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06 maggio 2024 ore 15:40 Mercato aperto. Dati ritardati di 20 min.
Profilo società
La società in sintesi
OVS è un gruppo leader in Italia nel settore dell’abbigliamento con una quota di mercato pari al 9,5% al 31/7/2023 (fonte: bilancio semestrale). È attivo nella creazione, realizzazione e commercializzazione di capi di abbigliamento per donna, uomo e bambino attraverso i marchi OVS, OVD Kids e UPIM e nel 2020 ha lanciato il brand Piombo ed una collaborazione con la multinazionale GAP, con dei corner dedicati. Il gruppo opera secondo un modello di business tipico dei retailer verticalmente integrati e prevede le seguenti attività: sviluppo del prodotto affidato a un team di product manager, designer e merchandiser, che, appoggiandosi a una struttura di gruppo altamente specializzata nel sourcing con forte presenza nelle aree geografiche chiave, concepisce, sviluppa e realizza presso fornitori esterni il merchandise mix, sotto la guida artistica dei fashion coordinator e quella organizzativa dei category manager. La rete di vendita al 31 luglio 2023 consiste in 2.227 negozi in Italia e all’estero, di cui 866 a gestione diretta, 1.239 affiliati e 122 in somministrazione, opera inoltre attraverso il canale e-commerce vendendo i prodotti a livello nazionale con www.ovs.it e nel mercato internazionale con www.ovsfashion.com.
EBIT
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Commento
RISULTATI 2022 (esercizio chiuso al 31/1/2023) – Ricavi in aumento ma margini in flessione (soprattutto in relazione all’effetto cambi negativo) per OVS nell’esercizio chiuso il 31/1/2023. I ricavi caratteristici sono infatti saliti dell’11,3% a 1.512,7 milioni, con un andamento positivo per entrambi i brand (OVS +8,7% a 1.125,1 milioni e Upim +17,4% a 345,5 milioni) e per entrambi i canali distributivi (DOS e Siti Web e Franchising e Marketplace). E gli altri proventi sono saliti del 25,3% a 92,4 milioni. Ma i costi per consumi di materie prime sono aumentati del 15,9% a 684,4 milioni, quelli per servizi ben del 20,4% a 236 milioni e gli altri costi operativi sono più che raddoppiati da 24,1 a 63,2 milioni. Meno accentuata la crescita del costo del personale (+6,1% a 305 milioni), in presenza di un numero di dipendenti passato da 5.906 a 6.088 unità. Nel complesso l’ebitda è sceso del 5,4% a 316,6 milioni, mentre su base rettificata sarebbe salito del 22,4% a 180,2 milioni (+19,8% a 149,2 milioni per OVS e +26% a 34 milioni per Upim). Gli ammortamenti sono saliti da 211,4 a 224,2 milioni, mentre gli accantonamenti sono scesi da 2,5 a 1,5 milioni; l’ebit si è in ogni caso ridotto del 24,8% a 90,9 milioni (su base rettificata sarebbe salito del 34,8% a 120,1 milioni). Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, scendendo da 47,7 a 34,7 milioni; però al 31/1/2023 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 1.230,1 milioni, in aumento rispetto ai 1.143,6 milioni alla stessa data del 2022 (in relazione al pagamento di un monte dividendi di 11,3 milioni e all’acquisto di azioni proprie per 24,5 milioni). L’utile ante imposte si è ridotto del 23,2% a 56,1 milioni (ma +60,1% a 106,1 milioni su base rettificata) e, dopo imposte per 16,5 milioni (tax rate sceso dal 33,4% al 29,5%) e al netto di una quota di utile di competenza di terzi passata da 140.000 a 370.000 euro, si è giunti a un utile netto di 39,2 milioni, il 19,2% in meno rispetto ai 48,5 milioni al 31/1/2022. Su base rettificata sarebbe invece balzato del 75,2% a 78,4 milioni. Il dividendo ammonta a 0,06 euro per azione, in pagamento dal 21 giugno 2023.