Saipem Risp Cv

RISULTATI AL 30 GIUGNO 2024 - Risultati positivi per Saipem nel primo semestre 2024. I ricavi sono infatti saliti del 20% a 6.418 milioni, ed in particolare quelli degli Asset Based Services sono balzati del 31,5% a 3.449 milioni, grazie ai maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, Europa, Africa sub-sahariana e Asia-Pacific. I ricavi degli Energy Carriers sono aumentati del 6,6% a 2.523 milioni (maggiori volumi in Italia, Afirica Sub-sahariana e Medio Oriente), e quelli dell’Offshore Drilling del 24,2% a 446 milioni grazie al contributo della nave di perforazione Deep Value Driller e dei jack-up Perro Negro 11 e Perro Negro 12, non operativi nel primo semestre 2023; per contro la piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, operativa nel primo trimestre 2023, è stata ferma nel primo trimestre 2024 per lavori di approntamento e rimessa in classe. I costi operativi del gruppo sono saliti in misura inferiore ai ricavi; in particolare quelli per consumi di materie prime sono aumentati del 16,3% a 1.682 milioni, il costo del lavoro del 17,7% a 972 milioni (in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 29.453 a 29.247 unità) ed i costi per servizi del 15,9% a 2.822 milioni, mentre gli altri costi operativi, meno rilevanti, sono balzati del 61,9% a 387 milioni. L’ebitda è così balzato del 37,8% a 565 milioni, ed in particolare quello dell’Asset Based Services del 50,4% a 391 milioni, quello dell’Energy Carriers è sceso dell’11,1% a 8 milioni e quello dell’Offshore Drilling è salito del 17,7% a 166 milioni. Gli ammortamenti e svalutazioni sono aumentati da 218 a 310 milioni, ma comunque l’ebit è balzato del 32,8% a 255 milioni; l’utile operativo degli Asset Based Services è balzato del 51,2% a 189 milioni, la perdita operativa degli Energy Carriers è salita del 33,3% a 24 milioni e l’utile operativo dell’Offshore Drilling è salito del 5,9% a 90 milioni. Gli oneri finanziari del gruppo sono diminuiti da 74 a 63 milioni, in presenza di un indebitamento finanziario netto al 30/6/2024 pari a 272 milioni a fronte di soli 7,2 milioni a fine 2023, considerando investimenti nel periodo per 194 milioni, di cui 149 destinati agli Asset Based Services, 8 agli Energy Carriers e 37 all’Offshore Drilling. L’utile ante imposte è così balzato del 62,7% a 192 milioni e, dopo imposte passate da 78 a 74 milioni (tax rate in diminuzione dal 66,1% al 38,5%), il periodo si è chiuso con un utile netto quasi triplicato da 40 a 118 milioni. Nel semestre sono stati acquisiti nuovi ordini per 7.086 milioni (3.476 milioni negli Asset Based Services, 3.478 milioni negli Energy Carriers e 135 nell’Offshore Drilling), mentre il portafoglio ordini incluse le società non consolidate ammonta a 30.626 milioni (29.892 milioni al 31/12/2023). Nel solo secondo trimestre 2024 il gruppo Saipem ha visto balzare i ricavi del 21,9% a 3.371 milioni, e dato che i costi operativi sono saliti in misura lievemente inferiore (+20,8% a 3.075 milioni), l’ebitda è aumentato del 35,6%, ed analogamente l’ebit del 30,7% e l’utile netto, grazie a un’incidenza fiscale diminuita dal 50,6% al 39,6%, ben del 52,5% a 61 milioni. Nel trimestre sono stati effettuati investimenti tecnici per 102 milioni e sono stati acquisiti ordini per 5.085 milioni, di cui 1.985 riferiti agli Asset Based Services, 3.026 agli Energy Carriers e 74 al Drilling Offshore.