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15 ottobre 2024 ore 08:55 Mercato chiuso. Dati ritardati di 20 min.
Profilo società
La società in sintesi
Il gruppo A2A è attivo principalmente nei settori della produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica, vendita e distribuzione del gas, produzione, distribuzione e vendita di calore tramite reti di teleriscaldamento, gestione dei rifiuti, gestione del ciclo idrico integrato. Tali settori operativi sono a loro volta riconducibili a “Business Units” dedicate denominate: Generazione e Trading, Mercato, Ambiente, Smart Infrastructures e Corporate.A2A è la più grande multiutility italiana, ai vertici nei settori energia, ambiente, calore e reti. È tra i maggiori produttori nazionali di energia, con un mix produttivo orientato alle fonti rinnovabili si posiziona inoltre tra i primi nelle reti del gas e del ciclo idrico, mentre è leader italiano nei servizi ambientali e nel teleriscaldamento. In base ai dati operativi il gruppo A2A è leader in Italia nel settore delle local utilities. Nel 2023 A2A ha prodotto 13.683 GWh di energia elettrica, distribuito 10.882 GWh di energia elettrica e 2.898 GWht di calore e freddo. Ha inoltre distribuito 2.503 milioni di mc di gas e 69 milioni di mc di acqua e trattato 3,64 milioni di tonnellate di rifiuti.
EBIT
Posizione finanziaria netta
Ricavi
Utile netto
31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
---|---|---|---|---|
STATO PATRIMONIALE | ||||
ATTIVITA' IMMATERIALI | 2.784.000 | 2.671.000 | 2.379.000 | 2.311.000 |
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE | 97.000 | 103.000 | 97.000 | 53.000 |
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 602.000 | 449.000 | 449.000 | 293.000 |
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 10.972.000 | 10.229.000 | 9.259.000 | 8.245.000 |
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI | 2.305.000 | 3.324.000 | 4.119.000 | 761.000 |
LIQUIDITA' E DISPONIBILITA' FINANZIARIE | 1.662.000 | 2.598.000 | 973.000 | 1.023.000 |
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 7.826.000 | 11.138.000 | 8.587.000 | 3.953.000 |
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 162.000 | 28.000 |
TOTALE ATTIVO | 18.798.000 | 21.367.000 | 18.008.000 | 12.226.000 |
CAPITALE SOCIALE | 1.629.000 | 1.629.000 | 1.629.000 | 1.629.000 |
AZIONI PROPRIE (-) | 0 | 0 | 0 | 12.000 |
RISERVE | 1.952.000 | 1.869.000 | 1.627.000 | 1.556.000 |
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO | 659.000 | 401.000 | 504.000 | 364.000 |
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 4.240.000 | 3.899.000 | 3.760.000 | 3.537.000 |
PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 562.000 | 568.000 | 543.000 | 579.000 |
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO | 4.802.000 | 4.467.000 | 4.303.000 | 4.116.000 |
ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI | 324.000 | 370.000 | 118.000 | 127.000 |
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 6.976.000 | 7.214.000 | 5.542.000 | 5.085.000 |
ALTRE PASSIVITA' CORRENTI | 2.140.000 | 3.140.000 | 4.477.000 | 871.000 |
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 7.020.000 | 9.686.000 | 8.148.000 | 3.011.000 |
PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 15.000 | 14.000 |
TOTALE PASSIVO | 18.798.000 | 21.367.000 | 18.008.000 | 12.226.000 |
CONTO ECONOMICO | ||||
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 14.492.000 | 22.938.000 | 11.352.000 | 6.655.000 |
ALTRI RICAVI | 266.000 | 218.000 | 197.000 | 193.000 |
TOTALE RICAVI | 14.758.000 | 23.156.000 | 11.549.000 | 6.848.000 |
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE | 0 | 0 | 0 | 0 |
CONSUMI DI MATERIE PRIME | 9.408.000 | 18.634.000 | 7.563.000 | 3.406.000 |
COSTO DEL PERSONALE | 815.000 | 765.000 | 721.000 | 703.000 |
COSTI PER SERVIZI | 2.183.000 | 1.866.000 | 1.525.000 | 1.281.000 |
ALTRI COSTI OPERATIVI | 381.000 | 393.000 | 312.000 | 258.000 |
ALTRI PROVENTI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
ALTRI ONERI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
EBITDA | 1.971.000 | 1.498.000 | 1.428.000 | 1.200.000 |
AMMORTAMENTI | 803.000 | 724.000 | 666.000 | 547.000 |
ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI & SVALUTAZIONI | 151.000 | 92.000 | 89.000 | 94.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | -13.000 | -5.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 1.000 | 157.000 | 0 | 0 |
EBIT | 1.017.000 | 682.000 | 660.000 | 554.000 |
b) Oneri Finanziari | 222.000 | 125.000 | 89.000 | 93.000 |
c) Altri Proventi (Oneri) Finanziari | 0 | 2.000 | 2.000 | 0 |
SALDO GESTIONE FINANZIARIA | -139.000 | -88.000 | -70.000 | -81.000 |
a) Proventi Finanziari | 83.000 | 35.000 | 17.000 | 12.000 |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 879.000 | 751.000 | 590.000 | 473.000 |
IMPOSTE SUL REDDITO | 199.000 | 344.000 | 36.000 | 99.000 |
RISULTATO NETTO ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 680.000 | 407.000 | 554.000 | 374.000 |
RISULTATO ATTIVITA' DESTINATA A CESSARE | 3.000 | 41.000 | -4.000 | -6.000 |
RISULTATO NETTO | 683.000 | 448.000 | 550.000 | 368.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI | 24.000 | 47.000 | 46.000 | 4.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 659.000 | 401.000 | 504.000 | 364.000 |
31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
---|---|---|---|---|
ROS [EBIT/Ricavi delle Vendite] | 7,02% | 2,97% | 5,81% | 8,32% |
ROCE [EBIT/(Totale Attivo - Passività Correnti)] | 8,63% | 5,84% | 6,69% | 6,01% |
ROE | 15,54% | 10,28% | 13,40% | 10,29% |
ROI | 10,72% | 7,81% | 7,84% | 7,30% |
Costo del Lavoro/Dipendenti | 58,887 | 56,856 | 54,721 | 54,467 |
Costo del Lavoro/Ricavi delle Vendite | 5,62% | 3,34% | 6,35% | 10,56% |
Patrimonio Netto Complessivo - Attivo Immobilizzato | -6.732.000,000 | -6.330.000,000 | -5.499.000,000 | -4.708.000,000 |
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Complessivo | -0,976 | -0,956 | -0,956 | -0,844 |
Cash Flow/Investimenti | 156,60% | 132,13% | 170,87% | 204,21% |
Investimenti/ImmobilizzazionIi Materiali Nette | 14,26% | 13,89% | 12,78% | 8,74% |
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Commento
RISULTATI 2023 - Nonostante ricavi in calo per la normalizzazione dei prezzi energetici, nel 2023 il gruppo A2A ha visto salire i margini reddituali. Rispetto ai dati 2022 reimpostati riclassificando i valori delle attività idriche oggetto di cessione nei risultati da attività cedute/destinate alla vendita, nel 2023 i ricavi delle vendite e prestazioni del gruppo sono diminuiti del 36,8% a 14.492 milioni e i ricavi totali del 36,3% a 14.758 milioni, contrazione dovuta per oltre l’80% del totale al calo dei prezzi energetici e per la rimanente parte ai minori volumi venduti nei mercati energetici all’ingrosso, solo in parte compensata dalle maggiori quantità vendute di elettricità e gas nei mercati retail. In particolare, i ricavi della business unit Generazione e Trading sono scesi del 44,3% a 10.920 milioni, quelli della business unit Mercato del 18,8% a 7.140 milioni, quelli della business unit Ambiente sono saliti del 2,5% a 1.458 milioni (grazie a maggiori ricavi da vendita di energia elettrica da termovalorizzatori); in lieve crescita da 1.529 a 1.552 milioni anche i ricavi della business unit Smart Infrastructures grazie a maggiori ricavi da distribuzione gas ed elettricità e da risparmio energetico oltre all’apporto di A2A Airport Energy, che hanno compensato i minori ricavi del comparto Teleriscaldamento riconducibili al calo dei prezzi e alle minori quantità vendute. Gli altri proventi sono invece aumentati del 22% a 266 milioni. Ma i costi per materie prime del gruppo sono scesi in misura più che proporzionale rispetto ai ricavi (-49,5% a 9.408 milioni), mentre gli altri costi sono diminuiti solo del 3,1% a 381 milioni. I costi per servizi sono invece aumentati del 17% a 2.183 milioni ed i costi del personale sono saliti del 6,5% a 815 milioni (incremento dovuto per il 50% del totale al maggior numero di FTE, passati da 13.655 a 13.958 unità a seguito delle acquisizioni effettuate, dell’assegnazione di gare nel comparto igiene urbana e dell’avvio di nuovi impianti, nonché il potenziamento di alcune strutture e aree di attività). Ne è complessivamente derivato un Margine Operativo Lordo (ebitda) in aumento del 31,6% a 1.971 