Enel

RISULTATI AL 30 GIUGNO 2024 - Nonostante la contrazione dei ricavi, balzano i margini del gruppo Enel nel primo semestre 2024. I ricavi totali sono scesi del 17,8% a 38.731 milioni (-21,1% a 36.410 milioni per i ricavi caratteristici, mentre gli altri proventi sono più che raddoppiati da 965 a 2.321 milioni), ed in particolare quelli relativi al business di Generazione Termoelettrica e Trading sono diminuiti del 44% a 11.013 milioni per minori volumi di energia prodotti da fonte termoelettrica in Italia e Spagna, oltre al contesto di prezzi di vendita decrescenti, ed anche i Mercati Finali hanno registrato una contrazione del 19,7% a 21.192 milioni per le minori quantità vendute a prezzi decrescenti in Italia e Spagna a seguito della stabilizzazione del contesto energetico, e nonostante maggiori ricavi di vendita di energia elettrica in America Latina. I ricavi di Enel Grids sono saliti del 13,9% a 11.557 milioni grazie alla cessione delle attività di distribuzione in Perù e per gli effetti degli adeguamenti tariffari in Italia, Spagna e Argentina (e nonostante nel 2023 fosse stato rilevato un provento per fine concessione della società di trasmissione Enel CIEN); quelli di Enel Green Power sono saliti del 21% a 6.188 milioni per l’incremento delle quantità prodotte e vendute da fonte idroelettrica e solare in Italia e America Latina. La riduzione dei costi operativi del gruppo è stata superiore a quella dei ricavi (-25,8% a 29.231 milioni). In particolare i costi per consumi di materie prime si sono ridotti del 46,7% a 13.203 milioni, il costo del personale del 5% a 2.353 milioni (in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 65.569 a 60.118 unità) e gli altri costi operativi del 31% a 2.091 milioni, mentre i costi per servizi sono aumentati dell’8,8% a 9.193 milioni. I costi interni capitalizzati sono passati da 1.555 a 1.483 milioni, e gli oneri non ricorrenti sono diminuiti da 1.584 a 512 milioni. Ne è derivato un balzo dell’ebitda pari al 32,9% a 12.862 milioni; include i contributi straordinari di solidarietà per 202 milioni ma soprattutto gli effetti delle acquisizioni per 1.383 milioni. Quello della Generazione Termoelettrica e Trading è aumentato del 21,3% a 1.763 milioni, quello di Enel Green Power è balzato dell’86,1% a 3.723 milioni e quello di Enel Grids del 31,1% a 5.137 milioni; i Mercati Finali si sono attestati a 2.575 milioni (-1,3%) e il dato negativo di Holding, Servizi e altro è peggiorato da 306 a 336 milioni. L’ebitda ordinario è invece salito dell’8,8% a 11.681 milioni, trainato da Enel Green Power (+69,4% a 3.658 milioni), mentre quello dei Mercati Finali è sceso del 7,1% a 2.472 milioni, quello di Enel Grids del 5,7% a 3.966 milioni e quello della Generazione Termoelettrica e Trading del 4,9% a 1.719 milioni. Il dato negativo di Holding, Servizi e altro è peggiorato da 96 a 134 milioni. Dopo ammortamenti passati da 3.062 a 3.768 milioni (e accantonamenti da 489 a 589 milioni), l’ebit è balzato del 46,7% a 8.988 milioni, e in particolare quello della Generazione Termoelettrica e Trading è salito del 26,8% a 1.357 milioni e quello di Enel Green Power è più che raddoppiato da 1.237 a 2.885 milioni; anche Enel Grids è balzata del 47,2% a 3.628 milioni mentre i Mercati Finali sono scesi del 12,6% a 1.553 milioni e il dato negativo di Holding, Servizi e altro è peggiorato da 422 a 435 milioni. Dopo oneri finanziari netti in lieve diminuzione da 1.594 a 1.581 milioni, in presenza di un indebitamento finanziario netto in flessione a 57.406 milioni a fronte di 60.163 milioni a fine 2023 (a seguito di investimenti per 5.279 milioni, il pagamento di dividendi e cedole ai bond ibridi subordinati perpetui per complessivi 2.628 milioni ed emissioni nette di prestiti obbligazionari subordinati ibridi perpetui per 593 milioni, ma soprattutto incassi da cessione delle attività di produzione e distribuzione in Perù per 4.078 milioni, da cessione parziale di Enel Lybra Flexsys per 1.094 milioni e da cessione delle attività geotermiche negli USA per 253 milioni), l’utile ante imposte è balzato del 63,5% a 7.407 milioni. Le imposte sono ammontate a 2.482 milioni (tax rate invariato al 33,5%); dopo l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 570 a 781 milioni, l’utile netto è balzato del 64,9% a 4.144 milioni, mentre il risultato netto ordinario è salito del 20,6% a 3.956 milioni. Sul piano industriale, nel primo semestre 2024 il gruppo ha prodotto complessivamente 96,7 TWh di elettricità (102 TWh nel primo semestre 2023) I quantitativi distribuiti sulle proprie reti sono pari a 236,8 TWh (239,6 TWh nel primo semestre 2023); le vendite sono scese da 149,5 a 140,9 TWh. Rispetto a fine 2023, la potenza efficiente installata netta totale è scesa da 81,4 a 80,2 GW, ma quella rinnovabile è rimasta invariata a 55,5 GW. Infine le vendite di gas sono scese da 5 a 4,1 miliardi di metri cubi. Al 30/6/2024 la consistenza del personale impiegato dal gruppo era pari a 60.118 unità (61.055 a fine 2023 e 65.569 al 30/6/2023). Gli investimenti del semestre sono ammontati a 5.279 milioni, contro 6.042 milioni nello stesso periodo del 2023 (-12,6%), di cui 296 destinati alla Generazione Termoelettrica e Trading (-8,4%), 1.634 a Enel Green Power (-37,4%), 2.814 a Enel Grids (+10%), 498 ai Mercati Finali (+1%) e 37 a Holding e Servizi (-35,1%), per effetto della focalizzazione degli investimenti sullo sviluppo delle reti di distribuzione, nonché del sostanziale completamento delle attività nei sistemi di accumulo di energia a batteria in Italia.