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07 dicembre 2023 ore 21:26 Mercato chiuso. Dati ritardati di 20 min.
Profilo società
La società in sintesi
Il gruppo A2A è attivo principalmente nei settori della produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica, vendita e distribuzione del gas, produzione, distribuzione e vendita di calore tramite reti di teleriscaldamento, gestione dei rifiuti, gestione del ciclo idrico integrato. Tali settori operativi sono a loro volta riconducibili a “Business Units” dedicate.A2A è la più grande multiutility italiana, ai vertici nei settori energia, ambiente, calore e reti. È tra i maggiori produttori nazionali di energia, con un mix produttivo orientato alle fonti rinnovabili, ed è il secondo operatore nelle reti di distribuzione di elettricità; si posiziona inoltre tra i primi nelle reti del gas e del ciclo idrico, mentre è leader italiano nei servizi ambientali e nel teleriscaldamento. In base ai dati operativi il gruppo A2A è leader in Italia nel settore delle local utilities. Nel 2022 A2A ha prodotto 19.003 GWh di energia elettrica, distribuito 11.238 GWh di energia elettrica e 2.877 GWht di energia termica. Ha inoltre distribuito 2.726 milioni di mc di gas e 75 milioni di mc di acqua e trattato 3,37 milioni di tonnellate di rifiuti.
30/6/2023 | 30/6/2022 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
---|---|---|---|---|
STATO PATRIMONIALE | ||||
ATTIVITA' IMMATERIALI | 2.595.000 | 2.421.000 | 2.671.000 | 2.379.000 |
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE | 96.000 | 343.000 | 103.000 | 97.000 |
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 517.000 | 453.000 | 437.000 | 449.000 |
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 10.310.000 | 9.830.000 | 10.217.000 | 9.259.000 |
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI | 44.000 | 29.000 | 3.324.000 | 4.119.000 |
LIQUIDITA' E DISPONIBILITA' FINANZIARIE | 2.448.000 | 1.583.000 | 2.610.000 | 973.000 |
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 7.715.000 | 13.421.000 | 11.150.000 | 8.587.000 |
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 43.000 | 0 | 0 | 162.000 |
TOTALE ATTIVO | 18.068.000 | 23.251.000 | 21.367.000 | 18.008.000 |
CAPITALE SOCIALE | 1.629.000 | 1.629.000 | 1.629.000 | 1.629.000 |
AZIONI PROPRIE (-) | 0 | 0 | 0 | 0 |
RISERVE | 1.972.000 | 1.990.000 | 1.869.000 | 1.627.000 |
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO | 280.000 | 328.000 | 401.000 | 504.000 |
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 3.881.000 | 3.947.000 | 3.899.000 | 3.760.000 |
PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 562.000 | 548.000 | 568.000 | 543.000 |
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO | 4.443.000 | 4.495.000 | 4.467.000 | 4.303.000 |
ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI | 392.000 | 140.000 | 370.000 | 118.000 |
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 6.891.000 | 6.814.000 | 7.214.000 | 5.542.000 |
ALTRE PASSIVITA' CORRENTI | 2.433.000 | 8.139.000 | 3.140.000 | 4.477.000 |
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 6.734.000 | 11.942.000 | 9.686.000 | 8.148.000 |
PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 0 | 15.000 |
TOTALE PASSIVO | 18.068.000 | 23.251.000 | 21.367.000 | 18.008.000 |
CONTO ECONOMICO | ||||
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 7.904.000 | 9.683.000 | 22.946.000 | 11.352.000 |
ALTRI RICAVI | 85.000 | 95.000 | 220.000 | 197.000 |
TOTALE RICAVI | 7.989.000 | 9.778.000 | 23.166.000 | 11.549.000 |
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE | 0 | 0 | 0 | 0 |
CONSUMI DI MATERIE PRIME | 5.495.000 | 7.679.000 | 18.634.000 | 7.563.000 |
COSTO DEL PERSONALE | 401.000 | 381.000 | 765.000 | 721.000 |
COSTI PER SERVIZI | 1.050.000 | 863.000 | 1.868.000 | 1.525.000 |
ALTRI COSTI OPERATIVI | 163.000 | 156.000 | 394.000 | 312.000 |
ALTRI PROVENTI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
ALTRI ONERI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
EBITDA | 880.000 | 699.000 | 1.505.000 | 1.428.000 |
AMMORTAMENTI | 381.000 | 349.000 | 724.000 | 666.000 |
ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI & SVALUTAZIONI | 52.000 | 22.000 | 92.000 | 89.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | -2.000 | -13.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 157.000 | 157.000 | 0 |
EBIT | 447.000 | 328.000 | 687.000 | 660.000 |
b) Oneri Finanziari | 106.000 | 48.000 | 125.000 | 89.000 |
c) Altri Proventi (Oneri) Finanziari | 1.000 | 2.000 | 2.000 | 2.000 |
SALDO GESTIONE FINANZIARIA | -68.000 | -30.000 | -88.000 | -70.000 |
