Somec

RISULTATI 2023 - Nonostante la crescita dei ricavi, Somec chiude in rosso anche l’esercizio 2023 per effetto degli oneri finanziari. I ricavi caratteristici sono infatti aumentati del 12,9% a 367,7 milioni, con un incremento della divisione Horizons (sistemi ingegnerizzati di architetture navali e civili) pari al 10,8% a 214,6 milioni grazie alle crescenti attività di new building e refitting e al dinamismo del mercato glazing negli Stati Uniti. Balzo del 37,3% a 95,7 milioni per la divisione Mestieri, grazie alle acquisizioni nonché allo sviluppo dei progetti e attività nel mercato europeo. Invece il giro d’affari della divisione Talenta (sistemi e prodotti di cucine professionali) è sceso del 7,2% a 60,8 milioni per minori volumi riguardanti i sistemi di cucina per l’ambito navale nonché le cucine professionali su misura e i prodotti per la refrigerazione. Gli altri proventi sono aumentati del 4,9% a 3,4 milioni. Ma i costi per consumi di materie prime sono aumentati in misura superiore ai ricavi (+14,4% a 167 milioni), così come i costi per servizi (+18,3% a 122,8 milioni); anche il costo del personale è salito del 12,9% a 63 milioni, in presenza del resto di un numero medio di dipendenti passato da 936 a 1.015 unità per l’ampliamento del gruppo. Nel complesso l’ebitda è sceso del 21,8% a 18,2 milioni; va sottolineato che su tale dato hanno inciso due contratti sottoscritti antecedentemente all’ingresso nel gruppo di due controllate, che hanno dato luogo a una revisione della marginalità attesa per l’aumento dei costi sostenuti. Dopo ammortamenti in aumento da 15,9 a 16,4 milioni (mentre gli accantonamenti sono scesi da 4,5 a 1,7 milioni, in quanto nel 2022 erano presenti 2,7 milioni relativi a svalutazioni di crediti commerciali su due clienti esteri) sempre a seguito delle acquisizioni effettuate, l’ebit si è ridotto del 94,7% a 153.000 euro. Inoltre il saldo negativo della gestione finanziaria è balzato da circa 2 a 11,3 milioni; tale dato include la valorizzazione dell’opzione “put and call” su una società acquisita che sta sovraperformando le aspettative di piano. Al 31/12/2023 l’indebitamento finanziario netto, pari a 86,1 milioni, è solo lievemente superiore agli 85,7 milioni di fine 2022, ed include il pagamento di earn-out nelle società Fabbrica e Budri, la distribuzione di dividendi ai soci di minoranza per 3,1 milioni e l’impatto della rivalutazione del debito per put and call sulle controllate Budri e Skillmax. Di conseguenza si è passati da un utile ante imposte di 937.000 euro a una perdita ante imposte di 11,2 milioni; dopo un effetto fiscale positivo per 818.000 euro (imposte per 1,4 milioni nel 2022) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza quasi invariata a 1,3 milioni, si è giunti a una perdita netta di 11,6 milioni, a fronte di una di circa 1,8 milioni al 31/12/2022.