Intermonte Partners Sim

Risultati al 30 GIUGNO 2023 - Risultati in forte flessione anche nel primo semestre 2023 per Intermonte Partners Sim. Il margine di interesse (non significativo per l’attività svolta) è però passato da un valore negativo per 701.000 euro a uno positivo per 1,7 milioni. Le commissioni nette, interamente riferite a Intermonte Sim, sono però diminuite del 32,3% a 11 milioni, e ne è derivato un margine di intermediazione primario in contrazione del 18% a 12,8 milioni. Il saldo della gestione finanziaria si è ridotto del 49,3% a 2,9 milioni, soprattutto in seguito a risultati di negoziazione negativi per 1,16 milioni, nonché dividendi e proventi da titoli di proprietà in portafoglio scesi del 28,5% a 4,1 milioni. Così il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa, sostanzialmente coincidente con il margine della gestione finanziaria e assicurativa, si è attestato a 15,7 milioni (-26,5%); il primo semestre 2023 ha evidenziato riprese di valore nette per 55.000 euro, mentre nello stesso periodo del 2022 vi erano sono state rettifiche di valore nette per 9.000 euro, sempre molto basse considerato il tipo di operatività di Intermonte. Per quanto riguarda le diverse aree di attività del gruppo, i ricavi dell’area Sales and Trading (servizi di negoziazione ed Equity Research) sono diminuiti del 23,8% a 6 milioni per il calo dei volumi dei mercati di riferimento (in particolare quelli delle azioni mid-small caps su cui Intermonte si focalizza), quelli dell’area Investment Banking sono scesi del 50,2% a 3,7 milioni (fra l’altro Intermonte è stata global coordinator nel collocamento di azioni Azimut e nell’aumento di capitale di Unidata, nonché listing agent di quest’ultima per il passaggio dall’EGM all’Euronext STAR). I ricavi dell’area Global Markets (servizi su tutte le asset class di investimento, ed in particolare Client Driven Trading and Market Making e Proprietary Trading) sono scesi del 20,5% a 3,3 milioni in relazione a un atteggiamento più prudente da parte degli investitori istituzionali, mentre quelli della Digital Division and Advisory (servizi erogati tramite canali digitali e consulenza finanziaria) sono saliti del 2,9% a 1,7 milioni grazie all’accelerazione nel business dei Certificati e all’avvio del nuovo servizio “Websim Corporate Broking” destinato alle small cap quotate. I costi operativi sono diminuiti del 2,8% a 13,8 milioni; in particolare il costo del personale è sceso dell’8,6% a 8,5 milioni, pur in presenza di un numero di dipendenti passato da 135 a 139. Le altre spese operative però si sono ridotte del 9,7% a 4,2 milioni grazie a minori costi energetici e ad alcune efficienze di costo e nonostante un aumento dei costi IT pari al 5,1%. Il risultato operativo netto, coincidente con l’utile ante imposte, si è comunque ridotto del 73% a 1,9 milioni; dopo imposte per 603.000 euro (tax rate in lieve aumento dal 30% al 31,4%) e lo scorporo di una quota di utile di competenza di terzi passata da 746.000 a 216.000 euro, l’utile netto è ammontato a 1,1 milioni, il 73,9% in meno rispetto ai 4,2 milioni al 30/6/2022.