a) Proventi Finanziari | 37.000 | 16.000 | 35.000 | 17.000 |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 379.000 | 455.000 | 756.000 | 590.000 |
IMPOSTE SUL REDDITO | 91.000 | 143.000 | 344.000 | 36.000 |
RISULTATO NETTO ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 288.000 | 312.000 | 412.000 | 554.000 |
RISULTATO ATTIVITA' DESTINATA A CESSARE | 5.000 | 43.000 | 36.000 | -4.000 |
RISULTATO NETTO | 293.000 | 355.000 | 448.000 | 550.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI | 13.000 | 27.000 | 47.000 | 46.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 280.000 | 328.000 | 401.000 | 504.000 |
30/6/2023 | 30/6/2022 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
---|---|---|---|---|
ROS [EBIT/Ricavi delle Vendite] | 5,66% | 3,39% | 2,99% | 5,81% |
ROCE [EBIT/(Totale Attivo - Passività Correnti)] | 3,94% | 2,90% | 5,88% | 6,69% |
ROE | 7,21% | 8,31% | 10,28% | 13,40% |
ROI | 5,07% | 3,61% | 7,87% | 7,84% |
Costo del Lavoro/Dipendenti | 29,109 | 28,467 | 56,856 | 54,721 |
Costo del Lavoro/Ricavi delle Vendite | 5,07% | 3,93% | 3,33% | 6,35% |
Patrimonio Netto Complessivo - Attivo Immobilizzato | -6.429.000,000 | -5.883.000,000 | -6.318.000,000 | -5.499.000,000 |
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Complessivo | -0,984 | -1,020 | -0,953 | -0,956 |
Cash Flow/Investimenti | 216,50% | 217,43% | 132,71% | 170,87% |
Investimenti/ImmobilizzazionIi Materiali Nette | 4,95% | 5,27% | 13,89% | 12,78% |
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Commento
Risultati al 30 GIUGNO 2023 - Nonostante ricavi in calo per la normalizzazione dei prezzi energetici, nel primo semestre 2023 il gruppo A2A ha visto salire i margini reddituali (non considerando però le plusvalenze da cessione di cui ha beneficiato nel 20022) grazie alla conseguente riduzione dei costi energetici. Rispetto ai dati al 30/6/2022 reimpostati riclassificando i valori delle attività del gas oggetto di cessione nei risultati da attività cedute/destinate alla vendita, nel primo semestre 2023 i ricavi delle vendite e prestazioni del gruppo sono diminuiti del 18,4% a 7.904 milioni e i ricavi totali del 18,3% a 7.989 milioni, a causa della riduzione dei prezzi dell’elettricità e dei volumi venduti nei mercati energetici all’ingrosso, solo in parte compensata dalle maggiori quantità vendute di elettricità e gas nei mercati retail e dall’ingresso nel gruppo di A2A Airport Energy, acquisita a settembre 2022. In particolare, i ricavi della business unit Generazione e Trading sono scesi del 21,9% a 6.162 milioni, quelli della business unit Mercato sono rimasti quasi invariati a 3.836 milioni (la diminuzione dei prezzi unitari dell’elettricità è stata compensata dall’aumento delle quantità vendute di gas ed energia elettrica), così come quelli delle business unit Ambiente a 720 milioni (l’aumento dei ricavi da vendita di energia elettrica ha compensato la diminuzione dei ricavi da smaltimento carta determinata dal calo dei prezzi); in aumento dell’1,8% a 790 milioni i ricavi della business unit Smart Infrastructures grazie a maggiori ricavi della distribuzione gas ed elettricità, l’apporto di A2A Airport Energy e gli incrementi delle attività di risparmio energetico (Superbonus), il che ha compensato i minori ricavi del comparto Illuminazione Pubblica e quelli del comparto Calore per i minori volumi venduti. Ma i costi per materie prime e servizi del gruppo sono scesi in misura più che proporzionale rispetto ai ricavi (-23,4% a 6.545 milioni), mentre gli altri costi sono aumentati del 4,5% a 163 milioni ed i costi del personale del 5,2% a 401 milioni (per effetto di un numero di FTE in aumento del 4% a seguito delle assunzioni effettuate a partire dal secondo semestre 2022 per il potenziamento di alcune strutture e aree di attività); in ogni caso, i costi operativi sono complessivamente scesi del 21,7% a 7.109 milioni. Ne consegue un Margine Operativo Lordo (ebitda) in aumento ben del 25,9% a 880 milioni; al netto delle partite non ricorrenti (pari a +12 milioni nel 2023 e a +7 milioni nel 2022), il Margine Operativo Lordo “ordinario” è salito del 27,3% a 868 milioni. L’ebitda della business unit Generazione e Trading è balzato del 38,9% a 307 milioni grazie a strategie di copertura principalmente sulle fonti termoelettriche (CCGT e carbone) che hanno permesso di controbilanciare la riduzione del prezzo delle commodities energetiche, oltre a maggiori produzioni dell’impianto a carbone di Monfalcone e al contributo degli impianti fotovoltaici ed eolici di nuova acquisizione, mentre vi sono stari minori margini nei servizi