Mittel

RISULTATI 2022 - Risultati in complessiva crescita per Mittel nell’esercizio 2022, nonostante un effetto negativo della valutazione a fair value delle partecipazioni molto superiore a quello del 2021. I ricavi sono saliti del 5,4% a 200,7 milioni, ed hanno beneficiato di un incremento del giro d’affari del settore Design (Ceramica Cielo, Galassia Srl e Disegno Ceramica Srl) pari al 5,6% a 75,7 milioni, del settore Automotive (IMC) pari al 29,5% a 38,6 milioni e del settore Abbigliamento (Sport Fashion Service Srl, che opera con il marchio Ciesse Piumini, e marchio Jackerson) del 29,1% a 23,1 milioni. Per contro sono scesi dell’11,3%, a 55 milioni, i ricavi del settore RSA (Zaffiro Srl e le sue controllate) e dell’11, a 17,8 milioni, quelli del settore Real Estate. Gli altri proventi sono balzati del 56,4% a 12,9 milioni (di cui 5,7 riferibili al settore Design e 5 al settore RSA). I costi per consumi di materie prime sono saliti del 5,7% a circa 70 milioni, quelli del personale del 7,7% a 56,5 milioni (in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 1.423 a 1.550 unità), e gli altri costi operativi, poco rilevanti, sono balzati del 24,3% a 4,1 milioni. Stabili invece i costi per servizi (-0,2% a circa 52 milioni). Nel complesso l’ebitda è balzato del 25,7% a 31,1 milioni: quello del settore Design è però lievemente sceso (-4,8% a 16 milioni per l’inasprimento delle dinamiche inflattive), quello delle RSA ha beneficiato della mancata contabilizzazione come costi operativi dei canoni di locazione (IFRS 16) con un + 22,4% a 9,3 milioni, mentre senza tale contabilizzazione sarebbe stato negativo per 4,7 milioni; quello dell’Automotive è balzato del 72,4% a 5 milioni per la revisione al rialzo dei prezzi di listino, e quello dell’Abbigliamento è anch’esso balzato del 73,7% a 3,3 milioni anche per fattori non ricorrenti (effetto cambi) oltre a un modesto contributo del marchio Jackerson per valorizzazione magazzino pregresso ed incasso di royalties. E l’ebitda del Real Estate è passato da un valore negativo per 0,2 milioni a uno positivo per 1,6 milioni per il proficuo completamento della commessa residenziale in Como (Via Regina). L’ebitda delle partecipazioni e investimenti ha infine ridotto il valore negativo da 4,4 a 4,2 milioni per minori costi di holding. Gli ammortamenti sono passati da 17,5 a 18,7 milioni, essenzialmente per maggiori ammortamenti per diritti d’uso. Nel 2022 le società del gruppo hanno poi effettuato accantonamenti per 263.000 euro (di cui 148.000 nel settore Abbligliamento, 67.000 nel Design, 27.000 nelle RSA e 21.000 nell’Automotive) Ne è comunque derivato un ebit in forte aumento (+65,9% a 12,1 milioni). Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, scendendo da 12,9 a 7,1 milioni. Nel 2021 la valutazione a fair value delle partecipazioni aveva dato luogo a un valore negativo per 802.000 euro, ma nel 2022 tale valore è balzato a 9,1 milioni in relazione alla svalutazione di un’attività finanziaria “non core” della capogruppo risalente alle precedenti gestioni. Al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 271 milioni, in lieve aumento rispetto ai 265,8 milioni di fine 2021. Ciò per effetto degli assorbimenti di cassa del settore immobiliare. La perdita ante imposte è comunque scesa del 37,5% a circa 4 milioni; dopo un effetto fiscale positivo passato da 4,6 a 2,2 milioni e l’imputazione a terzi di una quota di perdita di competenza passata da 2,3 a 2,4 milioni, l’utile netto è ammontato a 651.000 euro, l’11,9% in più rispetto ai 582.000 euro al 31/12/2021.