Servizi Italia

RISULTATI 2022 - Ricavi e soprattutto margini in aumento nel 2023 per Servizi Italia. I ricavi caratteristici sono saliti del 6,5% a 287,9 milioni (+8,1% a cambi costanti), ed in particolare, per quanto riguarda le diverse linee di business, i ricavi derivanti dai servizi di lavanolo sono aumentati del 5,2% a 217 milioni (+7,3% a cambi costanti), grazie a un +4,9% in Italia e all’adeguamento prezzi nell’area Turchia (+67,7%). I ricavi derivanti dai servizi di sterilizzazione biancheria sono saliti del 14,1% a 18,4 milioni ma essenzialmente per lo stanziamento relativo al pay-back registrato nel 2022 per 2,3 milioni, senza il quale l’incremento sarebbe stato dello 0,9%. I ricavi derivanti dai servizi di sterilizzazione dello strumentario chirurgico sono saliti del 9,6% a 52,5 milioni per maggiori attività operatorie in Italia e l’adeguamento prezzi. I ricavi generati all’estero sono ammontati a 39,3 milioni (di cui 32,3 in Brasile, +7,8% di cui +0,8% per l’apprezzamento del real brasiliano). Gli altri ricavi, poco rilevanti, sono scesi del 22% a 7,5 milioni. I costi per consumi di materie prime sono diminuiti del 4,6% a 27,9 milioni (minor commercializzazione di materiale monouso in Italia e minor costo degli imballaggi in materiale plastico), mentre quelli del personale sono saliti del 5,4% a 93,4 milioni (i dipendenti sono passati da 3.554 a 3.546 unità, ma vi è stata l’incidenza del rinnovo del CCNL) ed i costi per servizi si sono attestati a 96,2 milioni (-0,3%) soprattutto per i minori costi delle fonti energetiche nonché di quelli per prestazioni di lavanderie esterne nell’area Italia. Per contro gli altri costi operativi sono saliti del 9,9% a 6,5 milioni. Nel complesso l’ebitda ha raggiunto 71,4 milioni (+19,6%); dopo ammortamenti e accantonamenti poco variati (da 56,8 a 56,4 milioni), l’ebit è balzato da 2,9 a 15 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è però peggiorato, salendo da 1 a 8,9 milioni, in relazione all’aumento dei tassi di interesse, a perdite su cambi soprattutto riferite alla lira turca per 1,4 milioni, agli oneri per l’adeguamento degli elementi non monetari delle società turche per 0,9 milioni e alla minusvalenza da cessione della partecipazione in Sanitary Cleaning Sh.p.k. per 1,4 milioni. Al 31/12/2023 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 116,7 milioni, di poco inferiore ai 119 milioni di fine 2022. L’utile ante imposte è così balzato da 1,9 a 6,1 milioni e, dopo imposte per 780.000 euro (tax rate del 12,8%, contro un effetto fiscale positivo per 1,5 milioni nel 2022) e al netto di una quota di perdita di competenza di terzi passata da 405.000 a 132.000 euro, si è giunti a un utile netto di 5,5 milioni, il 42,5% in più rispetto ai 3,8 milioni al 31/12/2022. Il dividendo ammonta a 0,03 euro per azione, in pagamento dal 2 maggio 2024.