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26 dicembre 2024 ore 13:51 Mercato chiuso. Dati ritardati di 20 min.
Profilo società
La società in sintesi
Hera è un gruppo multiservizi attivo nei settori: ambiente, ciclo idrico, gas, energia elettrica e altri servizi e si posiziona tra le prime multiutilities italiane per fatturato. Nata nel 2002 dalla fusione di 11 società multiservizi operanti in Emilia-Romagna, nel corso degli anni ha rafforzato il business ed esteso la presenza nell’area Nord-Orientale e nella costa adriatica dell’Italia. Dopo l’aggregazione del gruppo Acegas-Aps, effettiva dal 2013, il gruppo Hera è presente nelle Marche, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli e dal 2019 tramite Estenergy, in partnership con Ascopiave, anche in Lombardia. Per quanto riguarda i settori di business, nell’ambientale il gruppo gestisce l'intero ciclo di recupero e riciclaggio della materia attraverso la sinergia tra i servizi operativi ambientali (raccolta rifiuti, spazzamento e lavaggio strade) e quelli di trattamento rifiuti (recupero e smaltimento), per un totale di circa 7,7 milioni di tonnellate di rifiuti trattati nel 2023. Inoltre, il gruppo favorisce iniziative di recupero energetico dei rifiuti attraverso impianti di termovalorizzazione, cogenerazione e produzione di biogas, così da limitare lo smaltimento in discarica a quella limitata parte che non può essere recuperata né sotto forma di materia né di energia. Nel settore energetico l’attività principale è rappresentata dalla vendita di gas metano che nel 2023 è stata pari a circa 10,7 miliardi di metri cubi di gas, mentre nel business dell’energia elettrica sono stati venduti oltre 14,5 TWh. Il gruppo offre inoltre servizi di teleriscaldamento e di gestione calore. Nel settore idrico Hera gestisce l’intero ciclo, dalla captazione fino alla depurazione e reimmissione nell'ambiente delle acque. I servizi di acquedotto comprendono le fasi di: - captazione delle acque, ossia il prelievo delle acque dalla fonte di approvvigionamento; - trattamento di potabilizzazione delle acque prelevate; - adduzione dell'acqua potabile alla rete di distribuzione; - distribuzione dell’acqua potabile agli utenti tramite un sistema di serbatoi e di condotte. Nel 2023 i volumi del settore raggiungono 283,4 milioni di metri cubi di acquedotto, 232,7 milioni di metri cubi di fognatura e 232,2 milioni di metri cubi di depurazione. Il gruppo si occupa inoltre di altri servizi pubblici, quali la gestione dell’illuminazione pubblica, le telecomunicazioni nonché la gestione di servizi cimiteriali.
EBIT
Posizione finanziaria netta
Ricavi
Utile netto
30/6/2024 | 30/6/2023 | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
---|---|---|---|---|
STATO PATRIMONIALE | ||||
AVVIAMENTO | 908.700 | 870.500 | 908.700 | 848.100 |
ATTIVITÀ IMMATERIALI | 4.794.300 | 4.560.900 | 4.719.600 | 4.417.400 |
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI | 2.149.700 | 2.066.400 | 2.149.900 | 2.066.600 |
INVESTIMENTI IMMOBILIARI | 1.900 | 2.000 | 0 | 2.000 |
PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE | 355.100 | 361.200 | 358.700 | 343.100 |
ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 320.000 | 274.800 | 302.300 | 240.400 |
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 8.529.700 | 8.135.800 | 8.439.200 | 7.917.600 |
RIMANENZE | 642.200 | 1.107.900 | 631.600 | 995.100 |
CREDITI COMMERCIALI | 2.102.300 | 2.345.900 | 3.586.800 | 3.875.000 |
ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI | 1.579.900 | 1.355.500 | 998.700 | 2.310.700 |
LIQUIDITÀ E DISPONIBILITÀ FINANZIARIE | 946.800 | 1.320.600 | 1.423.700 | 2.020.100 |
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 5.271.200 | 6.129.900 | 6.640.800 | 9.200.900 |
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE ATTIVO | 13.800.900 | 14.265.700 | 15.080.000 | 17.118.500 |
CAPITALE SOCIALE | 1.489.500 | 1.489.539 | 1.489.500 | 1.489.500 |
AZIONI PROPRIE (-) | 48.300 | 42.231 | 46.500 | 39.200 |
RISERVE | 1.772.900 | 1.621.592 | 1.553.800 | 1.692.900 |
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO | 218.400 | 253.900 | 441.400 | 255.200 |
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 3.432.500 | 3.322.800 | 3.438.200 | 3.398.400 |
PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 291.300 | 266.800 | 313.400 | 246.300 |
PATRIMONIO NETTO COMPLESSIVO | 3.723.800 | 3.589.600 | 3.751.600 | 3.644.700 |
