Mediobanca

RISULTATI DI BILANCIO AL 30/6/2024 - Risultati molto positivi per Mediobanca nell’esercizio chiuso il 30/6/2024. Nell’esercizio il margine di interesse è salito del 7,7% a 1.947,5 milioni, grazie al riprezzamento dei crediti e all’aumento sotto controllo del costo della raccolta, oltre al buon contributo del portafoglio titoli del banking book sia in termini di volumi (+550 milioni) che di rendimenti (dal 2,56% al 2,92%) e a quello dei desk trading (proprietario e Markets). Il segmento Consumer è salito del 6% a 1.043,9 milioni, il Wealth Management del 17,6% a 425 milioni e il CIB del 6,6% a 307 milioni. Invece i proventi di tesoreria sono diminuiti del 16,3% a 172,2 milioni, ed il gap rispetto all’esercizio precedente riguarda quasi esclusivamente il portafoglio trading proprietario, mentre è cresciuta l’attività Markets con clientela. Le commissioni nette sono balzate del 19,6% a 811,1 milioni grazie a un andamento record nel quarto trimestre trainato dal Corporate and Investment Banking (+24,6% a 360,6 milioni), mentre il Wealth Management è salito dell’8,9% a 489,4 milioni, trainato dalle banking fees (+10% a 104,6 milioni) e dal balzo delle performance fees (+75% a 14,8 milioni). Il Consumer ha visto un incremento del 5,7% a 145,1 milioni, con un contributo crescente del Buy Now Pay Later (Pagolight). Nel complesso il margine di intermediazione primario è salito del 10,6% a 2.779,9 milioni. In aumento del 14,4%, a 222 milioni, i ricavi della gestione finanziaria; il margine della gestione finanziaria e assicurativa è così salito del 10,8% a 3.001,9 milioni. Le rettifiche su impieghi alla clientela e su attività finanziarie sono solo lievemente aumentate (da 231,4 a 248,3 milioni), e ne è derivato un risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa pari a 2.077,8 milioni (+11,2%). I costi operativi sono complessivamente cresciuti del 7,7% a 1.551,9 milioni, in presenza di un costo del personale salito del 10,3% a 807,1 milioni (vi è stato un aumento degli organici da 5.227 a 5.443 unità nonché l’effetto del rinnovo del CCNL bancario e della componente variabile degli stipendi grazie all’andamento dell’ultimo trimestre) e altre spese amministrative aumentate del 7,7% a 737,7 milioni per le maggiori spese di marketing soprattutto di Wealth Management a supporto del rebranding di CheBanca! Il risultato operativo netto ha quindi raggiunto 1.201,6 milioni (+16,1%). Gli altri proventi sono poi balzati del 30,9% a 508,9 milioni per effetto del risultato delle partecipazioni consolidate a equity (quasi interamente riferito ad Assicurazioni Generali), che è salito del 12,4% a 510,4 milioni anche grazie alle plusvalenze derivanti dalle cessioni di Generali Deutschland Pensionkasse (pro quota per circa 45 milioni) e di TUA Assicurazioni. L’utile ante imposte è così salito del 20,2% a 1.710,5 milioni e, dopo imposte per 434 milioni (tax rate in diminuzione dal 27,7% al 25,4%) e al netto di una quota di utile di competenza di terzi qusai invariata a 3,1 milioni, si è giunti a un utile netto di 1.273,4 milioni, il 24,1% in più rispetto ai 1.026 milioni al 30/6/2023. Al 30/6/2024 il CET1 ratio pro-forma considerando permanente il Danish Compromise era pari al 15,2% (già includendo l’effetto del nuovo piano di buy-back da eseguirsi nell’esercizio 2024/2025) ed il Total Capital Ratio sempre includendo il medesimo effetto al 17,7%. L’acconto sul dividendo per l’esercizio al 30/6/2024, pari a 0,51 euro per azione, è stato messo in pagamento il 22 maggio 2024, ed il saldo, pari a 0,56 euro per azione, viene messo in pagamento il 20 novembre 2024 per un totale di 1,07 euro per azione.