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19 aprile 2024 ore 01:18 Mercato chiuso. Dati ritardati di 20 min.
Profilo società
La società in sintesi
Poste Italiane è stata costituita come amministrazione autonoma del Regno d’Italia nel 1925, mentre nel 1994 ha assunto la forma di ente pubblico economico con la denominazione Ente Poste Italiane che il 28 febbraio 1998 è stato trasformato nell’attuale Poste Italiane SpA. Nel 1999 sono state costituite la Divisione BancoPosta e Poste Vita (successivamente nel 2010 la controllata Poste Assicura specializzata nei Rami Danni), e nel 2007 l’operatore mobile virtuale di telefonia Poste Mobile. Oggi Poste Italiane offre servizi di corrispondenza e pacchi attraverso la propria piattaforma distributiva che contava, al 31/3/2023, 12.755 uffici postali, 8.118 Rete ATM Postamat, 15.524 Rete Punto Poste (Lockers e punti di ritiro al 31/12/2022) e circa 30.000 portalettere tra personale stabile e flessibile (al 31/12/2022). Poste Italiane è l’operatore postale a cui è demandato in esclusiva il Servizio Postale Universale in Italia che è stato rinnovato dalle autorità competenti per 15 anni a partire da aprile 2011 per la consegna di corrispondenza e pacchi a tutti i residenti in Italia. Offre inoltre servizi finanziari tramite il patrimonio destinato BancoPosta che è soggetto alla vigilanza della Banca d’Italia e della CONSOB. I servizi assicurativi vengono offerti tramite le società Poste Vita e Poste Assicura, rispettivamente specializzate la prima in polizze vita, prodotti di risparmio e di investimento, e previdenza integrativa, e la seconda in polizze danni dedicate alla protezione della persona e dei beni o finalizzate alla protezione su infortuni e salute, casa, altri danni ai beni. Per il servizio di collocamento polizze BancoPosta percepisce una commissione di collocamento che per i prodotti tradizionali dipende solo dall’ammontare del premio, mentre per i piani pensionistici è in funzione anche dell’ammontare della polizza. Vi sono infine i servizi di comunicazione mobile tramite l’operatore virtuale (MVNO) Poste Mobile.
EBIT
Posizione finanziaria netta
Ricavi
Utile netto
30/6/2023 | 30/6/2022 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
---|---|---|---|---|
STATO PATRIMONIALE | ||||
ATTIVITA' IMMATERIALI | 1.111.000 | 744.000 | 1.145.000 | 798.000 |
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE | 201.485.000 | 201.487.000 | 199.620.000 | 227.104.000 |
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 13.611.000 | 12.738.000 | 6.164.000 | 5.260.000 |
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 220.714.000 | 218.770.000 | 211.370.000 | 236.652.000 |
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI | 3.907.000 | 2.888.000 | 1.236.000 | 1.261.000 |
LIQUIDITA' E DISPONIBILITA' FINANZIARIE | 39.103.000 | 43.834.000 | 46.684.000 | 44.152.000 |
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 45.508.000 | 49.272.000 | 50.256.000 | 48.076.000 |
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE ATTIVO | 266.222.000 | 268.042.000 | 261.626.000 | 284.728.000 |
CAPITALE SOCIALE | 1.306.000 | 1.306.000 | 1.306.000 | 1.306.000 |
AZIONI PROPRIE (-) | 94.000 | 63.000 | 63.000 | 40.000 |
RISERVE | 7.054.000 | 8.414.000 | 6.144.000 | 9.258.000 |
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO | 1.137.000 | 983.000 | 1.506.000 | 1.578.000 |
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 9.403.000 | 10.640.000 | 8.893.000 | 12.102.000 |
PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 115.000 | 39.000 | 44.000 | 8.000 |
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO | 9.518.000 | 10.679.000 | 8.937.000 | 12.110.000 |
ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI | 3.768.000 | 3.372.000 | 2.704.000 | 2.702.000 |
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 165.429.000 | 158.217.000 | 155.138.000 | 178.528.000 |
ALTRE PASSIVITA' CORRENTI | 2.869.000 | 2.547.000 | 2.611.000 | 2.451.000 |
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 91.275.000 | 99.146.000 | 97.551.000 | 94.090.000 |
PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE PASSIVO | 266.222.000 | 268.042.000 | 261.626.000 | 284.728.000 |
CONTO ECONOMICO | ||||
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 6.050.000 | 5.588.000 | 11.889.000 | 11.220.000 |
ALTRI RICAVI | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE RICAVI | 6.050.000 | 5.588.000 | 11.889.000 | 11.220.000 |
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE | 0 | 0 | 0 | 0 |