DEBITI FINANZIARI A LUNGO TERMINE | 4.431.100 | 5.214.200 | 4.478.500 | 5.750.300 |
FONDO TFR E ALTRI FONDI DEL PERSONALE | 79.500 | 85.700 | 88.100 | 92.000 |
FONDO PER RISCHI ED ONERI | 636.500 | 582.400 | 617.800 | 565.600 |
ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 154.100 | 198.100 | 156.900 | 216.700 |
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 5.301.200 | 6.080.400 | 5.341.300 | 6.624.600 |
DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE | 736.500 | 398.700 | 915.300 | 671.400 |
DEBITI COMMERCIALI | 1.844.800 | 1.795.500 | 2.637.200 | 3.093.100 |
ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI | 2.194.600 | 2.401.500 | 2.434.600 | 3.084.700 |
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 4.775.900 | 4.595.700 | 5.987.100 | 6.849.200 |
PASSIVITÀ CORRELATE AD ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | 0 | 0 |
TOTALE PASSIVO | 13.800.900 | 14.265.700 | 15.080.000 | 17.118.500 |
CONTO ECONOMICO | ||||
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 5.536.800 | 8.297.500 | 14.897.300 | 20.082.000 |
ALTRI RICAVI | 247.900 | 299.300 | 667.800 | 548.200 |
TOTALE RICAVI | 5.784.700 | 8.596.800 | 15.565.100 | 20.630.200 |
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE | 0 | 0 | 0 | 0 |
CONSUMI DI MATERIE PRIME | 2.973.200 | 5.868.000 | 9.672.200 | 16.730.000 |
COSTO DEL PERSONALE | 341.200 | 330.400 | 641.100 | 601.100 |
COSTI PER SERVIZI | 1.727.600 | 1.576.200 | 3.655.900 | 2.105.800 |
ALTRI COSTI OPERATIVI | 40.500 | 41.500 | 90.300 | 74.900 |
ALTRI PROVENTI NON RICORRENTI | 30.500 | 30.600 | 82.100 | 82.500 |
ALTRI ONERI NON RICORRENTI | 0 | 0 | 0 | 0 |
EBITDA | 732.700 | 811.300 | 1.587.700 | 1.200.900 |
AMMORTAMENTI | 347.600 | 343.600 | 519.300 | 477.100 |
ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI & SVALUTAZIONI | 0 | 0 | 234.400 | 190.000 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | 0 | 0 |
RIPRISTINI (SVALUTAZIONI) / PLUSVALENZE (MINUSVALENZE) | 0 | 0 | 0 | 0 |
EBIT | 385.100 | 467.700 | 834.000 | 533.800 |
b) Oneri Finanziari | 141.100 | 165.300 | 345.000 | 217.200 |
c) Altri Proventi (Oneri) Finanziari | 6.400 | 5.900 | 10.300 | 10.000 |
SALDO GESTIONE FINANZIARIA | -55.500 | -90.500 | -177.600 | -125.000 |
a) Proventi Finanziari | 79.200 | 68.900 | 157.100 | 82.200 |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 329.600 | 377.200 | 656.400 | 408.800 |
IMPOSTE SUL REDDITO | 92.300 | 103.000 | 173.200 | 103.500 |
RISULTATO NETTO ATTIVITÀ DI FUNZIONAMENTO | 237.300 | 274.200 | 483.200 | 305.300 |
RISULTATO ATTIVITÀ DESTINATA A CESSARE | 0 | 0 | 0 | 0 |
RISULTATO NETTO | 237.300 | 274.200 | 483.200 | 305.300 |
RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI | 18.900 | 20.300 | 41.800 | 50.100 |
RISULTATO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 218.400 | 253.900 | 441.400 | 255.200 |
30/6/2024 | 30/6/2023 | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
---|---|---|---|---|
ROS [EBIT/Ricavi delle Vendite] | 6,96% | 5,64% | 5,60% | 2,66% |
ROCE [EBIT/(Totale Attivo - Passività Correnti)] | 4,27% | 4,84% | 9,17% | 5,20% |
ROE | 6,36% | 7,64% | 12,84% | 7,51% |
ROI | 4,85% | 5,93% | 10,80% | 6,63% |
Costo del Lavoro/Dipendenti | 33,806 | 33,303 | 64,052 | 63,602 |
Costo del Lavoro/Ricavi delle Vendite | 6,16% | 3,98% | 4,30% | 2,99% |
Patrimonio Netto Complessivo - Attivo Immobilizzato | -5.097.200,000 | -4.813.000,000 | -5.001.000,000 | -4.519.200,000 |
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Complessivo | -1,133 | -1,196 | -1,058 | -1,208 |
Cash Flow/Investimenti | 567,31% | 782,03% | 380,89% | 316,89% |
Investimenti/ImmobilizzazionIi Materiali Nette | 4,80% | 3,82% | 12,24% | 11,95% |
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Commento
