Fnm

RISULTATI 2023 – Risultati in lieve aumento e minore incidenza fiscale nell’esercizio 2023 per FNM. I ricavi (inclusi gli altri proventi) sono complessivamente saliti del 2,1% a 618,1 milioni, ed in particolare quelli da locazione di materiale rotabile alle partecipate e i servizi Corporate sono aumentati dell’1,3% a 83,2 milioni per i maggiori ricavi sulle flotte TILO entrate a regime nel 2022 e sulle flotte TAF. I ricavi da infrastruttura ferroviaria sono aumentati dell’8,7% a 157 milioni per maggiori contratti e contributi pubblici per attività di progettazione e maggiori ricavi di accesso alla rete; quelli del settore Mobilità passeggeri su gomma sono invece diminuiti del 19,5% a 107,5 milioni per effetto del deconsolidamento di La Linea e della sua controllata Martini Bus nonché del venir meno del contributo pubblico sul car sharing. Infine i ricavi del segmento Autostrade sono aumentati del 5,9% a 297,2 milioni per maggiori introiti da pedaggi (+16 milioni con un traffico autostradale in aumento del 6% e una crescita della componente dei veicoli leggeri pari al 7,6%). Il costo del personale è aumentato dell’1,2% a 164 milioni, in presenza peraltro di un numero medio di dipendenti passato da 2.809 a 2.565 unità (per i citati deconsolidamenti che hanno portato a minori costi per 8,4 milioni, ma nel frattempo vi è stato il rinnovo del CCNL); i costi per servizi sono poi scesi del 3% a 242,7 milioni, per minori costi di manutenzione dell’infrastruttura autostradale. Nel 2023 sono stati inoltre sostenuti oneri non ricorrenti per 0,8 milioni relativi ai costi di sviluppo per l’acquisizione di Viridis Energia. Comunque l’ebitda è salito del 9,1% a 210,6 milioni; dopo ammortamenti passati da 92 a 105,9 milioni (per l’ammortamento del corpo autostradale a seguito della messa in esercizio della tratta Rho-Monza), l’ebit ha raggiunto 104,7 milioni (+3,6%). Il saldo della gestione finanziaria è poi passato da un valore negativo per 3 milioni a uno positivo per 0,8 milioni, grazie a proventi da partecipazioni balzati da 0,8 a 6,4 milioni derivanti dall’effetto combinato delle performance di alcune partecipate tra cui Trenord e Autostrada Pedemontana Lombarda. Al 31/12/2023 il gruppo evidenziava un indebitamento finanziario netto di 549,8 milioni, in significativa riduzione rispetto ai 724,5 milioni di fine 2022 per effetto di una cash flow generation di 164,1 milioni dopo investimenti lordi con mezzi propri per 71,2 milioni e investimenti finanziati dalla Regione Lombardia per 195,3 milioni (a fronte di tali investimenti sono stati incassati contributi pubblici per complessivi 234,8 milioni), nonché il pagamento di un monte dividendi di 10 milioni. L’utile ante imposte è così salito del 7,9% a 105,5 milioni; dopo imposte per 23,5 milioni (tax rate in diminuzione dal 28,8% al 22,3% grazie al rimborso del cuneo fiscale non dedotto negli anni precedenti e un beneficio derivante da un interpello presentato al MISE) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza invariata a 1,1 milioni, l’utile netto è infine salito del 18,1% a 80,9 milioni. Il dividendo ammonta a 0,023 euro per azione, in pagamento dal 5 giugno 2024.