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RISULTATI 2022 – Ricavi in crescita ma chiusura in rosso nell’esercizio 2022 per CIR per effetto della discesa dei margini e di un forte incremento dell’incidenza fiscale e della quota di utile di competenza di terzi. Il giro d’affari è salito del 13,9% a 2.235,6 milioni, con un andamento positivo sia per KOS (ricavi in aumento del 6,5% a 683,5 milioni per effetto del recupero del settore RSA sia in Italia che in Germania), sia per Sogefi (ricavi saliti del 17,5% grazie a un aumento dei volumi di produzione del 4%, all’incremento del listino prezzi e a un effetto cambi positivo). Gli altri proventi sono invece scesi del 18,5% a 47,6 milioni. La variazione positiva delle rimanenze è passata da 3,4 a 7,7 milioni. I costi per consumi di materie prime sono però aumentati in misura superiore al fatturato (+21,8% a 972,5 milioni, così come i costi per servizi (+16,7% a 316,3 milioni). Meno accentuata la crescita del costo del personale (+7,5% a 638,9 milioni, in presenza di un numero di dipendenti in discesa da 17.201 a 16.743 unità) e degli altri costi operativi (+12,3% a 67,4 milioni). Nel complesso l’ebitda si è attestato a 295,7 milioni (-1,7%); dopo ammortamenti in lieve diminuzione da 220,5 a 214 milioni, l’ebit è ammontato a 81,7 milioni (+1,9%). Quello di KOS è sceso del 4,4% a 30,4 milioni (ma nel 2021 il dato includeva un provento non ricorrente di ben 12 milioni), mentre quello di Sogefi è salito del 17% a 68,3 milioni. Su base rettificata dei citati proventi non ricorrenti nel 2021, l’ebitda consolidato sarebbe salito del 5,4%, e l’ebit ben del 40%. Il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato, passando da 33,6 a 45 milioni. Al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava del resto a 950,6 milioni, in aumento rispetto ai 929,9 milioni di fine 2021. Vi sono state poi svalutazioni passate da 13,5 a 10,2 milioni (rendimenti del portafoglio investimenti finanziari) L’utile ante imposte si è così ridotto ben del 56% a 26,5 milioni; dopo imposte per 12,3 milioni (tax rate in forte aumento dal 21,8% al 46,4%) milioni nel 2021), l’apporto di utili di attività in cessione per 712.000 euro (perdite per 24,5 milioni nel 2021) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 4,6 a 15,2 milioni, si è passati da un utile netto di circa 18 milioni a una perdita netta di 257.000 euro. KOS (senza i citati proventi non ricorrenti 2021) è passata da un utile netto di 1,4 milioni a una perdita netta di 0,8 milioni, mentre l’utile netto di Sogefi è balzato da 2 a 29,6 milioni.