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RISULTATI 2023 – Risultati in calo (ad eccezione dell’ebitda) nell’esercizio 2023 per Industrie Chimiche Forestali. I ricavi da vendite sono scesi del 9,6% a 79,9 milioni, a causa del rallentamento generale dei settori in cui opera il gruppo e nonostante un contributo (per 9 mesi) della neo-acquisita Langè che ha apportato 5,1 milioni. Gli altri proventi, poco rilevanti, sono poi scesi del 54,4% a 642.000 euro. La variazione delle rimanenze è passata da un valore positivo per 81.000 euro a uno negativo per 482.000 euro. I costi per consumi di materie prime sono diminuiti ben del 17,6% a 50,2 milioni e gli altri costi operativi del 7,8% a 10,6 milioni, ma per contro il costo del personale è aumentato dell’11,9% a 10,8 milioni, in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 138 a 158 unità per l’ampliamento del perimetro del gruppo. L’ebitda è complessivamente salito dell’8,5% a 8,5 milioni; su base rettificata del compenso straordinario erogato al management a maggio 2023, l’ebitda avrebbe raggiunto 8,9 milioni (+13,9%). Dopo ammortamenti in crescita da 4,6 a 5,3 milioni (mentre gli accantonamenti sono passati da 100.000 a 72.000 euro), l’ebit si è attestato a 3,07 milioni (-1,9%). Su base rettificata dei citati compensi straordinari nonché degli ammortamenti della lista clienti e dei marchi, l’ebit sarebbe passato da 5,1 a 5,4 milioni (+7%). Il saldo della gestione finanziaria è passato da un valore positivo per 581.000 euro a uno negativo per 668.000 euro; al 31/12/2023 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 10,9 milioni, in aumento rispetto agli 8,1 milioni di fine 2022 a seguito del pagamento della prima tranche per l’acquisizione del ramo d’azienda di Langè (1,4 milioni), il pagamento di un monte dividendi di 1,35 milioni, un buy-back di 0,35 milioni, l’iscrizione del debito implicito da principio contabile IFRS 16 del nuovo sito produttivo di Robecchetto sul Naviglio (3 milioni) e l’incremento del capitale circolante dovuto all’avvio del nuovo business di Langè (3,2 milioni). Il cash flow operativo è stato positivo per 6,1 milioni. L’utile ante imposte è così diminuito del 35,3% a 2,4 milioni; dopo imposte per 242.000 euro (tax rate in diminuzione dal 13,9% al 10,1%), l’utile netto è infine ammontato a 2,16 milioni, il 32,5% in meno rispetto ai 3,2 milioni al 31/12/2022. Su base rettificata dei citati compensi al management, ammortamenti per lista clienti e marchi e variazione del fair value dei warrant e relativo impatto fiscale, l’utile netto sarebbe passato da 3,9 a 3,6 milioni (-7,1%). Il dividendo ammonta a 0,2 euro per azione, in pagamento dal 15 maggio 2024.