Societa' Editoriale Il Fatto

Risultati 2023 - Risultati in rosso fin dall’ebit nell’esercizio 2023 per SEIF – Società Editoriale Il Fatto (ma il 2022 aveva beneficiato di proventi non ricorrenti). I ricavi caratteristici sono però saliti del 4,4% a 29,2 milioni, ed in particolare quelli del settore Editoria sono aumentati del 7,4% a 23,6 milioni soprattutto grazie a ricavi da vendita libri Paper First nei canali edicola e libreria quasi raddoppiati da 1,1 a 2,1 milioni; quelli da vendita quotidiano sono rimasti pressochè stabili a 14,5 milioni, mentre quelli del magazine mensile FQ Millennium sono scesi del 23,1% a 323.000 euro. I ricavi da abbonamenti al quotidiano e al sito sono saliti da circa 6 a 6,6 milioni. I ricavi da Media Content sono aumentati del 14,3% a 2,5 milioni, di cui 1,86 derivanti dalla concessione dei diritti di sfruttamento dei contenuti televisivi (1,8 milioni nel 2022), mentre le vendite di spettacoli teatrali ed eventi sono balzate del 58,6% a 303.000 euro e gli abbonamenti App TvLoft sono per contro diminuiti del 54,6% a 357.000 euro. I ricavi da pubblicità sono scesi del 17,2% a 3,1 milioni, di cui 638.000 euro riferiti alla raccolta pubblicitaria sul quotidiano (-18,8%) e circa 2,5 milioni alla raccolta pubblicitaria sul sito (3 milioni nel 2022). Gli altri proventi sono invece scesi dell’81,1% da 7 a 1,3 milioni, ma il dato 2022 includeva circa 6,8 milioni non ricorrenti in quanto relativi alla plusvalenza da conferimento del ramo d’azienda Loft Produzioni. La variazione positiva delle rimanenze è passata da 25.000 a 14.000 euro, mentre gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 5 a circa 4 milioni. Il valore della produzione è quindi nel complesso aumentato del 3,9% a 34,5 milioni. I costi per consumi di materie prime, poco rilevanti, sono scesi del 17,1% a 1,3 milioni, il costo del personale del 2,2% a 12,1 milioni (pur in presenza di un numero di dipendenti passato da 123 a 136) unità e gli altri costi operativi del 6,2% a 2 milioni. I costi per servizi si sono attestati a 16,9 milioni (+0,6%). Nel complesso l’ebitda è sceso del 68,6% a 2,26 milioni (ma al netto della citata plusvalenza nel 2022 sarebbe stato di 404.000 euro); e, dopo ammortamenti in diminuzione da 5,8 a 5,3 milioni (gli accantonamenti per rischi sono passati da 142.000 a 43.000 euro), si è passati da un utile operativo di 1,25 milioni a una perdita operativa di 3,1 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria, poco rilevante, è peggiorato da 53.000 a 126.000 euro; al 31/12/2023 la società evidenziava un indebitamento finanziario netto di 3,1 milioni, in aumento rispetto agli 1,3 milioni di fine 2022, per effetto di investimenti lordi per 5,2 milioni per produzione di contenuti televisivi, innovazione tecnologica e per la nuova linea di business nel settore della formazione. Così si è passati da un utile ante imposte di 1,2 milioni a una perdita ante imposte di 3,3 milioni; e dopo un effetto fiscale positivo passato da 1,3 milioni a 921.000 euro, si è passati da un utile netto di 2,5 milioni a una perdita netta di 2,4 milioni. Nel 2022 però, non considerando il citato provento non ricorrente, vi sarebbe stata una perdita netta di 4,3 milioni.