Eurotech

RISULTATI 2022 – Forte aumento di ricavi e margini positivi per Eurotech nell’esercizio 2022, con una forte riduzione della perdita di esercizio.I ricavi sono infatti aumentati del 49,3% a 94,3 milioni (+43,9% a cambi costanti) includendo InoNet per gli ultimi quattro mesi dell’anno, mentre a parità di perimetro i ricavi sono saliti del 41% a 89 milioni (+35,9% a cambi costanti). Gli Stati Uniti rappresentano il 42,1% dei ricavi totali (45,4% nel 2021), il Giappone il 30,4% (32,3% nel 2021) e l’Europa il 27,5% (22,4% nel 2021).In Unione Europea il giro d’affari è salito del 98,7% a circa 22,5 milioni, per effetto in parte dell’acquisizione della controllata tedesca InoNet, in Giappone del 39,7% a 28,4 milioni, grazie alle politiche di approvvigionamento messe in atto nel 2021, e gli Stati Uniti del 43,3% a 38,6 milioni in particolare nel settore agriculture.I costi operativi sono complessivamente saliti del 35,7% a 93,3 milioni, nel dettaglio i costi per consumi di materie prime sono aumentati in maniera più che proporzionale rispetto ai ricavi (+63,9% a 53,5 milioni) per effetto dell’offerta del mix di prodotti e servizi offerti oltre alla svalutazione del magazzino, mentre quelli del personale sono aumentati del 13,2% a 23,4 milioni, in presenza di un numero di dipendenti passato da 324 a 398 unità. I costi per servizi sono aumentati del 7,6% a 14,7 milioni, e in tale ambito quelli per servizi industriali sono saliti del 7,2% a 4,9 milioni e sono legati alle quantità di prodotti e al loro mix, quelli per servizi commerciali del 9,9% a 2 milioni, mentre le spese generali e amministrative del 7,3% a 7,7 milioni. Gli altri costi operativi sono rimasti stabili a 1,8 milioni. L’ebitda è così tornato positivo per 6,3 milioni (negativo per 2,7 milioni nel 2021), su base rettificata degli oneri non ricorrenti sarebbe stato positivo per 7,2 milioni. Dopo ammortamenti in crescita da 4,6 a 5,5 milioni si è passati a un utile operativo di 0,75 milioni (perdita operativa di 7,6 milioni nel 2021). Il saldo negativo della gestione finanziaria, poco rilevante, è positivo per 38.000 euro (399.000 euro); al 31/12/2022 il gruppo evidenziava un indebitamento finanziario netto pari a 14,5 (liquidità netta di 6,1 milioni a fine 2021), anche per effetto dell’acquisizione InoNet e anche dell’aumento del capitale circolante correlato a quello del magazzino e dei crediti verso clienti. Le imposte sono passate da 2,4 a 2,3 milioni e la perdita netta è così diminuita da 10,4 a solo 1,5 milioni.