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27 luglio 2024 ore 03:02 Mercato chiuso. Dati ritardati di 20 min.
Profilo società
La società in sintesi
Poste Italiane è stata costituita come amministrazione autonoma del Regno d’Italia nel 1925, mentre nel 1994 ha assunto la forma di ente pubblico economico con la denominazione Ente Poste Italiane che il 28 febbraio 1998 è stato trasformato nell’attuale Poste Italiane SpA. Nel 1999 sono state costituite la Divisione BancoPosta e Poste Vita (successivamente nel 2010 la controllata Poste Assicura specializzata nei Rami Danni), e nel 2007 l’operatore mobile virtuale di telefonia Poste Mobile. Oggi Poste Italiane offre servizi di corrispondenza e pacchi attraverso la propria piattaforma distributiva che contava, al 31/3/2023, 12.755 uffici postali, 8.118 Rete ATM Postamat, 15.524 Rete Punto Poste (Lockers e punti di ritiro al 31/12/2022) e circa 30.000 portalettere tra personale stabile e flessibile (al 31/12/2022). Poste Italiane è l’operatore postale a cui è demandato in esclusiva il Servizio Postale Universale in Italia che è stato rinnovato dalle autorità competenti per 15 anni a partire da aprile 2011 per la consegna di corrispondenza e pacchi a tutti i residenti in Italia. Offre inoltre servizi finanziari tramite il patrimonio destinato BancoPosta che è soggetto alla vigilanza della Banca d’Italia e della CONSOB. I servizi assicurativi vengono offerti tramite le società Poste Vita e Poste Assicura, rispettivamente specializzate la prima in polizze vita, prodotti di risparmio e di investimento, e previdenza integrativa, e la seconda in polizze danni dedicate alla protezione della persona e dei beni o finalizzate alla protezione su infortuni e salute, casa, altri danni ai beni. Per il servizio di collocamento polizze BancoPosta percepisce una commissione di collocamento che per i prodotti tradizionali dipende solo dall’ammontare del premio, mentre per i piani pensionistici è in funzione anche dell’ammontare della polizza. Vi sono infine i servizi di comunicazione mobile tramite l’operatore virtuale (MVNO) Poste Mobile.
EBIT
Posizione finanziaria netta
Ricavi
Utile netto
31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
---|---|---|---|---|
STATO PATRIMONIALE | ||||
ATTIVITA' IMMATERIALI | 1.266.000 | 1.145.000 | 798.000 | 732.000 |
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE | 212.717.000 | 199.620.000 | 227.104.000 | 221.803.000 |
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 6.196.000 | 6.722.000 | 5.260.000 | 4.993.000 |
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 224.814.000 | 211.928.000 | 236.652.000 | 230.916.000 |
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI | 1.218.000 | 1.126.000 | 1.261.000 | 1.247.000 |
LIQUIDITA' E DISPONIBILITA' FINANZIARIE | 42.169.000 | 46.684.000 | 44.152.000 | 37.656.000 |
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 45.963.000 | 50.146.000 | 48.076.000 | 41.441.000 |
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 50.000 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE ATTIVO | 270.827.000 | 262.074.000 | 284.728.000 | 272.357.000 |
CAPITALE SOCIALE | 1.306.000 | 1.306.000 | 1.306.000 | 1.306.000 |
AZIONI PROPRIE (-) | 94.000 | 63.000 | 40.000 | 40.000 |
RISERVE | 7.188.000 | 5.013.000 | 9.258.000 | 9.029.000 |
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO | 1.922.000 | 1.578.000 | 1.578.000 | 1.207.000 |
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 10.322.000 | 7.834.000 | 12.102.000 | 11.502.000 |
PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 117.000 | 44.000 | 8.000 | 5.000 |
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO | 10.439.000 | 7.878.000 | 12.110.000 | 11.507.000 |
ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI | 2.958.000 | 2.819.000 | 2.702.000 | 2.805.000 |
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 169.958.000 | 156.647.000 | 178.528.000 | 176.620.000 |
ALTRE PASSIVITA' CORRENTI | 3.028.000 | 2.609.000 | 2.451.000 | 2.529.000 |
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 90.430.000 | 97.549.000 | 94.090.000 | 84.230.000 |
PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE PASSIVO | 270.827.000 | 262.074.000 | 284.728.000 | 272.357.000 |
CONTO ECONOMICO | ||||