CONSUMI DI MATERIE PRIME | 0 | 0 | 0 | 0 |
COSTO DEL PERSONALE | 2.432.000 | 2.386.000 | 5.226.000 | 5.467.000 |
COSTI PER SERVIZI | 1.517.000 | 1.312.000 | 2.960.000 | 2.873.000 |
ALTRI COSTI OPERATIVI | 134.000 | 77.000 | 303.000 | 277.000 |
ALTRI PROVENTI NON RICORRENTI | 27.000 | 18.000 | 41.000 | 33.000 |
ALTRI ONERI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 320.000 | 0 |
EBITDA | 1.994.000 | 1.831.000 | 3.121.000 | 2.636.000 |
AMMORTAMENTI | 415.000 | 381.000 | 836.000 | 803.000 |
ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI & SVALUTAZIONI | 2.000 | -5.000 | -6.000 | -13.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | -11.000 | -38.000 | 0 | 0 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 25.000 | 0 | 0 | 0 |
EBIT | 1.566.000 | 1.417.000 | 2.291.000 | 1.846.000 |
b) Oneri Finanziari | 54.000 | 70.000 | 117.000 | 64.000 |
c) Altri Proventi (Oneri) Finanziari | 8.000 | -13.000 | -4.000 | 22.000 |
SALDO GESTIONE FINANZIARIA | 40.000 | 4.000 | 37.000 | 322.000 |
a) Proventi Finanziari | 86.000 | 87.000 | 158.000 | 364.000 |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 1.631.000 | 1.421.000 | 2.328.000 | 2.168.000 |
IMPOSTE SUL REDDITO | 491.000 | 436.000 | 817.000 | 588.000 |
RISULTATO NETTO ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 1.140.000 | 985.000 | 1.511.000 | 1.580.000 |
RISULTATO ATTIVITA' DESTINATA A CESSARE | 0 | 0 | 0 | 0 |
RISULTATO NETTO | 1.140.000 | 985.000 | 1.511.000 | 1.580.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI | 3.000 | 2.000 | 5.000 | 2.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 1.137.000 | 983.000 | 1.506.000 | 1.578.000 |
30/6/2023 | 30/6/2022 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
---|---|---|---|---|
ROS [EBIT/Ricavi delle Vendite] | 25,88% | 25,36% | 19,27% | 16,45% |
ROCE [EBIT/(Totale Attivo - Passività Correnti)] | 0,90% | 0,84% | 1,40% | 0,97% |
ROE | 12,09% | 9,24% | 16,93% | 13,04% |
ROI | 9,81% | 10,18% | 35,08% | 37,28% |
Costo del Lavoro/Dipendenti | 20,403 | 20,135 | 47,386 | 48,679 |
Costo del Lavoro/Ricavi delle Vendite | 40,20% | 42,70% | 43,96% | 48,73% |
Patrimonio Netto Complessivo - Attivo Immobilizzato | -211.311.000,000 | -208.130.000,000 | -202.477.000,000 | -224.550.000,000 |
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Complessivo | -0,677 | -0,303 | 0,269 | 0,591 |
Cash Flow/Investimenti | 904,07% | 435,03% | 350,82% | 505,94% |
Investimenti/ImmobilizzazionIi Materiali Nette | 4,68% | 8,79% | 17,90% | 13,92% |
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Commento
RISULTATI AL 30 GIUGNO 2023 - Risultati positivi per Poste Italiane nel primo semestre 2023. I ricavi netti della gestione ordinaria sono infatti saliti dell’8,3% a 6.050 milioni, in presenza di un incremento del 5%, a 1.895 milioni, del comparto Corrispondenza, pacchi e distribuzione. Ma tale settore ha beneficiato, nel secondo trimestre (ricavi +10,9% a 1.002 milioni), di una plusvalenza “non cash” di 109 milioni derivante da un’operazione di M and A che ha portato a un aumento della partecipazione in sennder Tech. I ricavi Corrispondenza sono saliti dello 0,6% a 1 miliardo, sostenuti da azioni di repricing e da un mix di prodotti migliorato, ma prosegue il calo die volumi. I ricavi dei Pacchi sono invece diminuiti dello 0,6% a 659 milioni in relazione a un calo delle tariffe medie nell’anno pari allo 0,4%, mentre i volumi sono continuati a salire grazie all’e-commerce; in particolare i volumi B2C sono saliti del 9,5% su base annua a 89 milioni di unità, ma le tariffe hanno risentito dell’effetto mix. Fra gli altri ricavi, balzati del 76,7% a 2023 milioni, è inclusa la citata plusvalenza non-cash. I ricavi Distribuzione sono saliti del 7% a 2,7 miliardi ed hanno riflesso la performance positiva del business dei servizi finanziari. I ricavi netti da Servizi Finanziari sono infatti aumentati del 6,4% a 2,666 milioni, ed hanno beneficiato di maggiori commissioni da distribuzione di prodotti assicurativi, nonché di un margine di interesse balzato del 29,5% a 1,1 miliardi, con un ritorno medio passato dall’1,88% al 2,38% trainato da un livello più alto dei tassi di interesse e dall’aumento dei depositi retail. Le commissioni di distribuzione del risparmio postale sono salite del 3,5% a 828 milioni grazie a un’offerta commerciale rinnovata; invece quelle di distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari sono scese ben del 23% a 105 milioni in quanto il costo del