Lindbergh

Risultati 2022 - Lindbergh ha chiuso l’esercizio 2022 con risultati in crescita. I ricavi caratteristici sono balzati del 64,9% a 22,3 milioni,ed in particolare il giro d’affari della Business Unit Network Management è balzato del 76,1% a 18,9 milioni (anche grazie all’apporto di Lindbergh France per l’intero esercizio e non per soli 4 mesi come nel 2021), quello della Business Unit Waste Management è salito del 14,8% a 2,53 milioni e la Business Unit Warehouse Management, avviata a marzo 2021, ha visto balzare il giro d’affari del 45,3% a 830.000 euro. Gli altri proventi, poco rilevanti, sono comunque passati da 140.000 a 438.000 euro. I costi per consumi di materie prime sono aumentati solo del 13,8% a 1,8 milioni, mentre quelli del personale sono saliti del 26,3% a 3,6 milioni (in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 98 a 113 unità). Ma soprattutto i costi per servizi sono più che raddoppiati da 6,7 a 14 milioni essenzialmente per un balzo dei costi di trasporto resi da terzi e funzionali alla prestazione di servizi tecnici da parte di Lindbergh France. Gli altri costi operativi sono saliti del 26,6% a 509.000 euro. Nel complesso l’ebitda è balzato del 34,8% a 2,8 milioni; dopo ammortamenti in aumento da 1,05 a 1,5 milioni, l’ebit è salito del 28,8% a 1,3 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria, poco rilevante, è rimasto quasi invariato a 83.000 euro. Al 31/12/2022 la società evidenziava un indebitamento finanziario netto di 3,1 milioni, in lieve aumento rispetto ai 2,8 milioni di fine 2021. L’utile ante imposte è così aumentato del 31,1% a 1,2 milioni e, dopo imposte per 351.000 euro (tax rate in aumento dal 23,5% al 28,6%), si è giunti a un utile netto di 875.000 euro, il 9% in più rispetto agli 803.000 euro al 31/12/2021, che scomputavano una quota di perdita di competenza di terzi pari a 88.000 euro (quota di perdita di Lindbergh France, tra cui 55.000 euro di costi non contabilizzati nel periodo di imposta precedente che si era chiuso il 31 agosto 2021).