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28 marzo 2024 ore 11:18 Mercato aperto. Dati ritardati di 20 min.
Profilo società
La società in sintesi
Snam è una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo e opera in Italia e, attraverso le proprie consociate internazionali, in Albania (TAP), Austria (TAG, GCA), Cina (Snam Gas e Energy Services Beijing), Emirati Arabi Uniti (ADNOC Gas Pipelines), Francia (Teréga), Grecia (DESFA) e Regno Unito (Interconnector UK). Inoltre Snam è uno dei principali azionisti del tratto finale del Corridoio Sud del gas (TAP Trans Adriatic Pipeline). Il gruppo è attivo nella realizzazione e gestione integrata delle infrastrutture del gas naturale, operando nello sviluppo e nella gestione delle attività di trasporto, rigassificazione e stoccaggio. È il principale operatore italiano di trasporto e dispacciamento di gas naturale in Italia e possiede la quasi totalità delle infrastrutture, disponendo di 32.582km di gasdotti. È primo in Europa per estensione della rete di trasporto pari a circa 38.000 km includendo le partecipate internazionali, e per capacità di stoccaggio detiene il 17,1% della capacità a livello europeo. Il gas proveniente dall’estero viene immesso nella Rete Nazionale attraverso punti di entrata, in corrispondenza delle interconnessioni con i metanodotti di importazione (Tarvisio, Gorizia, Passo Gries, Mazara del Vallo, Melendugno e Gela) e dei terminali di rigassificazione GNL (Panigaglia, Cavarzere e Livorno). Il gruppo è il maggiore operatore italiano e uno dei principali operatori europei nel settore dello stoccaggio del gas naturale attraverso 9 campi operativi di stoccaggio localizzati in Lombardia (cinque), Emilia-Romagna (tre) e Abruzzo (uno). La società è anche tra i principali operatori continentali nella rigassificazione, attraverso il terminale di Panigaglia e le quote negli impianti di Livorno (OLT) e Rovigo (Adriatic LNG) in Italia e di Revithoussa (DESFA) in Grecia, per una capacità di rigassificazione complessiva pro quota di circa 8,5 miliardi di metri cubi annui. Svolge anche attività diverse non soggette a regolamentazione, che rappresentano tuttavia una parte esigua dei suoi ricavi. Tra queste, le principali sono l’affitto e la manutenzione dei cavi di telecomunicazione in fibra ottica e le prestazioni tecniche effettuate per conto terzi. Il sistema integrato di infrastrutture a disposizione del gruppo comprende la rete di gasdotti, le centrali di compressione, i terminali marittimi, i terminali di rigassificazione, il sistema di dispacciamento e controllo del gas, i sistemi di gestione, manutenzione e ispezione dei gasdotti e i sistemi di misurazione del gas.
