Monnalisa

RISULTATI 2022 – Peggiora nell’esercizio 2022 il rosso di Monnalisa soprattutto per effetto di maggiori oneri finanziari netti e minori effetti fiscali positivi. I ricavi caratteristici sono però saliti del 6,3% a 46,4 milioni, nonostante la debolezza dei mercati asiatici ancora interessati dagli effetti pandemici e i minori flussi turistici anche a seguito del conflitto russo-ucraino. I canali Retail diretti hanno peraltro visto salire i ricavi del 20% a 16,8 milioni, mentre quelli del Wholesale sono rimasti stabili a 26,7 milioni (vi è stato uno slittamento delle consegne della nuova collezione ai primi mesi del 2023) ed il B2C diretto è diminuito dell’1% a 2,9 milioni. Al 31/12/2022 i punti vendita diretti erano 49, contro i 51 di fine 2021. Le vendite in Italia sono salite dell’8% a 17,2 milioni e nel resto d’Europa del 17% a 13,9 milioni, mentre nel resto del mondo sono scese del 3% a 15,2 milioni per la citate debolezza dei mercati asiatici. Gli altri proventi sono diminuiti del 22,9% a circa 1,1 milioni. La variazione negativa delle rimanenze è passata da 1,1 a 1,7 milioni. I costi per consumi di materie prime sono saliti solo del 3% circa a 12,1 milioni ed i costi per servizi sono diminuiti dello 0,7% a 15,3 milioni; per contro il costo del personale è aumentato del 12,3% a quasi 12 milioni. Gli altri costi operativi, poco rilevanti, si sono ridotti del 55,7% a 386.000 euro. L’ebitda è nel complesso salito del 13,9% a 6,1 milioni; su base adjusted (cioè escludendo i costi relativi ad aperture e chiusure di punti vendita negli ultimi 12 mesi ed alcuni costi one-off), l’ebitda sarebbe ammontato a 5,9 milioni. Dopo ammortamenti poco variati a circa 8,1 milioni, la perdita operativa si è ridotta del 25,3% a 2,05 milioni. Come si è detto, il saldo negativo della gestione finanziaria è peggiorato, salendo da 589.000 euro a 1,3 milioni (essenzialmente per il mancato apporto della gestione cambi); al 31/12/2022 la società evidenziava un indebitamento finanziario netto pari a 28,9 milioni, di poco inferiore ai 29,3 milioni di fine 2021. La perdita ante imposte si è quindi attestata a 3,4 milioni (+1,8%); dopo un effetto fiscale positivo passato da 1,2 milioni a soli 146.000 euro, la perdita netta è stata pari a 3,2 milioni, il 53,9% in più rispetto ai 2,1 milioni al 31/12/2021.