Almawave

Risultati 2023 - Anche nel 2023 Almawave ha chiuso l’esercizio con risultati molto positivi. La società ha infatti visto salire il giro d’affari caratteristico del 19,8% a 57,5 milioni, di cui 8,5 all’estero (+72%), trainati dall’America Latina e dell’Africa, e 42,3 in Italia (+49%). L’area Servizi del gruppo (servizi Big Data e trasformazione digitale) ha visto salire i ricavi del 3,2% a 25,8 milioni, ma quella riferita ai prodotti proprietari e servizi ad essi associati ha visto un balzo del 38% a 31,7 milioni. Gli altri proventi sono anch’essi saliti del 18,4% a 1,9 milioni. I costi per consumi di materie prime, poco rilevanti, si sono ridotti del 66,1% a 498.000 euro; il costo del personale è invece aumentato del 18,9% a 21,5 milioni, in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 407 a 446 unità. I costi per servizi sono anch’essi saliti del 20,4% a 19 milioni, per lo più per maggiori consulenze e prestazioni professionali e spese di marketing, e gli altri costi operativi aumentati del 22,6% a 1,4 milioni. Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 379.000 a 400.000 euro. Nel complesso l’ebitda ha raggiunto 13,5 milioni (+31,8%); su base rettificata degli accantonamenti per il piano di stock grant e dei costi legati alle acquisizioni, sarebbe salito del 18% a 14,4 milioni. Gli ammortamenti sono aumentati da 3,8 a 4,8 milioni, ma in ogni caso l’ebit è balzato del 37,8% a 8,8 milioni; sempre su base rettificata avrebbe raggiunto 9,7 milioni (+16%). Il saldo della gestione finanziaria è passato da un valore negativo per 113.000 euro; a uno positivo per 179.000 euro; al 31/12/2023 il gruppo disponeva di una liquidità netta di 6,5 milioni, anche se in calo rispetto ai 10,5 milioni di fine 2022 per effetto dell’acquisizione della società spagnola Mabrian per complessivi 6,6 milioni. E così l’utile ante imposte è balzato del 43,1% a 9 milioni; dopo un effetto fiscale positivo per 312.000 euro (imposte per circa 1,5 milioni nel 2022, con un tax rate del 23,1%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 21.000 a 23.000 euro, si è giunti a un utile netto di 93,3 milioni, quasi il doppio (+92,8%) rispetto ai 4,8 milioni al 31/12/2022.