E-Novia

RISULTATI 2023 - Per l’esercizio 2023 la società di revisione EY ha dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio di e-Novia, che del resto a causa della situazione di squilibrio economico-finanziario e di difficoltà nella generazione dei flussi di cassa prospettici ha depositato in seguito presso il Tribunale di Milano istanza per l’accesso alla composizione negoziata della crisi con contestuale richiesta di applicazione delle misure protettive del patrimonio. Nel 2023 e-Novia, che ha deciso di focalizzarsi sulle aree della robotica veicolare e collaborativa, ha visto scendere i ricavi da vendita prodotti e prestazione di servizi del 4,7% a 8,4 milioni (per metà da prodotti e per metà da servizi). Gli altri proventi sono poi più che raddoppiati da 799.000 euro a 2,4 milioni. La variazione delle rimanenze è passata da un valore negativo per 588.000 euro a uno positivo per 1,2 milioni, mentre gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 4,8 a 4,1 milioni. Il valore della produzione è così complessivamente salito del 16,8% a 16,2 milioni. I costi per consumi di materie prime, relativamente poco rilevanti, sono diminuiti del 43,2% a circa 3 milioni (rallentamento delle vendite e stabilizzazione della supply chain di componenti elettronici), ed il costo del personale si è attestato a 12,3 milioni (-1,9%), in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 189 a 161 unità. Invece i costi per servizi sono aumentati del 6% a 5,3 milioni (maggiori costi per licenze software e spese legali e notarili) e gli altri costi operativi del 15,2% a 1,7 milioni. L’ebitda negativo è migliorato, scendendo del 41,5% a 6,1 milioni; ma dopo ammortamenti in forte aumento da 1,6 a 2,7 milioni (anche gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono passati da 15.000 a 454.000 euro), e soprattutto svalutazioni per ben 9,5 milioni di cui 8,6 per immobilizzazioni immateriali e funzionali al piano di risanamento aziendale, la perdita operativa è balzata del 55,9% a 18,7 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, scendendo da 1,2 milioni a 834.000 euro. Al 31/12/2023 però la società evidenziava un indebitamento finanziario netto di 11,1 milioni a fronte di una liquidità netta per 920.000 euro a fine 2022. Questo in relazione a un cash flow negativo per 6,6 milioni e alle citate svalutazioni di attività immateriali per 7,5 milioni. Il 2023 ha visto inoltre altre svalutazioni per poco più di 1 milione. La perdita ante imposte è così balzata del 53,6% a 20,7 milioni; dopo imposte per 2 milioni (effetto fiscale positivo per 1,45 milioni nel 2022) e l’imputazione a terzi di una quota di perdita di competenza passata da 2,2 a 3,2 milioni, si è giunti a una perdita netta di 19,5 milioni, quasi il doppio (98,3% in più) rispetto ai 9,8 milioni al 31/12/2022.