milioni; al netto delle partite non ricorrenti (pari a +41 milioni nel 2023 e a +10 milioni nel 2022), il Margine Operativo Lordo “ordinario” sarebbe salito del 29,7% a 1.930 milioni. L’ebitda della business unit Generazione e Trading è balzato del 49,6% a 829 milioni grazie a strategie di copertura principalmente sulle fonti termoelettriche (CCGT e carbone) che hanno permesso di controbilanciare la riduzione del prezzo delle commodities energetiche, oltre alla maggiore idraulicità di cui ha beneficiato il 2023 e al contributo delle produzioni da altre fonti rinnovabili, in particolare impianti eolici. L’ebitda della business unit Mercato è balzato da 125 a 299 milioni per il recupero della marginalità unitaria rispetto al 2022 per la diversa distribuzione temporale della marginalità delle vendite a prezzo fisso, un positivo contributo dei grandi clienti in particolare gas, maggiori volumi di energia elettrica venduta ai clienti in regime di salvaguardia e un aumento della base clienti nel mercato mass-market. L’ebitda della business unit Ambiente è salito del 4,5% a 375 milioni grazie a minori costi per smaltimento della frazione organica dei rifiuti e minori spese per manutenzione e carburante degli automezzi, nonché l’incremento dei ricavi da energia elettrica da termovalorizzatori e la maggiore marginalità degli impianti a biomasse. Infine l’ebitda della business unit Smart Infrastructures è salito del 4,3% a 534 milioni nonostante la contrazione del comparto Calore, per i minori volumi di teleriscaldamento venduti e i minori margini unitari, e quella del comparto Illuminazione Pubblica per l’adeguamento dei canoni alla variazione dei costi energetici, mentre hanno contribuito positivamente le agevolazioni previste dal decreto Aiuti, l’apporto della nuova società A2A Airport Energy, i migliori margini da rete di distribuzione elettricità per maggiori ricavi ammessi ai fini regolatori e maggiori contributi allacciamento, i migliori margini da rete di distribuzione gas per incremento dei ricavi ammessi ai fini regolatori e un maggiore apporto del ciclo idrico per i minori costi energetici e l’incremento dei ricavi regolati. Dopo ammortamenti aumentati da 724 a 803 milioni in relazione agli investimenti effettuati e alle nuove società consolidate nel campo delle rinnovabili (oltre ad accantonamenti passati da 92 a 151 milioni per maggiori accantonamenti a fondo rischi dati i minori rilasci rispetto al 2022), l’ebit del gruppo è balzato del 49,1% a 1.017 milioni. Il 2022 aveva però beneficiato di proventi non ricorrenti per ben 157 milioni, relativi alla cessione di immobili e ATEM ritenuti non strategici. Inoltre gli oneri finanziari netti sono balzati da 88 a 139 milioni, andamento dovuto per lo più ai nuovi prestiti obbligazionari emessi nel 2022 e 2023 anche con l’obiettivo di pre-funding per anticipare la crescita della curva dei tassi di interesse. L’indebitamento finanziario netto del gruppo A2A al 31/12/2023 ammontava a 4.686 milioni (4.270 milioni a fine 2022), considerando anche gli investimenti effettuati (1.376 milioni) e la distribuzione di un monte dividendi di 283 milioni, nonché un assorbimento di cassa di 425 milioni dovuto per lo più all’incremento della base clienti di A2A Energia (in particolare Clienti in Salvaguardia e Clienti Tutele Graduali Microimprese), a una riduzione dei contratti bilaterali OTC per gli acquisti di commodities e al pagamento di imposte one-off legate alla tassazione extraprofitti 2022. L’utile ante imposte è comunque salito del 17% a 879 milioni; dopo imposte per 199 milioni (tax rate in diminuzione dal 45,8% al 22,6%; ricordiamo che nel 2022 era in vigore la citata tassazione extraprofitti), proventi da attività in cessione passati da 41 a soli 3 milioni e l’assegnazione ai terzi di una quota di risultato in diminuzione da 47 a 24 milioni, l’utile netto ha raggiunto 659 milioni, ben il 64,3% in più rispetto ai 401 milioni al 31/12/2022. Ed escludendo in entrambi i periodi le componenti straordinarie, l’utile netto ordinario di pertinenza del gruppo sarebbe salito del 67,1% (da 380 a 635 milioni). Il dividendo ammonta a 0,0958 euro per azione, in pagamento dal 22 maggio 2024.