EBIT
Posizione finanziaria netta
Ricavi
Utile netto
30/6/2023 | 30/6/2022 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
---|---|---|---|---|
STATO PATRIMONIALE | ||||
ATTIVITA' IMMATERIALI | 1.356.000 | 1.245.000 | 1.225.000 | 1.107.000 |
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE | 3.112.000 | 2.869.000 | 2.485.000 | 2.957.000 |
ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 616.000 | 428.000 | 509.000 | 391.000 |
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 23.567.000 | 22.397.000 | 22.537.000 | 22.082.000 |
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI | 399.000 | 454.000 | 189.000 | 290.000 |
LIQUIDITA' E DISPONIBILITA' FINANZIARIE | 652.000 | 1.871.000 | 1.757.000 | 1.337.000 |
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 7.028.000 | 6.624.000 | 9.772.000 | 5.079.000 |
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 111.000 | 0 | 84.000 | 0 |
TOTALE ATTIVO | 30.706.000 | 29.021.000 | 32.393.000 | 27.161.000 |
CAPITALE SOCIALE | 2.736.000 | 2.736.000 | 2.736.000 | 2.736.000 |
AZIONI PROPRIE (-) | 33.000 | 36.000 | 33.000 | 354.000 |
RISERVE | 4.213.000 | 4.420.000 | 4.094.000 | 3.325.000 |
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO | 698.000 | 686.000 | 671.000 | 1.496.000 |
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 7.614.000 | 7.806.000 | 7.468.000 | 7.203.000 |
PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 66.000 | 54.000 | 56.000 | 37.000 |
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO | 7.680.000 | 7.860.000 | 7.524.000 | 7.240.000 |
ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI | 1.127.000 | 1.230.000 | 1.553.000 | 753.000 |
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 12.097.000 | 13.034.000 | 13.311.000 | 11.948.000 |
ALTRE PASSIVITA' CORRENTI | 5.115.000 | 855.000 | 7.472.000 | 1.644.000 |
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 10.903.000 | 8.127.000 | 11.541.000 | 7.973.000 |
PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | 26.000 | 0 | 17.000 | 0 |
TOTALE PASSIVO | 30.706.000 | 29.021.000 | 32.393.000 | 27.161.000 |
CONTO ECONOMICO | ||||
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 2.071.000 | 1.673.000 | 3.496.000 | 3.285.000 |
ALTRI RICAVI | 23.000 | 7.000 | 19.000 | 12.000 |
TOTALE RICAVI | 2.094.000 | 1.680.000 | 3.515.000 | 3.297.000 |
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE | 0 | 0 | 0 | 0 |
CONSUMI DI MATERIE PRIME | 572.000 | 275.000 | 655.000 | 568.000 |
COSTO DEL PERSONALE | 137.000 | 137.000 | 237.000 | 216.000 |
COSTI PER SERVIZI | 153.000 | 100.000 | 246.000 | 179.000 |
ALTRI COSTI OPERATIVI | 75.000 | 55.000 | 159.000 | 91.000 |
ALTRI PROVENTI NON RICORRENTI | 56.000 | 26.000 | 0 | 0 |
ALTRI ONERI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
EBITDA | 1.213.000 | 1.139.000 | 2.218.000 | 2.243.000 |
AMMORTAMENTI | 455.000 | 427.000 | 867.000 | 809.000 |
ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI & SVALUTAZIONI | 0 | 5.000 | 23.000 | 11.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | 0 | 0 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | -138.000 | 294.000 |
EBIT | 758.000 | 707.000 | 1.328.000 | 1.423.000 |
b) Oneri Finanziari | 127.000 | 91.000 | 177.000 | 134.000 |
c) Altri Proventi (Oneri) Finanziari | 242.000 | 249.000 | 0 | 0 |
SALDO GESTIONE FINANZIARIA | 155.000 | 181.000 | -140.000 | -102.000 |
a) Proventi Finanziari | 40.000 | 23.000 | 37.000 | 32.000 |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 913.000 | 888.000 | 1.050.000 | 1.615.000 |
IMPOSTE SUL REDDITO | 203.000 | 199.000 | 378.000 | 115.000 |
RISULTATO NETTO ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 710.000 | 689.000 | 672.000 | 1.500.000 |
RISULTATO ATTIVITA' DESTINATA A CESSARE | 0 | 0 | 0 | 0 |
RISULTATO NETTO | 710.000 | 689.000 | 672.000 | 1.500.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI | 12.000 | 3.000 | 1.000 | 4.000 |
