Fervi

RISULTATI 2023 – Risultati complessivamente in lieve crescita nel 2023 per Fervi. I ricavi caratteristici si sono però attestati a 56,4 milioni (-1,5%), a seguito di un rallentamento dei ritiri dei clienti industriali verificatosi nel quarto trimestre dell’esercizio. Nel 2023 Rivit India (controllata da Rivit Srl) è stata consolidata integralmente, apportando un fatturato di circa 1,3 milioni. Gli altri proventi, poco rilevanti, sono poi diminuiti del 61,3% a 280.000 euro. La variazione positiva delle rimanenze è passata da 178.000 a 799.000 euro. I costi per consumi di materie prime sono ammontati a 29,9 milioni (-0,9%), mentre il costo del personale è salito del 5,2% a 8,4 milioni, in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 143 a 156 unità. I costi per servizi sono scesi ben dell’11,4% a 9,7 milioni, e gli altri costi operativi sono aumentati del 15,8% a 1,3 milioni. Nel complesso l’ebitda è stato pari a 8,2 milioni (+3,2%); su base rettificata dei costi non ricorrenti (legati principalmente alle risoluzioni dei contratti con i precedenti Direttori Generali di Fervi e di Vogel) l’ebitda avrebbe raggiunto 8,7 milioni. Dopo ammortamenti poco variati a 2,7 milioni e accantonamenti passati da 110.000 a 77.000 euro, l’ebit ha raggiunto 5,4 milioni (+5,8%). Il saldo negativo della gestione finanziaria, poco rilevante, è però peggiorato salendo da 73.000 a 207.000 euro. Al 31/12/2023 la società evidenziava tuttavia un indebitamento finanziario netto di 4,9 milioni, in diminuzione rispetto ai 7,7 milioni di fine 2022 grazie a un cash flow operativo di 5,5 milioni e al consolidamento della liquidità di Rivit India per 0,3 milioni, e dopo investimenti per 1,2 milioni (di cui 500.000 euro per l’acquisto del nuovo gestionale di Rivit Srl) e la distribuzione di un monte dividendi di 1,02 milioni. L’utile ante imposte è comunque salito del 3,5% a 5,2 milioni; dopo imposte per 1,3 milioni (tax rate in diminuzione dal 28,8% al 25% in relazione all’utilizzo di perdite pregresse ai fini fiscali di Vogel Germany), l’utile netto è stato pari a 3,9 milioni, l’8,6% in più rispetto ai 3,6 milioni al 31/12/2022. Rettificando l’utile netto dell’ammortamento del know how affrancato nel 2021 e ammortizzato in 4 anni, nonché dei citati oneri non ricorrenti, l’utile netto sarebbe salito del 10,1% a 5 milioni. Il dividendo ammonta a 0,47 euro per azione, in pagamento dall’8 maggio 2024.