Mfe B TAH

RISULTATI 2022 - Risultati in calo nell’esercizio 2022 per MFE-Mediaforeurope. I ricavi complessivi sono infatti scesi del 3,9 a 2.801,2 milioni (-3,2% a 2.770,4 milioni per i ricavi caratteristici e -41,9% a 30,8 milioni per gli altri proventi, che nel 2021 includevano per 26,8 milioni il risarcimento danni ricevuto dalla Società Dailymotion a seguito dell’accordo transattivo sottoscritto in data 3 maggio 2021 d che ha posto fine ai contenziosi in essere tra il Gruppo MFE ed il Gruppo Vivendi). In Italia i ricavi sono diminuiti del 4,9% a 2.037,7 milioni, di cui 1.659,9 milioni di ricavi pubblicitari netti (-2,4%); in Spagna invece la riduzione dei ricavi è stata dell’1,3% a 865,4 milioni, con ricavi pubblicitari netti scesi del 4,3% a 762,2 milioni. Tale flessione è dovuta per lo più a minori ricavi pubblicitari TV (per l’andamento del mercato di riferimento), nonché a minori ricavi da commercializzazione diritti e produzioni televisive dell’esercizio a seguito del venir meno dei ricavi derivanti dagli accordi di sublicenza esclusiva a Sky dei canali Cinema e Serie di Premium cessati a partire dall’inizio dal 2022. Sono inoltre scesi i ricavi generati dalla realizzazione, noleggio e manutenzione impianti televisivi per la cessazione di contratti di noleggio di capacità trasmissiva con operatori terzi giunti a scadenza nel corso dell’esercizio. I costi per consumi di materie prime sono invece aumentati del 7,4% a 89,9 milioni e quelli per servizi del 2,4% a 1.213,4 milioni (maggiori costi per manutenzione impianti trasmissivi e di marketing). Per contro il costo del personale è diminuito dell’8,4% a 478,7 milioni, in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 4.889 a 4.858 957 unità, ed anche gli altri costi operativi sono scesi del 3,8% a 215,6 milioni. Così l’ebitda è sceso del 10,6% a 803,6 milioni e, dopo ammortamenti in aumento da 481,2 a 497,4 milioni (oltre a svalutazioni soprattutto riferite alla Cash Generating Unit Radio per 22,3 milioni e svalutazioni di crediti per 2,3 milioni), l’ebit è diminuito del 33% a 803,6 milioni. L’ebit rettificato, calcolato escludendo dall’ebit i lay-off e gli accantonamenti per piani di ristrutturazione approvati per 13,2 milioni (inclusi nel costo del personale), costi di efficienza contabilizzati nella voce Acquisti, Servizi e Altri Costi, per complessivi 7,7 milioni e la svalutazione da impairment della CGU Radio per 21,5 milioni, è invece ammontato al 322,5 milioni, comunque in diminuzione del 32,2% rispetto all’analogo dato 2022 calcolato escludendo i lay-off e gli accantonamenti per piani di ristrutturazione approvati per 43,9 milioni (inclusi nel costo del personale) e altri costi di efficienza contabilizzati nella voce Acquisti, Servizi e Altri Costi, per complessivi 13,7 milioni. Il saldo positivo della gestione finanziaria è poi decisamente sceso, passando da 137,3 a 57,1 milioni essenzialmente per un minor contributo delle partecipazioni a patrimonio netto (da 114,7 a 25,5 milioni; il dato 2021 includeva la plusvalenza pro-quota realizzata da EI Towers sulla cessione della controllata Towertel). Al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 873,2 milioni, in lieve aumento rispetto agli 869,3 milioni di fine 2021 in relazione all’esborso dell’OPAS su Mediaset Espana per 184,2 milioni, all’investimento partecipativo in ProSiebenSat.1 Media per 64,8 milioni, al pagamento di un monte dividendi di 133 milioni e a un buy-back su azioni proprie per 32,6 milioni. Così l’utile ante imposte si è ridotto del 39,3% a 337,2 milioni; dopo imposte per 62,2 milioni (tax rate quasi invariato al 18,4%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 80,7 a 58,1 milioni, si è giunti a un utile netto di 216,9 milioni, il 42% in meno rispetto ai 374,1 milioni al 31/12/2021. Su base adjusted l’utile netto sarebbe ammontato a 247,5 milioni. Il dividendo ammonta a 0,05 euro sia per azione A che per azione B, in pagamento dal 26 luglio 2023.