RISULTATO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 698.000 | 686.000 | 671.000 | 1.496.000 |
30/6/2023 | 30/6/2022 | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
---|---|---|---|---|
ROS [EBIT/Ricavi delle Vendite] | 36,60% | 42,26% | 37,99% | 43,32% |
ROCE [EBIT/(Totale Attivo - Passività Correnti)] | 3,83% | 3,38% | 6,37% | 7,42% |
ROE | 9,17% | 8,79% | 8,99% | 20,77% |
ROI | 3,40% | 3,42% | 6,83% | 6,69% |
Costo del Lavoro/Dipendenti | 37,259 | 39,076 | 66,761 | 63,924 |
Costo del Lavoro/Ricavi delle Vendite | 6,71% | 8,19% | 6,78% | 6,58% |
Patrimonio Netto Complessivo - Attivo Immobilizzato | -15.953.000,000 | -14.591.000,000 | -15.069.000,000 | -14.879.000,000 |
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Complessivo | -1,902 | -1,631 | -1,585 | -1,937 |
Cash Flow/Investimenti | 188,51% | 238,46% | 131,43% | 205,79% |
Investimenti/ImmobilizzazionIi Materiali Nette | 3,34% | 2,62% | 6,43% | 6,39% |
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Commento
RISULTATI AL 30 GIUGNO 2023 - Su Snam, nel primo semestre 2023, continua a pesare l’incremento dei costi operativi sia in relazione al tradizionale business delle infrastrutture gas sia a quello della transizione energetica. Il raffronto tra il primo semestre 2023 e lo stesso periodo del 2022 viene, come di consueto, effettuato sulla base dati adjusted predisposti dalla società, calcolati al netto degli special item, che a livello di utile netto hanno evidenziato un ammontare positivo di 77 milioni nel primo semestre 2023 (normalizzazione dei tassi di interesse utilizzati per l’attualizzazione delle tariffe contrattuali della partecipata ADNOC, plusvalenza da cessione di azioni Industre De Nora e radiazione asset in corso) e di 40 milioni nel primo semestre 2022 (plusvalenze per 73 milioni, oneri finanziari connessi all’operazione di Liability Management perfezionata a gennaio 2022 per 17 milioni e svalutazioni di asset per 13 milioni). Considerando i dati adjusted di entrambi i periodi, i ricavi totali sono balzati del 24,6% a 2.094 milioni, ed in particolare quelli complessivi del business infrastrutture gas sono aumentati del 12% a 1.573 milioni; in tale ambito i ricavi regolati sono aumentati del 14,3% a 1.529 milioni (+15,1% a 1.239 milioni per il trasporto, +1,6% a 253 milioni per lo stoccaggio e un più che raddoppio da 13 a 37 milioni per la rigassificazione), per i maggiori ricavi connessi alla crescita della RAB (+37 milioni nonostante minori incentivi “input-based”), per il riconoscimento degli incentivi “output-based” connessi al mantenimento in esercizio degli asset di trasporto completamente ammortizzati a fini tariffari e ai servizi di flessibilità forniti agli utenti (+25 milioni) e ai maggiori volumi rigassificati nel primo semestre 2023 oltre al riconoscimento dei maggiori volumi rigassificati nel 2022 rispetto a quelli definiti dall’Autorità di regolazione (+20 milioni complessivi) e nonostante minori volumi di gas trasportato (-11 milioni) in relazione alle temperature significativamente più miti e alle azioni di contenimento della domanda di gas per far fronte alla riduzione delle importazioni in Russia, mentre i ricavi non regolati si sono ridotti del 33,3% a 44 milioni, in quanto il primo semestre 2022 aveva beneficiato di effetti positivi una tantum. I ricavi del business transizione energetica sono balzati dell’88,6% a 521 milioni grazie allo sviluppo dell’efficienza energetica, principalmente in ambito residenziale. I volumi di gas immesso nella rete nel periodo sono ammontati a 33,89 miliardi di metri cubi, in diminuzione del 13,9% rispetto all’anno prima, in presenza della citata riduzione della domanda di gas naturale (-16,4% a 32,72 miliardi di metri cubi). I quantitativi rigassificati sono stati pari a 1,85 miliardi di metri cubi di