Piquadro

RISULTATI ANNUALI AL 31/3/2024 - Risultati positivi per Piquadro nell’esercizio chiuso il 31/3/2024. Il giro d’affari è salito del 2,7% a 180,3 milioni e, con riferimento al marchio Piquadro, i ricavi sono aumentati del 6,9% a 81,5 milioni; il canale DOS (che include il sito e-commerce della Piquadro) ha registrato un aumento del 3,4% ed il canale Wholesale del 12,4%. Con riferimento al marchio The Bridge, i ricavi sono saliti del 10% a 34,11 milioni. Il canale DOS (che include il sito e-commerce della The Bridge) ha registrato un aumento del 13,2% ed il canale Wholesale dell’11,5%. Con riferimento a Maison Lancel, i ricavi hanno invece evidenziato una flessione del 5,4% a 64,7 milioni; tale situazione è stata determinata dalle proteste sul territorio francese (dove il brand realizza il 90% delle vendite) e dalla chiusura di alcuni punti vendita che ha impattato negativamente per circa il 2,7%. Con riferimento all’intero gruppo, le vendite in Italia sono aumentate del 6,8% a 86,1 milioni, in Europa sono scese del 2,3% a 87 milioni e nel resto del mondo sono salite del 20,7% a 7,1 milioni. Gli altri proventi sono più che raddoppiati, balzando da 2 a 5,3 milioni. I costi per consumi di materie prime sono diminuiti del 5,1% a 35,3 milioni, ed il costo del personale si è attestato a 42,6 milioni (-0,2%), in presenza di un numero di dipendenti invariato a 1.039 unità; anche gli altri costi operativi sono rimasti stabili (-0,4% a 14,5 milioni). I costi per servizi sono invece saliti ben del 10,4% a 61,1 milioni. Nel complesso l’ebitda è aumentato del 15,3% a circa 32 milioni; su base rettificata degli effetti dell’IFRS 16 sarebbe passato da 15,4 a 19,6 milioni, di cui 14,6 riferiti al brand Piquadro (12,2 nell’esercizio precedente), 5,6 al brand The Bridge (4,6 nell’esercizio precedente) e un valore negativo per Maison Lancel di 0,6 milioni (lo era per 1,4 milioni nell’esercizio precedente). Dopo ammortamenti in lieve aumento da circa 16 a 16,2 milioni e accantonamenti per 997.000 euro (saldo positivo di accantonamenti per 75.000 euro nell’esercizio precedente), l’ebit è balzato del 25% a 14,8 milioni. Su base rettificata degli effetti dell’IFRS 16, l’ebit sarebbe salito da 10,8 a 13,5 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, scendendo da 522.000 a 274.000 euro. Al 31/3/2024 il gruppo evidenziava un indebitamento finanziario netto di 23,8 milioni a fronte di 18,3 milioni alla stessa data del 2023; su base rettificata del principio contabile IFRS 16 la liquidità netta sarebbe diminuita da 22,8 a 16,8 milioni a seguito dell’incremento del circolante per 10,5 milioni, investimenti per 4,1 milioni, acquisto di azioni proprie per 1 milione e il pagamento di un monte dividendi di 5 milioni, e nonostante un free cash flow positivo per 14,7 milioni. L’utile ante imposte è così balzato del 28,3% a 14,6 milioni. Dopo imposte per 4 milioni (tax rate in diminuzione dal 42,7% al 27,5%), l’utile netto è infine balzato del 61,9% a 10,5 milioni. Il dividendo ammonta a 0,14832 euro per azione, in pagamento dal 7 agosto 2024.