ancillari per la riduzione delle richieste da parte di Terna e un minor apporto delle produzioni termoelettriche a ciclo combinato per la contrazione della domanda contendibile. L’ebitda della business unit Mercato è balzato da 8 a 122 milioni per il recupero della marginalità unitaria rispetto al primo semestre 2022 (diversa distribuzione temporale della marginalità delle vendite a prezzo fisso), un positivo contributo dei grandi clienti in particolare gas, maggiori volumi di energia elettrica venduta ai clienti in regime di salvaguardia e un aumento della base clienti nel mercato mass-market. L’ebitda della business unit Ambiente si è attestato a 203 milioni (-1,9%) per effetto di una diminuzione nel comparto degli Impianti di Trattamento Rifiuti (minore disponibilità dei termovalorizzatori di Acerra, Parona e Brescia e maggiori costi delle biomasse, oltre a minori conferimenti presso la discarica di Corteolona, mentre sono saliti i margini del comparto Raccolta per i minori costi di smaltimento della frazione organica dei rifiuti. Infine l’ebitda della business unit Smart Infrastructures è sceso del 2,2% a 270 milioni in relazione alla contrazione del comparto Calore, per i minori volumi di teleriscaldamento venduti e i minori margini unitari, mentre hanno contribuito positivamente le agevolazioni previste dal decreto Aiuti, l’apporto della nuova società A2A Airport Energy, i migliori margini da rete di distribuzione elettricità per maggiori ricavi ammessi ai fini regolatori e maggiori contributi allacciamento e i migliori margini da rete di distribuzione gas per incremento dei ricavi ammessi ai fini regolatori e minori costi energetici. L’ebitda negativo Corporate è invece peggiorato da 13 a 22 milioni. Dopo ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni aumentati da 371 a 433 milioni in relazione agli investimenti effettuati e alle nuove società consolidate nel campo delle rinnovabili (oltre a maggiori accantonamenti a fondo rischi per minori rilasci rispetto al primo semestre 2022), l’ebit del gruppo è balzato del 36,3% a 447 milioni. Il primo semestre 2022 però, come si è detto, aveva beneficiato di proventi non ricorrenti per ben 157 milioni, relativi alla cessione di immobili e ATEM ritenuti non strategici. Inoltre gli oneri finanziari netti sono balzati da 32 a 69 milioni e i proventi da partecipazioni sono passati da 2 a 1 milione. L’indebitamento finanziario netto del gruppo A2A al 30/6/2023 ammontava a 4.372 milioni (4.258 milioni a fine 2022), considerando anche gli investimenti effettuati (494 milioni). L’utile ante imposte è così sceso del 16,7% a 379 milioni; dopo imposte per 91 milioni (tax rate in diminuzione dal 31,4% al 24%), proventi da attività in cessione passati da 43 a soli 5 milioni e l’assegnazione ai terzi di una quota di risultato in aumento da 27 a 13, l’utile netto si è attestato a 280 milioni, in diminuzione del 14,6% rispetto ai 328 milioni al 30/6/2022. Ma escludendo in entrambi i periodi le componenti straordinarie, l’utile netto ordinario di pertinenza del gruppo sarebbe salito del 31,8% (da 195 a 257 milioni). Nel primo semestre 2023 il gruppo ha effettuato investimenti per 494 milioni (+6,7%), di cui 97 nella business unit Generazione e Trading (27 per manutenzione straordinaria e 69 di sviluppo, di cui 31 per impianti fotovoltaici ed eolici e 37 per interventi su impianti termoelettrici mirati a garantirne la flessibilità), 42 nella business unit Mercato (38 per il comparto Energy Retail per oneri capitalizzati per acquisizione nuovi clienti e 4 per il comparto Energy Solution per progetti di efficienza energetica), 76 nella business unit Ambiente (39 per interventi di sviluppo di cui 25 per gli impianti di termovalorizzazione e 4 per gli altri impianti di trattamento, e 37 per interventi di mantenimento di cui 17 negli impianti di termovalorizzazione, 7 negli impianti di trattamento e 13 nel comparto Raccolta) e 256 nella business unit Smart Infrastructures, di cui 93 nel comparto distribuzione energia elettrica, 66 nel comparto distribuzione gas, 48 nel comparto ciclo idrico integrato, 37 nel comparto teleriscaldamento e gestione calore, 5 nel comparto illuminazione pubblica pe nuovi progetti, 3 nel comparto Smart City (posa fibra ottica, radiofrequenza e data center) e 4 nel comparto e-mobility (installazione nuove colonnine di ricarica energia elettrica).A2A ha rivisto al rialzo la guidance sull’esercizio in corso, e prevede un ebitda fra 1,74 e 1,78 miliardi (in precedenza fra 1,64 e 1,68 miliardi) e un utile netto ordinario fra 450 e 470 milioni (in precedenza fra 390 e 410 milioni).