Vimi Fasteners

RISULTATI 2021 - Ricavi in aumento ma margini in calo nell’esercizio 2022 per Vimi Fasteners. I ricavi caratteristici sono saliti del 14,8% a 52,2 milioni, anche grazie a un rafforzamento del gruppo nel settore Industrial. Per contro gli altri proventi sono diminuiti del 53,9% a 1,16 milioni (il dato 2021 beneficiava di maggiori costi di sviluppo in economia, maggiori sopravvenienze attive e maggiori contributi pubblici). I costi per consumi di materie prime sono però aumentati in misura superiore al fatturato (+26% a circa 19 milioni), così come gli altri costi operativi, sebbene poco rilevanti (+24,4% a 418.000 euro). Meno accentuata la crescita del costo del personale (+5,6% a 14,3 milioni, in presenza di un numero di dipendenti passato da 229 a 233 unità) e dei costi per servizi (+10,2% a 13,6 milioni). Ne è derivato un ebitda in flessione del 9,4% a 6,1 milioni (rispetto al valore adjusted del 2021 di 6,25 milioni, che scorporava il contributo per minore earn-out relativo all’acquisizione di MF inox Srl, la riduzione sarebbe stata solo del 2,7%) e, pur dopo ammortamenti in diminuzione da 4,1 a 3,8 milioni, l’ebit è sceso dell’11,6% a 2,3 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è lievemente peggiorato, salendo da 341.000 a 358.000 euro; al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto era pari a 14,1 milioni, di poco superiore ai 13,9 milioni di fine 2021. L’utile ante imposte è così diminuito del 14,2% a poco meno di 2 milioni. Dopo imposte per 209.000 euro (tax rate in aumento dall’8,3% al 10,7%), l’utile netto è infine ammontato a 1,7 milioni, il 16,4% in meno rispetto ai 2,1 milioni al 31/12/2021. Il dividendo ammonta a 0,053 euro per azione, in pagamento dal 17 maggio 2023.