Indel B

RISULTATI 2023 – Margini reddituali in flessione nell’esercizio 2023 per Indel B. I ricavi caratteristici si sono attestati a 221,2 milioni (-1%) e quelli complessivi (includendo gli altri proventi balzati del 31,8% a 5,4 milioni) a 226,5 milioni (-0,4%). In particolare, il fatturato dell’area Automotive (core business del gruppo) è salito del 5,2% a 145,3 milioni e quello dell’area Hospitality dello 0,8% a 15,9 milioni (+15,7% per il settore Cruise). Ma il giro d’affari delle Cooling Appliances è sceso del 15,2% a 9,8 milioni (in flessione sia il comparto Professional sui frigo latte sia quello Home relativo alle cantinette del vino), quello dell’area Leisure del 17% a 25,7 milioni (andamento negativo per il comparto Marine mentre quello dei Recreational Vehicles è salito del 12,1%). Ed anche le vendite di Components e Spare Parts sono diminuite del 6,9% a 21,8 milioni. Le vendite effettuate nel segmento OEM sono salite del 9% a 116,4 milioni, ma quelle nell’After Market sono scese del 9% a 73,5 milioni (contrazione nei mercati Automotive e Leisure) e quelle negli altri mercati del 13,7% a 28,7 milioni. Per quanto riguarda l’andamento nelle diverse aree geografiche, il fatturato in Italia è diminuito del 7,9% a 56,3 milioni e nelle Americhe dell’8,2% a 37,8 milioni, mentre in Europa vi è stata una crescita del 5,5% a 118,8 milioni e nel resto del mondo del 14,6% a 5,7 milioni. I costi per consumi di materie prime sono saliti del 9% a 133,3 milioni, il costo del personale del 6,5% a 39,2 milioni (in presenza del resto di un numero medio di dipendenti passato da 865 a 897 unità) e gli altri costi operativi ben del 34,9% a 3,7 milioni. Invece i costi per servizi sono scesi del 32,1% a 26,2 milioni. Nel complesso l’ebitda è diminuito del 10,4% a 24,3 milioni; al netto degli oneri non ricorrenti l’ebitda adjusted è diminuito del 7,5% a 28,3 milioni. Dopo ammortamenti in discesa da 6,1 a 5,5 milioni (ma gli accantonamenti sono aumentati da 2,4 a circa 3 milioni), l’ebit è ammontato a 15,8 milioni (-15,4%; su base adjusted la flessione sarebbe stata del 12,5% a 20,8 milioni). Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, scendendo da 1,2 milioni a 872.000 euro; il dato 2022 includeva un apporto delle partecipate a patrimonio netto per 739.000 euro, mentre nel 2023 è stato di 243.000 euro. Al 31/12/2023 l’indebitamento finanziario netto ammontava 7,5 milioni, in forte miglioramento rispetto ai 28,5 milioni di fine 2022 grazie al cash flow operativo e all’incasso della seconda tranche del credito per la cessione della società cinese Guangdong Iceco avvenuta nel 2021. Comunque l’utile ante imposte è sceso del 14,8% a 14,9 milioni; dopo imposte per 4,3 milioni (tax rate in diminuzione dal 30,5% al 28,9%) e al netto di una quota di perdita di competenza di terzi passata da 141.000 a 181.000 euro, si è giunti a un utile netto di 10,4 milioni, il 13,4% in meno rispetto ai 12 milioni al 31/12/2022. Su base adjusted l’utile netto sarebbe diminuito del 6,7% a 15,2 milioni. Il dividendo ammonta a 0,8 euro per azione, in pagamento dal 5 giugno 2024.