Ilpra

RISULTATI 2022 – Anche il 2022 è stato un esercizio positivo per Ilpra. I ricavi sono saliti del 15,3% a 48,7 milioni, di cui 18,6 in Italia (+5,7%) e 30,1 all’estero (+22%). I ricavi in Italia hanno beneficiato delle agevolazioni fiscali Industry 4.0 e Bonus Sud, mantenute anche per il triennio 2023 – 2025 ma con una percentuale ridotta al 20%. Gli altri proventi sono invece diminuiti di circa il 20% a 1,4 milioni (il 2021 beneficiava di maggiori plusvalenze, sopravvenienze attive e crediti d’imposta). La variazione delle rimanenze è passata da un valore negativo per 1 milione a uno positivo per 5,5 milioni, di cui 2 riferiti alla società neo-acquisita MACS Srl e 4,5 a macchinari finiti e spediti nei primi mesi del 2023. Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 99.000 euro a 1,2 milioni. Il valore della produzione è così passato da 44 a 56,8 milioni (+29,1%). I costi per consumi di materie prime sono aumentati in misura superiore al giro d’affari (+39,1% a 21,8 milioni), così come i costi per servizi (+40,4% a 8,9 milioni). Minore l’incremento del costo del personale, salito del 17,2% a 12,7 milioni (in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 242 a 267 unità), mentre gli altri costi operativi si sono attestati a 2,2 milioni (+1,4%). Ne è complessivamente derivato un ebitda in aumento del 24,6% a 11,2 milioni; dopo ammortamenti in aumento da 1,9 a 2,2 milioni (e accantonamenti passati da 101.000 a 226.000 euro), l’ebit ha sfiorato 8,8 milioni (+25,4%). Il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato, passando da 250.000 a 445.000 euro. Al 31/12/2022 la società disponeva però di una liquidità netta di 3,7 milioni, sebbene in lieve diminuzione rispetto ai 3,9 milioni di fine 2021 a seguito del capex (anche per il potenziamento del magazzino), l’ampliamento della struttura commerciale nel Regno Unito e l’acquisizione di MACS Srl. L’utile ante imposte è in ogni caso salito del 22,3% a 8,3 milioni; dopo imposte per 1,8 milioni (tax rate quasi invariato al 22%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 812.000 euro a 1,3 milioni, si è infine giunti a un utile netto di 5,2 milioni, il 16,8% in più rispetto ai 4,46 milioni al 31/12/2021. Il dividendo ammonta a 0,12 euro per azione, in pagamento in due tranches da 0,06 euro ciascuna di cui la prima dal 17 maggio e la seconda dal 18 ottobre 2023.