Relatech

RISULTATI 2021 - Balzo dei risultati nell’esercizio 2022 per Relatech, ad eccezione dell’utile netto che è stato penalizzato dall’incidenza fiscale. Va ricordato che durante l’anno sono state effettuate significative acquisizioni (EFA Automazione, IoT Catalyst, Venticento, BTO Research). I ricavi caratteristici sono così più che raddoppiati, balzando da 27,9 a 60,7 milioni (di cui il 29% conseguito all’estero). I ricavi ricorrenti hanno raggiunto 21 milioni ed hanno rappresentato il 35% dei ricavi (27% nel 2021). Gli altri proventi sono anch’essi balzati del 53,9% a 2,8 milioni (contributi pubblici su progetti di ricerca, credito di imposta per ricerca e sviluppo e credito d’imposta per la formazione 4.0). La variazione delle rimanenze è stata positiva per 1,7 milioni, mentre gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 3,9 a 4,9 milioni; ne è derivato un valore della produzione più che raddoppiato da 33,7 a 70 milioni. I costi per consumi di materie prime sono però balzati da 3 a ben 18,2 milioni; anche gli altri costi operativi, pur se poco rilevanti, sono balzati da 340.000 a 800.000 euro. Meno accentuato l’incremento degli altri costi. Quelli del personale sono comunque balzati del 55,2% a circa 23 milioni, in presenza del resto di un numero medio di dipendenti passato da 340 a 721 unità per l’ampliamento del perimetro del gruppo. Anche i costi per servizi sono balzati del 73,4% a 17,8 milioni. L’ebitda è nel complesso quasi raddoppiato (+95,4% a 10,3 milioni); su base rettificata degli oneri non ricorrenti (stock grant e costi di consulenza su operazioni straordinarie), sarebbe balzato del 90% a 13,2 milioni. Dopo ammortamenti e accantonamenti passati da circa 3 a 4,5 milioni per i maggiori investimenti effettuati, l’ebit è più che raddoppiato da 2,3 a 5,8 milioni. Su base rettificata sarebbe passato da 4 a 8,7 milioni. Il saldo della gestione finanziaria è però passato da un valore positivo per 920.000 euro a uno negativo per 1,2 milioni. Del resto, a seguito delle acquisizioni effettuate (per complessivi 18 milioni) nonchè di acquisti di azioni proprie per 1,5 milioni, al 31/12/2022 il gruppo evidenziava un indebitamento finanziario netto di 4,8 milioni a fronte di una liquidità netta di 1,7 milioni a fine 2021, nonostante un apporto dell’esercizio dei warrant pari a 4,9 milioni. L’utile ante imposte è comunque balzato del 41,9% a 4,5 milioni; ma dopo imposte per quasi 2,9 milioni, con un tax rate del 62,8% (nel 2021 vi era stato un effetto fiscale positivo per 650.000 euro grazie alla presenza di imposte anticipate per 1,4 milioni) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 206.000 a 34.000 euro, l’utile netto è sceso del 54,5% a circa 1,7 milioni. Su base rettificata l’utile netto sarebbe passato da 5,3 a 5,4 milioni.