Jonix

Risultati 2022 - Nell’esercizio 2022 Jonix ha evidenziato una significativa contrazione dei ricavi e margini negativi fin dall’ebit. I ricavi caratteristici sono infatti scesi ben del 35,3% a 4,4 milioni, di cui 3,48 riferiti alla linea Air Tech Solutions (-41%) e 0,24 alla linea Advanced Tech Solutions (-57,1%). Per il 58% del totale (2,54 milioni, -37,7%) i ricavi sono stati conseguiti all’estero, ed anche i ricavi in Italia sono scesi del 32% a 1,87 milioni. I volumi di vendita del canale Commerciale e Industriale sono diminuiti del 44,4% a 2,39 milioni, e quelli del canale Residenziale si sono ridotti del 47% a 1,34 milioni. Gli altri proventi sono invece balzati da 208.000 a 617.000 euro, di cui circa 432.900 riferiti al credito d’imposta IPO. La variazione positiva delle rimanenze è passata da 43.000 a 95.000 euro e il valore della produzione è quindi passato da 7,03 a 5,1 milioni (-27,5%). I costi per consumi di materie prime sono scesi in misura inferiore ai ricavi (-27,3% a 2,2 milioni), come pure i costi per servizi (-14,8% a 1,5 milioni); ma il costo del personale è balzato del 30,5% a 856.000 euro, pur in presenza di un numero di dipendenti invariato a 10 unità. E gli altri costi operativi sono più che raddoppiati da 141.000 a 328.000 euro. E così l’ebitda è sceso ben dell’86,8% a 185.000 euro; e dopo ammortamenti e accantonamenti passati da 297.000 a 353.000 euro (il dato 2022 include un accantonamento a spese legali di 188.670 euro per effetto del recesso contrattuale di Pierburg Technology GmbH in relazione all’ordine di Rheinmetall per la fornitura di dispositivi di filtrazione dell’area MiniMate per il mercato tedesco) si è passati da un utile operativo di 1,1 milioni a una perdita operativa di 168.000 euro. Il saldo negativo della gestione finanziaria, poco rilevante, è rimasto quasi invariato a 13.000 euro; al 31/12/2022 la società evidenziava un indebitamento finanziario netto di 450.000 euro a fronte di una liquidità netta di 3,4 milioni a fine 2021. Questo a seguito del rimborso del finanziamento verso terzi e del finanziamento bancario erogato da UniCredit, oltre al pagamento del monte dividendi, all’acquisto di materie prime per compensare lo shortage del periodo e di prodotti finiti per dotare il magazzino dei nuovi prodotti presentati al Sales Meeting 2022, nonché all’accensione di un nuovo finanziamento presso Credem da 500.000 euro. Pertanto si è passati da un utile ante imposte di 1,09 milioni a una perdita ante imposte di 181.000 euro; dopo un effetto fiscale positivo per 30.000 euro (imposte per 125.000 euro nel 2021, con un tax rate dell’11,5%), si è giunti a una perdita netta di 151.000 euro, contro un utile netto di 965.000 euro al 31/12/2021.