Irce

RISULTATI 2022 – Risultati complessivamente in calo per Irce nell’esercizio 2022. I ricavi caratteristici si sono attestati a 454,7 milioni (-0,5%), flessione dovuta ai minori volumi venduti e solo in parte compensate dall’incremento dei prezzi di vendita sia della lavorazione che del metallo. Il fatturato dedotta la componente metallo è invece salito del 4,7% a 96,7 milioni. Gli altri proventi (poco rilevanti) sono invece balzati da 575.000 euro a 4,9 milioni. La variazione delle rimanenze è passata da un valore positivo per 17,9 milioni a uno negativo per soli 86.000 euro. I costi per consumi di materie prime sono diminuiti del 5,9% a 361,7 milioni e quelli del personale dell’1,5% a 30 milioni, del resto in presenza di un numero di dipendenti passato da 717 a 648 unità. Ma i costi per servizi sono balzati del 27,9% a 46,3 milioni (soprattutto per maggiori costi dell’energia), e gli altri costi operativi, poco rilevanti, del 33,2% a 2 milioni. Nel complesso l’ebitda è sceso del 16,5% a 19,4 milioni; dopo ammortamenti poco variati da 7,4 a 7,2 milioni (gli accantonamenti sono scesi da 1,4 milioni a 589.000 euro), l’ebit del gruppo si è ridotto del 19,6% a 11,5 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato, salendo da 199.000 euro a 1,3 milioni; al 31/12/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava però a 59,9 milioni, in diminuzione rispetto ai 64,8 milioni di fine 2021 nonostante investimenti per 13,6 milioni. Pertanto l’utile ante imposte è diminuito del 27,3% a 10,3 milioni e, dopo imposte per 1,1 milioni (tax rate in forte diminuzione dal 33,8% al 10,6%) e al netto di una quota di perdita di competenza di terzi pari a 20.000 euro (quota di utile di competenza di terzi pari a 3.000 euro nel 2021, si è giunti a un utile netto di 9,2 milioni, l’1,6% in meno rispetto ai 9,4 milioni al 31/12/2021. Il dividendo ammonta a 0,06 euro per azione, in pagamento dal 24 maggio 2023.