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 12.128.000 | 11.386.000 | 11.220.000 | 10.526.000 |
ALTRI RICAVI | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE RICAVI | 12.128.000 | 11.386.000 | 11.220.000 | 10.526.000 |
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE | 0 | 0 | 0 | 0 |
CONSUMI DI MATERIE PRIME | 0 | 0 | 0 | 0 |
COSTO DEL PERSONALE | 5.170.000 | 4.823.000 | 5.467.000 | 5.638.000 |
COSTI PER SERVIZI | 3.237.000 | 2.827.000 | 2.873.000 | 2.523.000 |
ALTRI COSTI OPERATIVI | 346.000 | 292.000 | 277.000 | 178.000 |
ALTRI PROVENTI NON RICORRENTI | 56.000 | 41.000 | 33.000 | 37.000 |
ALTRI ONERI NON RICORRENTI | 0 | 320.000 | 0 | 0 |
EBITDA | 3.431.000 | 3.165.000 | 2.636.000 | 2.224.000 |
AMMORTAMENTI | 811.000 | 769.000 | 803.000 | 718.000 |
ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI & SVALUTAZIONI | 0 | 0 | -13.000 | -18.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | 0 | 0 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 25.000 | 0 | 0 | -1.000 |
EBIT | 2.620.000 | 2.396.000 | 1.846.000 | 1.524.000 |
b) Oneri Finanziari | 119.000 | 126.000 | 64.000 | 62.000 |
c) Altri Proventi (Oneri) Finanziari | 20.000 | -6.000 | 22.000 | 7.000 |
SALDO GESTIONE FINANZIARIA | 82.000 | 37.000 | 322.000 | 53.000 |
a) Proventi Finanziari | 181.000 | 169.000 | 364.000 | 108.000 |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 2.727.000 | 2.433.000 | 2.168.000 | 1.576.000 |
IMPOSTE SUL REDDITO | 794.000 | 850.000 | 588.000 | 370.000 |
RISULTATO NETTO ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 1.933.000 | 1.583.000 | 1.580.000 | 1.206.000 |
RISULTATO ATTIVITA' DESTINATA A CESSARE | 0 | 0 | 0 | 0 |
RISULTATO NETTO | 1.933.000 | 1.583.000 | 1.580.000 | 1.206.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI | 11.000 | 5.000 | 2.000 | -1.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 1.922.000 | 1.578.000 | 1.578.000 | 1.207.000 |
31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
---|---|---|---|---|
ROS [EBIT/Ricavi delle Vendite] | 21,60% | 21,04% | 16,45% | 14,48% |
ROCE [EBIT/(Totale Attivo - Passività Correnti)] | 1,45% | 1,46% | 0,97% | 0,81% |
ROE | 18,62% | 20,14% | 13,04% | 10,49% |
ROI | 39,83% | 34,90% | 37,28% | 32,52% |
Costo del Lavoro/Dipendenti | 43,445 | 43,732 | 48,679 | 48,235 |
Costo del Lavoro/Ricavi delle Vendite | 42,63% | 42,36% | 48,73% | 53,56% |
Patrimonio Netto Complessivo - Attivo Immobilizzato | -214.492.000,000 | -204.094.000,000 | -224.550.000,000 | -219.414.000,000 |
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Complessivo | 0,370 | 0,128 | 0,591 | 0,593 |
Cash Flow/Investimenti | 483,95% | 351,57% | 505,94% | 384,03% |
Investimenti/ImmobilizzazionIi Materiali Nette | 14,88% | 17,90% | 13,92% | 15,03% |
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Commento
RISULTATI 2023 - Risultati decisamente positivi per Poste Italiane nell’esercizio 2023. I ricavi netti della gestione ordinaria sono infatti saliti del 6,5% a 12.128 milioni, in presenza di un incremento del 2,6%, a 3.746 milioni, del comparto Corrispondenza, pacchi e distribuzione, con volumi scesi del 6,2% per la Corrispondenza (2.287 milioni), mentre quelli dei Pacchi sono saliti del 6,8% a 256 milioni. Però i prezzi medi della corrispondenza sono aumentati del 6,4%. I ricavi Corrispondenza sono così saliti dello 0,2% a 2.070 milioni, mentre quelli dei Pacchi sono rimasti invariati a 1.395 milioni; i ricavi B2C sono saliti del 7,6% a 811 milioni. Fra gli altri ricavi, balzati del 47,9% a 281 milioni, è inclusa una plusvalenza non-cash conseguita nel secondo trimestre. I ricavi Distribuzione sono saliti del 7,9% a 5,2 miliardi. I ricavi netti da Servizi Finanziari sono aumentati del 5,9% a 5.229 milioni, ed hanno beneficiato di un margine di interesse balzato del 17,5% a 2,2 miliardi, con un ritorno medio passato dall’1,99% al 2,44% trainato da un livello più alto dei tassi di interesse e dall’aumento dei depositi retail e corporate. Le commissioni di distribuzione del risparmio postale sono salite dell’8,7% a 1,7 miliardi; invece quelle di distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari sono scese del 15,4% a 180 milioni in quanto il costo del finanziamento richiesto dai partner ha influito su questa tipologia di commissioni. Le commissioni da risparmio gestito sono aumentate del 21,2% a 144 milioni