GNL (erano 0,88 miliardi di metri cubi nel primo semestre 2022); la capacità di stoccaggio disponibile, compreso lo stoccaggio strategico, è rimasta stabile a 12 miliardi di metri cubi, ed il gas naturale movimentato in stoccaggio è sceso da 10,5 a 7,5 miliardi di metri cubi (-28,6%). I costi operativi totali adjusted sono balzati però del 66,3% a 873 milioni; in particolare i costi del business infrastrutture gas sono saliti del 48,1% a 397 milioni (mentre i costi fissi sono aumentati solo dell’1,4% a 148 milioni, quelli variabili sono più che raddoppiati da 64 a 133 milioni e gli altri costi sono raddoppiati da 58 a 116 milioni). Ma soprattutto i costi del business transizione energetica sono balzati dell’85,2% a 476 milioni, parallelamente ai rispettivi ricavi. Ne è comunque derivato un ebitda adjusted in lieve aumento (+5,7% a 1.221 milioni), trainato dal business della transizione energetica (+26 milioni) e da quello delle infrastrutture gas (+40 milioni, nonostante l’assenza degli una tantum positivi di cui aveva beneficiato il primo semestre 2022). Dopo ammortamenti in aumento da 427 a 455 milioni per l’entrata in esercizio di nuove infrastrutture, l’ebit adjusted è salito del 5,2% a 766 milioni. Gli oneri finanziari netti sono saliti da 51 a 87 milioni, a seguito dei maggiori oneri derivanti dall’aumento del costo medio netto del debito, passato dall’1% all’1,7% per il contesto rialzista dei tassi di interesse. Al 30/6/2022 l’indebitamento finanziario netto era inoltre salito a 14.609 milioni rispetto agli 11.923 milioni di fine 2022. Il free cash flow è stato negativo per 1.743 milioni, e tiene conto del flusso di cassa negativo per 719 milioni generato dall’attività operativa, degli investimenti tecnici (al netto dei debiti) per 780 milioni e di quelli in partecipazioni per 265 milioni (al netto degli incassi da cessione del 4,2% di Industrie De Nora), oltre al pagamento di un monte dividendi di 376 milioni. I proventi netti su partecipazioni sono passati da 176 a 159 milioni per il minor contributo della partecipata austriaca TAG (minori volumi di gas trasportati per la scadenza della maggior parte dei contratti di trasporto a lungo termine) e di Interconnector Limited (superamento del cap regolatorio che non beneficia più del recupero di underperformances degli esercizi precedenti), mentre vi sono stati maggiori contributi della partecipata greca DESFA (maggiori flussi dal terminale GNL di Revithoussa e maggiore export verso la Bulgaria) e vi è stato l’ingresso della nuova partecipazione del 49,9% in SeaCorridor, che fa riferimento ai gasdotti TTPC e TMPC. Si è così giunti a un utile ante imposte adjusted in diminuzione del’1,8% a 838 milioni. Dopo imposte pari a 205 milioni, con un tax rate che passa dal 24,5% al 22,2%, e lo scorporo di una quota di utile di competenza di terzi passata da 3 a 12 milioni, l’utile netto adjusted è infine ammontato a 621 milioni, in diminuzione del 3,9% rispetto ai 646 milioni del primo semestre 2022. Su base reported, l’utile ante imposte sarebbe passato da 888 a 913 milioni (+2,8%) e l’utile netto da 686 a 698 milioni (+1,7%). Gli investimenti tecnici sono ammontati a 734 milioni (955 nel primo semestre 2022, includevano l’acquisto della FSU Golar Tundra), di cui 466 destinati al settore trasporto, 91 al settore stoccaggio, 100 alla rigassificazione e 49 al business della transizione energetica, oltre a 409 milioni per l’acquisto del 49,9% di SeaCorridor.Sono stati confermati gli obiettivi 2023 che prevedono investimenti per 2,1 miliardi, in crescita del 10% (1,9 miliardi per infrastruttura gas e 0,2 miliardi per transizione energetica); una RAB tariffaria pari a circa 22,4 miliardi (+5%); un utile netto adjusted per circa 1,1 miliardi e un debito netto compreso tra 15 e 15,5 miliardi, in funzione dell’andamento del circolante legato alle attività regolate.