Somec

RISULTATI 2022 - Salgono i ricavi ma diminuiscono i margini di Somec, che chiude in rosso l’esercizio 2022. I ricavi caratteristici sono infatti aumentati del 30% a 325,6 milioni, record assoluto del gruppo, anche grazie alle acquisizioni effettuate (la crescita organica è stata del 17% ed è stata trainata dalle nuove commesse navali e civili, dal forte recupero delle attività di refitting e dai progressi della divisione Mestieri, mentre le acquisizioni di Bluesteel Budri e Lamp Arredo hanno contribuito complessivamente per 26,5 milioni). La divisione Architetture navali e facciate civili ha visto salire i ricavi del 15,5% a 193,6 milioni, la divisione Cucine professionali del 9% a 65,5 milioni e la divisione Mestieri, anche grazie alle acquisizioni, è balzata da 30,8 a 69,7 milioni. Per contro gli altri proventi sono diminuiti del 59,3% a 3,2 milioni. Ma i costi per consumi di materie prime sono balzati del 37,7% a 146 milioni; sono saliti anche il costo del personale (+19,8% a 55,8 milioni, in presenza del resto di un numero medio di dipendenti passato da 781 a 936 unità per l’ampliamento del gruppo) ed i costi per servizi (+25,4% a 103,8 milioni). Nel complesso l’ebitda si è attestato a 23,2 milioni (+0,8%); quello della divisione Architetture navali e facciate civili è sceso del 36,4% a 12,4 milioni, quello delle Cucine professionali del 17,5% a 5,2 milioni, ma quello della Divisione Mestieri è passato da un valore negativo per 2,7 milioni a uno positivo per 5,6 milioni. Però dopo ammortamenti in aumento da 14,3 a 15,9 milioni (e accantonamenti da 1,6 a 4,5 milioni, di cui 2,7 relativi a svalutazioni di crediti commerciali su due clienti esteri) sempre a seguito delle acquisizioni effettuate, l’ebit si è ridotto del 59,4% a 2,9 milioni. Non considerando le citate svalutazioni, l’ebit adjusted sarebbe stato di 5,6 milioni. Il saldo della gestione finanziaria è poi passato da un valore positivo per 4,2 milioni a uno negativo per circa 2 milioni; del resto al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto, pari a 81,9 milioni, è notevolmente salito rispetto ai 48,2 milioni di fine 2021, soprattutto per esborsi per acquisizioni complessivamente pari a 36 milioni, oltre al pagamento di un monte dividendi di 5,5 milioni e di 3,5 milioni di dividendi erogati da Fabbrica ai soci di minoranza. Il cash flow operativo è stato positivo per 14 milioni (16,8 milioni nel 2021). Di conseguenza l’utile ante imposte è sceso ben del 91,7% a 937.000 euro; dopo imposte passate da 507.000 euro a 1,4 milioni (tax rate 2021 del 4,5%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 2,3 a 1,3 milioni, si è giunti a una perdita netta di circa 1,8 milioni, a fronte di un utile netto di 8,4 milioni al 31/12/2021. Non considerando le citate svalutazioni ed il relativo effetto fiscale, nel 2022 vi sarebbe stato un utile netto di 1,6 milioni.