circa 1,2 milioni; ciò grazie ai proventi derivanti dall’acquisto, per finalità di trading, di taluni crediti d’imposta per sconto in fattura acquisiti da alcuni operatori del settore e successivamente ceduti a istituti bancari. Ma tale attività da inizio 2022 non è stata più effettuata in quanto, a seguito del “Decreto Sostegni Ter – D.L. n. 4/2022, è stata riservata esclusivamente a istituti finanziari autorizzati. Al 31/12/2021 la società disponeva di liquidità netta per 2,2 milioni, a fronte di un indebitamento finanziario netto di circa 1,2 milioni a fine 2020. Così l’utile ante imposte è passato da 431.000 euro a 6,1 milioni; dopo imposte per 1,8 milioni (tax rate in diminuzione dal 42,9% al 29,7%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza per 38.000 euro, l’utile netto ha raggiunto 4,2 milioni, a fronte di soli 246.000 euro al 31/12/2020.