RISULTATI AL 30 GIUGNO 2024 - Ricavi in flessione e margini in crescita per Hera nel primo semestre 2024, considerando però i valori adjusted che includono una rettifica gestionale che considera la valorizzazione dei flussi di gas immessi in stoccaggio ai prezzi correnti del periodo di iniezione, allo scopo di rendere la lettura dei risultati più aderente alle effettive performance del business gas. Complessivamente i ricavi caratteristici sono diminuiti del 33,3% a 5.536,8 milioni, per effetto del calo dei prezzi delle materie energetiche e il minor valore delle attività di intermediazione. Anche gli altri proventi operativi sono scesi del 17,2% a 247,9 milioni. I costi di materie prime e materiali sono però diminuiti in misura superiore ai ricavi sempre per effetto dei minori prezzi delle materie energetiche (-49,3% a 2.973,2 milioni), e le altre spese operative si sono attestate a 40,5 milioni (-2,4%), mentre i costi per servizi sono saliti del 9,6% a 1.727,6 milioni ed il costo del personale del 3,3% a 341,2 milioni (in presenza di un numero di dipendenti passato da 9.938 a 10.132 unità). I costi capitalizzati sono rimasti quasi invariati a 30,5 milioni. L’ebitda reported è così diminuito del 9,7% a 732,7 milioni, mentre quello rettificato si è attestato a 737,7 milioni (+2%); in tale ambito quello dell’area gas è sceso del 12,5% a 256,5 milioni, essenzialmente per la rimodulazione degli incentivi statali relativi all’efficienza energetica; sono invece migliorate le performance dei mercati tradizionali di vendita (grazie alla stabilizzazione del mercato energetico) e sono saliti i ricavi regolati di distribuzione per il recupero della maggiore inflazione e l’adeguamento del Wacc regolatorio da parte dell’ARERA. Nell’area gas sono stati effettuati investimenti pari a 77,7 milioni, relativi principalmente agli interventi di manutenzione straordinaria su reti e impianti e all’acquisizione di nuovi clienti. Il numero dei clienti è allineato all’esercizio precedente e pari a circa 2,1 milioni di unità. L’ebitda dell’area energia elettrica è salito del 18,3% a 144,2 milioni (+5,2%), grazie all’incremento dei volumi venduti ai clienti finali, come effetto dello sviluppo commerciale nel mercato libero (147.000 clienti in più), oltre alla stabilizzazione dei prezzi della materia prima. In crescita anche l’attività di distribuzione per il recupero inflattivo e l’aumento del Wacc regolatorio. Gli investimenti nell’area energia elettrica sono saliti del 20,4% a 56,1 milioni e sono principalmente relativi alle manutenzioni straordinarie e al potenziamento di impianti e reti di distribuzione, oltre al proseguimento dell’attività di sostituzione dei contatori, agli interventi per il miglioramento della resilienza della rete e agli investimenti connessi all’acquisizione di nuovi clienti. Il numero dei clienti energia elettrica è aumentato del 9% a circa 1,8 milioni di unità, e a seguito dell’aggiudicazione di 7 lotti nella gara per il servizio a tutele graduali per clienti domestici non vulnerabili, dall’1/7 Hera ha acquisito 1 milione di clienti per il servizio energia elettrica in 37 province. Nell’illuminazione pubblica, nel corso del semestre sono stati acquisiti 42.700 punti luce in 16 nuovi Comuni, principalmente in Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Liguria e Triveneto. L’area ciclo idrico ha visto un ebitda in crescita del 13,7% a 146,2 milioni grazie al recupero inflattivo e all’incremento del Wacc regolatorio; quello dell’area ambiente è salito del 5,3% a 171,5 milioni, di cui 140,5 per i servizi di trattamento rifiuti e 31 per quelli di raccolta e spazzamento, soprattutto per la messa a regime delle nuove concessioni. La raccolta differenziata è salita dal 70,4% al 74,3%. Gli investimenti dell’area ciclo idrico sono stati pari a 107,6 milioni (67,1 milioni nell’acquedotto, 25,2 nella fognatura e 15,3 milioni nella depurazione), dedicati per lo più a estensioni, bonifiche e potenziamento di reti e impianti, oltre agli adeguamenti normativi in ambito depurativo e fognario, mentre quelli dell’area ambiente sono saliti a 54,8 milioni, principalmente per manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento rifiuti. Dopo ammortamenti e accantonamenti in lieve aumento da 343,6 a 347,6 milioni, l’ebit è sceso del 17,7% a 385,1 milioni (ma su base adjusted sarebbe aumentato del 2,8%). Il saldo negativo della gestione finanziaria è decisamente migliorato, scendendo da 90,5 a 55,5 milioni, in presenza però di un indebitamento finanziario netto al 30/6/2024 in aumento a 4.220,8 milioni, rispetto ai 3.970,1 milioni di fine 2023, s seguito dei già citati investimenti nelle diverse aree. Così l’utile ante imposte è sceso del 12,6% a 329,6 milioni (ma su base adjusted è salito del 16%) e, dopo imposte per 92,3 milioni (tax rate in lieve aumento dal 26,8% al 28,0%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 20,3 a 18,9 milioni, l’utile netto è sceso del 14% a 218,4 milioni (su base adjusted +16,4%).