finanziamento richiesto dai partner ha raggiunto il livello massimo, effetto in parte mitigato dalla crescita dei volumi. Le commissioni da risparmio gestito sono aumentate dell’11,3% a 68 milioni per effetto di una buona raccolta dei fondi “target maturity fixed income”. Le attività finanziarie gestite (AFI) hanno raggiunto 580 miliardi, con un effetto mercato positivo pari a 4,5 miliardi e una buona raccolta netta realizzata nel settore assicurativo, nei Depositi e Altro e nei Fondi Comuni. Diminuzione del 3%, a 772 milioni, per i ricavi dei servizi assicurativi, ed in particolare quelli generati dal ramo Vita sono scesi del 2,8% a 739 milioni dato che il primo semestre 2022 aveva beneficato di ricavi non ricorrenti derivanti da un aumento improvviso e sostanziale dei tassi di interesse. I premi lordi del comparto assicurativo Vita sono però saliti del 10,8% a 10,5 miliardi. Anche i ricavi del ramo Danni sono scesi dell’8,2% a 33 milioni. Al 30/6/2023 il Coefficiente di Solvibilità (Solvency II Ratio) del gruppo Poste Vita era pari al 273% (253% a fine 2022), molto al di sopra del target del gruppo che prevede almeno un livello del 200% nell’arco di Piano. I ricavi da pagamenti e mobile sono balzati del 48,8% a 717 milioni, e in particolare quelli da pagamenti con carta sono aumentati del 33,3% a 332 milioni (grazie al progressivo spostamento verso le carte Evolution a margine più elevato, con lo stock salito a 9,7 milioni di carte in aumento del 10,4%, al continuo aumento dell’uso delle carte e del valore complessivo delle transazioni, ed al contributo di LIS che ha generato ricavi incrementali per 25 milioni), gli altri pagamenti sono più che raddoppiati da a 180 milioni (grazie alle transazioni di pagamento gestite direttamente da PostePay in qualità di Payment Service Provider e al contributo di LIS per 45 milioni) e i ricavi da servizi Telco sono saliti del 4,6% a 164 milioni sostenuti dall’offerta in fibra e da un ridotto “churn rate” pur in un mercato competitivo. La nuova offerta Energia ha contribuito nel secondo trimestre per 26 milioni (raggiungendo circa 300.000 contratti sottoscritti) e PosteID, la soluzione di identità digitale, è stata adottata da 24,2 milioni di clienti (+4,5% su base annua). Il numero delle transazioni di e-commerce è salito del 19,2% a 333,6 milioni. I costi operativi sono complessivamente ammontati a 4.485 milioni (+7,5%); nel dettaglio sono risultate in aumento dell’1,9% a 2.432 milioni le spese per il personale per effetto delle operazioni di acquisizione e dell’aumento retributivo già pianificato, mentre i costi per beni e servizi sono balzati del 15,6% a 1.517 milioni a seguito dell’inflazione e dei costi di avviamento della nuova offerta Energia. E gli altri costi operativi sono balzati del 74% a 134 milioni, per lo più a seguito della variazione di perimetro. Tutto ciò ha dato luogo a un ebitda in aumento dell’8,9% a 1.994 milioni. Gli ammortamenti sono saliti da 381 a 415 milioni per i maggiori investimenti effettuati e gli effetti delle operazioni di acquisizione, e sono state effettuate svalutazioni in diminuzione da 38 a 11 milioni. Nel complesso il risultato operativo e di intermediazione (ebit) è salito del 10,5% a 1.566 milioni. L’ebit del comparto Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è balzato del 73,6% a 247 milioni; quello del comparto Servizi Finanziari è salito del 12,8% a 456 milioni, quello dei Servizi Assicurativi è sceso del 5,3% a 664 milioni mentre e quello del comparto Pagamenti e Mobile è aumentato del 17,8% a 199 milioni (senza i costi di avviamento del business Energia avrebbe raggiunto 225 milioni). Il saldo positivo della gestione finanziaria, poco influente, è però salito da 4 a 40 milioni; al 30/6/2023 però l’indebitamento finanziario netto ammontava a 6.442 milioni, in crescita rispetto ai 2.406 milioni di fine 2022. L’utile ante imposte è così aumentato del 14,8% a 1.631 milioni e, dopo imposte per 491 milioni (tax rate in lieve discesa dal 30,7% al 30,1%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 2 a 3 milioni, si è giunti a un utile netto di 1.137 milioni, il 15,7% in più rispetto ai 983 milioni al 30/6/2022. In particolare quello del comparto Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è più che raddoppiato da 87 a 190 milioni; quello dei Servizi Finanziari è salito del 25,1% a 337 milioni; quello dei Servizi Assicurativi è sceso del 7,4% a 471 milioni e quello dei Pagamenti e Mobile è aumentato del 18,9% a 144 milioni.