Indel B

RISULTATI 2022 – Nell’esercizio 2022 Indel B, nella parte bassa del conto economico, ha risentito del minor apporto delle partecipate a patrimonio netto a seguito della cessione della quota detenuta nella Guangdong Iceco Enterprise Co. Ltd. e della svalutazione della partecipazione nella Elber Industria de Refrigeracao per 2,6 milioni. Ma i ricavi caratteristici sono balzati del 20,2% a 223,4 milioni e quelli complessivi (includendo gli altri proventi balzati anch’essi del 65,7% a 4,1 milioni) del 20,8% a 227,4 milioni. In particolare, il fatturato dell’area Automotive (core business del gruppo) è balzato del 27,9% a 138,1 milioni, quello dell’area Hospitality del 28,7% a 15,8 milioni (+44,2% per il settore Cruise e +23,8% per quello Hotel) e quello delle Cooling Appliances del 38,6% a 11,6 milioni, grazie alle commesse della linea Professional sui frigo latte. Bene anche l’area Leisure (+8,3% a 31 milioni), trainata dal mercato dei Recreational Vehicles. Per contro le vendite di Components e Spare Parts sono diminuite dell’11,5% a 23,4 milioni. Le vendite effettuate nel segmento OEM sono salite del 20,6% a 106,8 milioni, quelle nell’After Market del 18,2% a 79,8 milioni e quelle negli altri mercati del 20,4% a 33,3 milioni. Per quanto riguarda l’andamento nelle diverse aree geografiche, il fatturato in Italia è salito del 12,4% a 61,2 milioni, in Europa del 22,8% a 112,6 milioni, nelle Americhe del 24,1% a 41,1 milioni e nel resto del mondo del 13,2% a 5 milioni. I costi per consumi di materie prime sono saliti in misura leggermente superiore ai ricavi (+21,9% a 122,3 milioni), così come i costi per servizi (+27% a 38,6 milioni) e soprattutto gli altri costi operativi, sebbene poco rilevanti (+50,6% a 2,7 milioni). Meno accentuato l’incremento del costo del personale (+10% a 36,8 milioni, del resto in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 761 a 865 unità). In ogni caso l’ebitda è salito del 20,9% a 27,1 milioni e, pur dopo ammortamenti in aumento da 5,7 a 6,1 milioni (ma soprattutto accantonamenti balzati da 224.000 euro a 2,4 milioni), l’ebit ha raggiunto 18,7 milioni (+13,4%). Il saldo della gestione finanziaria è però passato da un valore positivo per 12,6 milioni a uno negativo per 1,2 milioni; ma il dato 2021 includeva un apporto delle partecipate a patrimonio netto per ben 12,3 milioni, contro soli 739.000 euro nel 2022. Al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava inoltre a 28,5 milioni, in significativo aumento rispetto ai 12,8 milioni di fine 2021 a seguito dell’incremento del circolante, degli investimenti effettuati e del pagamento di un monte dividendi di 5,7 milioni. E così l’utile ante imposte è sceso ben del 44,2% a 17,5 milioni; dopo imposte per 5,3 milioni (tax rate in aumento dal 22,5% al 30,5%) e al netto di una quota di perdita di competenza di terzi passata da 91.000 a 141.000 euro, si è giunti a un utile netto di 12 milioni, il 50,3% in meno rispetto ai 24,2 milioni al 31/12/2021. Su base rettificata delle componenti non ricorrenti in entrambi gli esercizi, l’utile netto sarebbe invece salito del 3,2% a 16,3 milioni. Il dividendo ammonta a 0,8 euro per azione, in pagamento dal 7 giugno 2023.