Inwit

RISULTATI 2023 - Decisa crescita dei risultati per INWIT nell’esercizio 2023. I ricavi sono infatti saliti del 12,6% raggiungendo 960,3 milioni (sia nel 2023 sia nel 2022 sono presenti dei ricavi one-off pari a 0,6 milioni). I costi per consumi di materie prime, poco rilevanti data l’attività svolta, sono diminuiti del 6,6% a 762.000 euro, e quelli del personale sono addirittura scesi del 13% a 18,6 milioni pur in presenza di un numero di dipendenti passato da 256 a 296 unità. I costi per servizi si sono attestati a 39,8 milioni (-1,1%) grazie alle azioni di efficientamento dei costi, in particolare quelli relativi agli affitti, mentre gli altri costi operativi sono balzati del 92,9% a 21,8 milioni. Ne è complessivamente derivato uno sviluppo dell’ebitda pari a 879,2 milioni (+12,8%), mentre l’EBITDAaL (ebitda meno costi di locazione) è aumentato da 587 a 685,6 milioni (+16,8%). Escludendo ricavi e costi one-off (2,8 milioni nel 2022) la crescita dell’ebitda sarebbe stata del 12,4%. Dopo ammortamenti in lieve aumento da 357,7 a 365,5 milioni (mentre le svalutazioni sono passate da 6 a 5 milioni), l’ebit ha raggiunto ben 508,7 milioni (+22,4%). Il saldo negativo della gestione finanziaria è però peggiorato da 81,2 a 112,9 milioni, a fronte di un indebitamento finanziario netto pari a 4.205,5 milioni, in aumento rispetto ai 4.079,8 milioni di fine 2022. Il Recurring Free Cash Flow nel periodo è stato pari a 611,5 milioni (+24,4%) e sono stati effettuati investimenti industriali per 290 milioni, in aumento rispetto ai 187 milioni del 2022. L’utile ante imposte è comunque salito del 18,4% a 395,8 milioni e, dopo imposte per 56,3 milioni (tax rate passato dal 12,2% al 14,2%), l’utile netto è aumentato del 15,7% a 339,5 milioni. Il dividendo ammonta a 0,48 euro per azione, in pagamento dal 22 maggio 2024. Dal punto di vista operativo, nel 2023 il numero di ospitalità a operatori mobili sui propri siti è salito a oltre 4.000 unità, sono state realizzate 905 nuove torri e circa 450 remote unit, DAS indoor, inoltre sono proseguiti il piano di rinegoziazione dei contratti di affitto e quello di acquisizione dei terreni, con oltre 1.800 transazioni real estate. Al 31/12/2023 il numero medio di operatori per sito (tenancy ratio) è stato di 2,23x (2,16x nel 2022).