Compagnia Dei Caraibi

Risultati 2023 - Salgono anche nell’esercizio 2023 i ricavi di Compagnia dei Caraibi, ma i maggiori costi e la vicenda Elephant Gin hanno portato a margini reddituali negativi sin dall’ebitda. I ricavi caratteristici sono saliti dell’8% a 52,3 milioni, con un andamento positivo in Italia (+3,9% a 46,9 milioni) e un apporto della Spagna di 0,3 milioni e degli USA pari a 0,2 milioni, entrambi mercati ancora in fase di start-up. Invece i mercati internazionali indiretti hanno registrato una contrazione del 29,9% anche per effetto del destocking da parte di alcuni importatori partner, senza contare l’azzeramento del mercato russo per le note vicende belliche. Gli altri proventi sono invece diminuiti del 60,7% a 507.000 euro, ma va ricordato che il dato 2022 includeva il credito d’imposta riconosciuto a seguito della quotazione per 500.000 euro e quello per super ACE per 180.000 euro, oltre a sopravvenienze attive per 204.000 euro. I costi per consumi di materie prime sono aumentati in misura lievemente inferiore ai ricavi (+6,5% a 29,6 milioni), ma per contro il costo del personale è balzato del 59% a 6,2 milioni (in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 60 a 114 unità), i costi per servizi del 33,5% a 15,4 milioni, e gli altri costi operativi sono più che raddoppiati da 1,9 a 3,9 milioni. Così, nel complesso l’ebitda è passato da un valore positivo per 4,7 milioni a uno negativo per 2,2 milioni (-4,7%), mentre su base rettificata delle voci non ricorrenti sarebbe passato da un valore positivo per 5,3 milioni a uno negativo per 0,3 milioni. Il 2023 include un rimborso fondo perduto Simest per 238.000 euro, oneri da frode informatica per 879.000 euro, l’accantonamento indennità agenti per 306.000 euro, investimenti ESG per 279.000 euro e consulenze professionali per operazioni straordinarie per 163.000 euro. Dopo ammortamenti in aumento da 1,4 a 1,6 milioni, ma soprattutto accantonamenti a fondi rischi balzati da 51.000 euro a 3,5 milioni, si è passati da un utile operativo di 3,2 milioni a una perdita operativa di 7,3 milioni. Su base rettificata delle voci non ricorrenti si sarebbe passati da un utile operativo di 3,9 milioni a una perdita operativa di 2 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato, salendo da 104.000 a 648.000 euro; al 31/12/2023, d’altra parte, il gruppo evidenziava un indebitamento finanziario netto di 10,6 milioni a fronte di 2,1 milioni a fine 2022, in quanto nel corso dell’esercizio sono stati contratti nuovi debiti con istituti bancari per 9 milioni per far fronte soprattutto al pagamento della seconda tranche dell’operazione Elephant Gin Gmbh, oltre al completamento dell’acquisizione di We r-eticsoul Srl, l’acquisto del terreno agricolo nell’ambito dell’operazione Have Fun Sàrl e l’operazione Amari e Affini. Ma a marzo 2024 Elephant Gin GmbH ha presentato istanza di insolvenza al Tribunale di Charlottenburg ed in seguito è stato reso noto che non vi erano i presupposti per avviare un pianto di ristrutturazione tale da consentire alla società tedesca di uscire dallo stato di insolvenza. Pertanto è stato necessario provvedere a svalutazioni per ben 7,3 milioni. Di conseguenza, da un utile ante imposte di 3,1 milioni si è passati a una perdita ante imposte di 15,2 milioni e, dopo imposte passate da 1,1 milioni a 44.000 euro (tax rate 2022 pari al 35,3%) e l’imputazione a terzi di una quota di perdita di competenza passata da 59.000 a 293.000 euro, si è giunti a una perdita netta di 14,9 milioni, a fronte di un utile netto di 2,1 milioni al 31/12/2022. Su base rettificata si sarebbe passati da un utile netto di 2,5 milioni a una perdita netta di 2,4 milioni.