Neodecortech

RISULTATI 2023 - Risultati in calo per Neodecortech nell’esercizio 2023. I ricavi caratteristici sono infatti scesi del 17,8% a 161,6 milioni, sia per effetto del rallentamento generale della domanda sia per la riduzione dei prezzi unitari di circa il 5% - 7%; ed anche la controllata dell’energia Bio Energia Guarcino Srl ha risentito della diminuzione dei prezzi energetici nonché del fermo produttivo nei periodi tra il primo aprile e il 15 maggio e tra il primo ottobre e il 10 dicembre, a causa dell’interruzione del regime di massimizzazione e della conseguente reintegrazione dei ricavi. Gli altri proventi sono anch’essi diminuiti del 7,8% a 7,2 milioni, di cui 1,8 relativi al regime di massimizzazione dell’anno 2022. La variazione positiva delle rimanenze è passata da 3 a circa 3,3 milioni. I costi per consumi di materie prime si sono notevolmente ridotti (-22,5% a 105,8 milioni), grazie alla riduzione dei prezzi delle materie prime impiegate dal gruppo, ma tale situazione non si è riflessa in misura proporzionale sui margini in quanto il rallentamento della domanda ha portato alla necessità di ridurre anche i prezzi di listino applicati ai clienti per non perdere quote di mercato. Il costo del personale è rimasto pressochè invariato a circa 21 milioni (in presenza di un numero di dipendenti passato da 400 a 390 unità, ma nel frattempo hanno avuto luogo rinnovi contrattuali) ed i costi per servizi sono diminuiti del 7% a 31,4 milioni. Ne è derivato un ebitda in flessione del 13,1% a 13,9 milioni; dopo ammortamenti scesi da 9,8 a 9,2 milioni (anche gli accantonamenti sono passati da 128.000 a 98.000 euro), l’ebit è ammontato a 4,6 milioni (-24%). Inoltre il saldo della gestione finanziaria è passato da un valore positivo per 3,1 milioni (che però beneficiava di proventi non ricorrenti per 3,8 milioni relativi allo stralcio dei crediti verso Andreotti Fotoincisioni e del simmetrico stralcio del debito verso MICA) a uno negativo per 2 milioni. Al 31/12/2023 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 25,9 milioni, in diminuzione rispetto ai 30,7 milioni di fine 2022 nonostante gli investimenti effettuati (pari a 6,5 milioni e principalmente effettuati dalla capogruppo per impianti e macchinari, tra cui la nuova linea di impregnazione entrata in funzione a inizio 2024). L’utile ante imposte è così sceso del 71,8% a 2,6 milioni e, dopo un effetto fiscale positivo per 241.000 euro (imposte per 802.000 euro nel 2022, con un tax rate dell’8,7%) derivante dai contributi fiscali non imponibili per energivori e gasivori maturati nell’esercizio nonché dagli effetti derivanti dal consolidato fiscale con la controllante Finanziaria Valentini, si è giunti a un utile netto di 2,8 milioni, il 66,2% in meno rispetto agli 8,4 milioni al 31/12/2022.