Societa' Editoriale Il Fatto

Risultati 2022 - Balzo dei margini reddituali nell’esercizio 2022 per SEIF – Società Editoriale Il Fatto grazie a proventi non ricorrenti. I ricavi caratteristici sono però scesi del 14% a circa 28 milioni, ed in particolare quelli del settore Editoria sono diminuiti del 9,6% a 22 milioni per il calo dei prodotti editoriali cartacei, in presenza di ricavi da vendita quotidiano diminuiti del 10,5% a 14,5 milioni, mentre quelli del magazine mensile FQ Millennium sono scesi del 22% a 420.000 euro e quelli da vendita libri Paper First nei canali edicola e libreria del 27% a circa 1,1 milioni. I ricavi da abbonamenti al quotidiano e al sito sono diminuiti dell’1,6% a quasi 6 milioni per effetto di un mix sfavorevole tra pubblicazioni mensili e annuali (queste ultime sono aumentate). I ricavi da Media Content si sono ridotti del 37,7% a 2,2 milioni, quasi interamente derivanti dalla concessione dei diritti di sfruttamento dei contenuti televisivi (-45% a 1,8 milioni), mentre le vendite di spettacoli teatrali ed eventi sono salite del 24% a 191.000 euro e gli abbonamenti App TvLoft sono aumentati del 10% a 786.000 euro. I ricavi da pubblicità sono scesi del 19,1% a 3,8 milioni, di cui 786.000 euro riferiti alla raccolta pubblicitaria sul quotidiano (+10%) e circa 3 milioni alla raccolta pubblicitaria sul sito (-24,4%). Gli altri proventi sono invece balzati da 473.000 euro a 7 milioni, ma di questi circa 6,8 milioni sono non ricorrenti in quanto relativi alla plusvalenza da conferimento del ramo d’azienda Loft Produzioni. La variazione delle rimanenze, negativa per 18.000 euro nel 2021, è stata positiva per 25.000 euro nel 2022, mentre gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni sono passati da 5,5 a 5 milioni. Il valore della produzione è quindi nel complesso aumentato del 4% a 40 milioni. I costi per consumi di materie prime, poco rilevanti, sono però balzati del 54,5% a 1,5 milioni, mentre il costo del personale è salito del 5,5% a 12,4 milioni, pur in presenza di un numero di dipendenti passato da 143 a 123 unità. Invece i costi per servizi sono diminuiti del 4,4% a 16,8 milioni e gli altri costi operativi del 4,6% a 2,2 milioni. Nel complesso l’ebitda è aumentato del 21,1% a 7,2 milioni; e, anche se gli ammortamenti sono passati da 5,3 a 5,8 milioni (mentre gli accantonamenti per rischi sono passati da 191.000 a 142.000 euro, l’ebit è balzato da 465.000 euro a 1,25 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria, poco rilevante, è peggiorato da 12.000 a 53.000 euro; al 31/12/2022 la società evidenziava un indebitamento finanziario netto di 1,3 milioni, a fronte di una liquidità netta pari a 1,5 milioni a fine 2021, per effetto di un cash flow operativo negativo per 491.000 euro nonchè di investimenti. L’utile ante imposte è comunque balzato da 453.000 euro a 1,2 milioni; e dopo un effetto fiscale positivo per 1,3 milioni determinato dalle imposte differite (imposte per 284.000 euro nel 2021 con un tax rate del 62,7%), l’utile netto ha infine raggiunto 2,5 milioni, a fronte di 169.000 euro al 31/12/2021.