per effetto di una buona raccolta dei fondi “target maturity fixed income”. Le attività finanziarie gestite (AFI) hanno raggiunto 581 miliardi, con un effetto mercato positivo pari a 9 miliardi e una buona raccolta netta realizzata nel settore assicurativo e nei fondi Fixed Income lanciati recentemente. Diminuzione del 5%, a 1.567 milioni, per i ricavi dei servizi assicurativi, ed in particolare quelli generati dal ramo Vita sono scesi del 6,7% a 1,47 miliardi (ma i premi lordi sono aumentati del 4,8% a 18 miliardi). I ricavi del ramo Danni sono aumentati del 34,7% a 92 milioni, sostenuti da maggiori premi lordi (+48,2% a 581 milioni) e dal consolidamento di Net Insurance. Al 31/12/2023 il Coefficiente di Solvibilità (Solvency II Ratio) del gruppo Poste Vita era pari al 305% (253% a fine 2022), molto al di sopra del target del gruppo che prevede almeno un livello del 200% nell’arco di Piano. I ricavi da pagamenti e mobile sono balzati del 38,3% a 1.586 milioni, e in particolare quelli da pagamenti con carta sono aumentati del 27,5% a 717 milioni (grazie al progressivo spostamento verso le carte Evolution a margine più elevato, con lo stock salito a 10 milioni di carte in aumento del 5,4%, al continuo aumento dell’uso delle carte e del valore complessivo delle transazioni ed al contributo di LIS), gli altri pagamenti sono balzati del 63,2% a 381 milioni (grazie alle transazioni di pagamento gestite direttamente da PostePay in qualità di Payment Service Provider e al contributo di LIS) e i ricavi da servizi Telco sono saliti del 3,8% a 331 milioni sostenuti dall’offerta in fibra e da una consistente base clienti (4,7 milioni). La nuova offerta Energia ha contribuito nel periodo per 17 milioni (raggiungendo oltre 500.000 contratti sottoscritti) e PosteID, la soluzione di identità digitale, è stata adottata da 24 milioni di clienti (+0,8% su base annua). Il costo del personale è salito del 7,2% a 5.170 milioni per effetto anche di un bonus “una tantum” di 90 milioni (il numero dei dipendenti è invece passato da 121.033 a 120.155 unità), ed i costi per servizi sono balzati del 14,5% a 3.237 milioni a seguito dell’inflazione e dei costi di avviamento della nuova offerta Energia. In aumento del 18,5% a 356 milioni gli altri costi operativi; gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 41 a 56 milioni. L’ebitda ha quindi raggiunto 3.431 milioni (+8,4%); dopo ammortamenti saliti da 769 a 811 milioni per i maggiori investimenti effettuati e gli effetti delle operazioni di acquisizione, l’ebit è aumentato del 9,3% a 2.620 milioni. La perdita operativa del comparto Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è scesa dell’86,9% a 43 milioni (pur incorporando incentivi all’esodo passati da 76 a 171 milioni); quello del comparto Servizi Finanziari è diminuito del 2,8% a 863 milioni per l’allocazione non proporzionale dei costi di distribuzione; quello dei Servizi Assicurativi è sceso del 6,5% a 1.360 milioni mentre quello del comparto Pagamenti e Mobile è aumentato del 15,9% a 440 milioni in quanto la crescita dei ricavi e il contributo di LIS hanno più che compensato i costi di avviamento del business Energia. Il saldo positivo della gestione finanziaria, poco influente, è però balzato da 37 a 82 milioni; al 31/12/2023 la disponibilità finanziaria netta ammontava a 3.861 milioni, in significativo aumento rispetto ai 1.012 milioni di fine 2022 grazie alla generazione di cash flow. L’utile ante imposte è così salito del 12,1% a 2.727 milioni e, dopo imposte per 794 milioni (tax rate in discesa dal 34,9% al 29,1%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 5 a 11 milioni, si è giunti a un utile netto di 1.922 milioni, il 21,8% in più rispetto ai 1.578 milioni al 31/12/2022. In particolare la perdita netta del comparto Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si è ridotta dell’87,3% a 46 milioni; l’utile dei Servizi Finanziari è salito del 4% a 647 milioni; quello dei Servizi Assicurativi è sceso del 5,5% a 994 milioni e quello dei Pagamenti e Mobile è aumentato del 25,1% a 338 milioni. Dopo il pagamento, a titolo di acconto sul dividendo 2023, di 0,237 euro per azione dal 22 novembre 2023, Poste Italiane ha deliberato un saldo di 0,563 euro per azione in pagamento dal 26 giugno 2024, per un totale di 0,8 euro per azione.